Topic sul nuovo stadio

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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda ygghur » giovedì 10 agosto 2017, 14:04

Con una nota stampa, la Regione Lazio ha comunicato la convocazione della nuova Conferenza di Servizi che dalla prossima fine settembre dovrà pronunciarsi entro tre mesi sull’intero nuovo progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle così come modificato dalla Delibera Raggi sul pubblico interesse.
Scrive la Regione: “Gli uffici della Regione Lazio hanno valutato i documenti inviati dalle autorità competenti sui cambiamenti al progetto avanzati dai proponenti per superare i vecchi pareri negativi e per adeguare la proposta alle modifiche sul pubblico interesse contenute nella delibera approvata a giugno da Roma Capitale. I pareri pervenuti - dichiara l’Assessore Regionale Michele Civita - che verranno integralmente pubblicati, hanno in parte superato i dissensi espressi, rimangono criticità ed osservazioni/prescrizioni su aspetti importanti che richiedono approfondimenti progettuali come ad esempio richiesto dal MIBACT.
Le modifiche contenute nella delibera di Roma Capitale hanno sicuramente un impatto urbanistico minore sull’area di Tor di Valle (da 345.000mq a 212.000mq) ma, riducendo il costo di costruzione e gli oneri straordinari, diminuiscono anche le risorse per le opere pubbliche (risorse per opere di interesse generale da 196 ml a 80,6 ml). Per queste ragioni molte amministrazioni (ad es.: Roma Capitale Dipartimento Mobilità e Trasporti,Città Metropolitana Dipartimento Viabilità ed Infrastrutture Viarie, Regione Lazio Direzione Trasporti e MIT) segnalano con forza la necessità di rivedere, migliorare, ripristinare opere ed interventi sia sulla viabilità come sul trasporto pubblico. A settembre, la nuova conferenza dovrà esprimersi in via definitiva sull’intero progetto, integrato dalle modifiche già recepite ed adeguato in base alle osservazioni delle varie amministrazioni.
La Regione Lazio – conclude Civita -sta lavorando con imparzialità e nel rispetto delle prerogative di ogni soggetto coinvolto, per garantire tempi certi e trasparenza, con l’obiettivo di dotare Roma di una nuova moderna infrastruttura sportiva e, contestualmente, di nuove opere e servizi indispensabili per rendere sostenibile il progetto e necessari per migliorare la qualità della vita delle persone”.

A occhio e croce non sembra proprio una notizia estremamente positiva per I fan dello atadio...
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda thedice » giovedì 10 agosto 2017, 14:53

beh non poteva essere altrimenti, tutto il processo stadio della roma a livello grillino è stata solo una speculazione elettorale, una cazzata rivedere il progetto originale, una cazzata andare avanti così, adesso tutti gli altri partiti non faranno passare nulla, loro se la caveranno con "i poteri forti non ci fanno lavorare" e al culo lo prendono sempre i romani.

Io ero e resto un fan dello stadio, ritengo che il progetto originale fosse la cosa migliore per la città, le modifiche della Raggi una idiozia dietro l'altra che faceva solo un piacere alla Roma più che alla città visti i tagli a tutte le opere pubbliche che erano la cosa più importante rispetto a tre grattacieli. (I mq erano in verticale e nn rompevano i coglioni a nessuno, in orizzontale c'è molto piu' cemento e meno verde...non ci voleva tanto a capirlo...)

Allo stato attuale non vedo come si possa essere ottimisti, ne sui tempi, ne tantomeno sull'effettiva realizzazione dello stesso, l'ennesima occasione persa per la città.
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda carlomatt » venerdì 11 agosto 2017, 9:06

Soprattutto tagliare la costruzione del ponte sulla Roma-Fiumicino e limitare al minimo gli investimenti su una Roma-Lido che già ora è allo stremo denota veramente l'incapacità totale di questa giunta. O forse è solo una mossa furba per affossarlo e rendersi coerenti con quello che avevano promesso in campagna elettorale. Ma d'altronde da gente che non è in grado nemmeno di gestire la rimozione delle foglie secche dalle strade cosa volevi aspettarti?
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda ygghur » venerdì 11 agosto 2017, 9:07

E che ci vuoi fare con l'abissale incompetenza grillina, per di piú aggravata da un eterno ondeggiare fra varie posizioni, solitamente determinato dalle informazioni che arrivano dalla rete sulle preferenze del loro elettorato. Per il resto, non staró a ricicciare su chi da sempre ha mostrato sano scetticismo e veniva tacciato di essere anti e chi si e'fatto spesso grosse pippe virtuali ad ogni scadenza apparentemente positive (ogni riferimento ad uno il cui nick comincia con C e finisce con A é puramente volute), ma il realismo non ammette sconti. Leggo oggi anche un'altra notizia che indirettamente non sembra buona, cioé la liquidazione della societá di Parnasi per eccesso di debiti, la vecchia non la nuova, ma se tanto mi da tanto...
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda ygghur » venerdì 11 agosto 2017, 9:11

carlomatt ha scritto:Soprattutto tagliare la costruzione del ponte sulla Roma-Fiumicino e limitare al minimo gli investimenti su una Roma-Lido che già ora è allo stremo denota veramente l'incapacità totale di questa giunta. O forse è solo una mossa furba per affossarlo e rendersi coerenti con quello che avevano promesso in campagna elettorale. Ma d'altronde da gente che non è in grado nemmeno di gestire la rimozione delle foglie secche dalle strade cosa volevi aspettarti?


il nulla totale che qualsiasi persona di buon senso poteva aspettarsi. Nessun problema risolto e ci poteva stare, nessun problema parzialmente risolto e giá ci poteva stare di meno, nessun problema vagamente iniziato a risolversi e questo é grave, TUTTI I problem peggiorati inesorabilmente per la legge fisica dell'entropia. Date un altro anno alla Raggi e Roma sará davvero irriconoscibile, ma in peggio.
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda carlomatt » mercoledì 20 settembre 2017, 10:34

Potrebbe essere l'occasione per non mettere più i bastoni tra le ruote?

Caltagirone, fallita l’offerta sull’editrice del Messaggero il costruttore esce dal cemento italiano e vende ai tedeschi

La cessione delle attività nel cemento italiano è legata a doppio filo con i debiti del gruppo che sta affrontando un'ampia ristrutturazione. Da tempo, del resto, il costruttore aveva colto il cambio d'aria. A giugno dello scorso anno, subito dopo l’elezione di Virginia Raggi a sindaco di Roma, aveva infatti annunciato la sua intenzione di ridurre il peso degli investimenti italiani

Dopo Pesenti, anche Caltagirone dice addio al cemento italiano. La holding Cementir cede per 315 milioni tutte attività nazionali del calcestruzzo. Le vende alla Italcementi, società che la famiglia Pesenti ha alienato due anni fa alla tedesca HeidelbergCement. Con questa operazione passeranno di mano 5 impianti di cemento a ciclo completo e 2 centri di macinazione di cemento (per una capacità produttiva installata di 5,5 milioni di tonnellate), insieme al network dei terminal e degli impianti di calcestruzzo attivi sul territorio nazionale. Questi asset allargheranno notevolmente la struttura industriale Italcementi, già oggi proprietaria di 6 cementerie a ciclo completo, un impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti. E faranno del gruppo tedesco il leader indiscusso del settore in Italia.

L’operazione segna un passaggio storico anche per il gruppo creato costruttore romano Francesco Gaetano Caltagirone, editore tra il resto del Messaggero e del Mattino di Napoli. E la ratio la spiega il presidente e amministratore delegato di Cementir Holding, Francesco Caltagirone, nel comunicato che ha annunciato l’operazione: grazie alla cessione “l‘indebitamento finanziario netto del gruppo a fine 2018 sarà prossimo a 0,5 volte il margine operativo lordo – chiarisce Caltagirone -. Questo ci darà la possibilità di cogliere altre opportunità che si dovessero presentare in futuro, così come accaduto negli ultimi dodici mesi”.

La cessione delle attività nel cemento italiano è quindi legata a doppio filo con i debiti del gruppo che sta affrontando un’ampia ristrutturazione. Sulla base dell’ultima semestrale al 30 giugno, Cementir ha infatti un indebitamento finanziario netto da 613,2 milioni di euro, in aumento di 50,8 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2016. I debiti con le banche ammontano a 717 milioni, ma il problema è che non si fanno più gli affari di una volta (+0,6% i ricavi del secondo trimestre 2017). Una serie di considerazioni economiche che, associate all’instabilità politica italiana, hanno spinto il costruttore romano a farsi due conti in tasca. Soprattutto dopo il fallimento del collocamento in Borsa di Domus spa, un veicolo confezionato ad hoc per far cassa con gli immobili della periferia romana e successivamente fuso con la controllata Vianini Industria fra le proteste dei soci di minoranza.

Da tempo, del resto, Caltagirone ha intuito che il vento è cambiato. A giugno dello scorso anno, subito dopo l’elezione di Virginia Raggi a sindaco di Roma, il costruttore editore aveva annunciato la sua intenzione di ridurre il peso degli investimenti italiani: “In futuro meno Italia e meno Roma in particolare, più estero”, aveva spiegato dopo aver incassato 80 milioni per la cessione della sua quota di Grandi Stazioni, ex controllata delle Ferrovie dello Stato. Un mese dopo è passato dalle parole ai fatti trasferendo la quota detenuta in Acea ai francesi di Suez e diventando azionista a sua volta del gruppo francese. In tempi più recenti il costruttore romano ha tentato il colpo grosso: l’offerta d’acquisto per il 32% della Caltagirone editore che non è più nelle mani della famiglia. Ma l’operazione è fallita perché il prezzo (1 euro per azione) è stato ritenuto dal mercato troppo basso per una società che ha in pancia 134 milioni di liquidità, oltre alla quota in Generali (83 milioni) e che, secondo alcune stime, può valere fino a 3,85 euro per azione. Così per far cassa, l’editore romano ha ripiegato sulla compagnia triestina: stando alle ultime comunicazioni di internal dealing di venerdì 15 settembre, Francesco Gaetano Caltagirone ha venduto 1 milione di titoli del gruppo assicurativo intascando 13,5 milioni. Meglio che niente. Soprattutto se la cifra è sommata al più consistente incasso della vendita del cemento italiano che, sulla falsariga di quanto accaduto con Pesenti, aprirà inevitabilmente la strada ad una dolorosa ristrutturazione.
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda Ranieri » mercoledì 20 settembre 2017, 15:27

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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda Ranieri » mercoledì 20 settembre 2017, 15:31

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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda caligola » venerdì 29 settembre 2017, 15:51

Oggi ha avuto inizio la nuova Conferenza dei Servizi per lo Stadio della Roma presso la Regione Lazio, dando così il via all'iter burocratico necessario per dare vita al progetto di Tor di Valle. Nella mattinata di oggi è partita la richiesta per delle integrazioni al progetto che dovranno essere presentate entro il 15 ottobre, sempre presso la Conferenza. Non è stata decisa la data della seduta successiva ma in generale l'inizio è stato positivo come confermato dall'ingegnere Simone Contasta (del gruppo Eurnova) ai cronisti presenti: “Saranno rispettati i tempi, presto sarà convocata una nuova seduta della conferenza. Andiamo avanti”.
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda caligola » venerdì 29 settembre 2017, 18:54

La Regione Lazio ha poi pubblicato una nota sul proprio sito internet, dove ha riassunto la mattinata di lavoro:

La Conferenza di Servizi apre indicando l’ordine dei lavori e ricordando che il procedimento si dovrà chiudere entro i 90 giorni previsti dalla legge. Rispetto al numero delle sedute il Presidente prospetta un percorso che consiste nel realizzare in totale circa tre sedute della Conferenza.

Nella seduta odierna si procede ad una ricognizione generale tra gli Enti rispetto alle modalità di svolgimento della conferenza, delle integrazioni richieste alla società proponente e le eventuali ulteriori specifiche in merito al nuovo progetto presentato. Rispetto alle ulteriori richieste di integrazioni si ricorda che il termine ultimo è il giorno 16 ottobre.

I rappresentanti unici degli enti approvano l’ordine dei lavori della conferenza così come proposto nel prenderne atto si evidenzia che qualora sorgessero particolari necessità sarà possibile affrontare determinate questione in riunioni tematiche a latere della Conferenza di Servizi.

Si passa la parola ai rappresentanti unici per sapere se sussistono ulteriori richieste alla società proponente rispetto al progetto presentato. Roma Capitale, l’Area Metropolitana di Roma, la Regione Lazio e lo Stato, con una posizione più articolata, ribadiscono che le richieste di integrazioni sono già state avanzate e non ne sono necessarie altre. All’interno della posizione espressa dallo Stato, il Ministero Infrastrutture e Trasporti (MIT) fa sapere che ha richiesto maggiori dettagli sugli svincoli che riguardano il raccordo anulare e più in generale un approfondimento sullo studio del traffico. L’Area Metropolitana di Roma invece chiede se ci sarà un approfondimento sul tema della mobilità. Il Presidente ribadisce che ogni approfondimento dovrà partire dal nuovo progetto presentato dalla Società proponente.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) esplicita la richiesta già avanzata di integrazioni relative alla fascia di rispetto del Tevere e il conseguente impatto paesaggistico e quelle sulla vicenda delle indagini archeologiche preventive.

Successivamente si è chiesto agli enti gestori se le richieste relative alle loro competenze sul progetto sono state recepite. Rete gas risponde positivamente. L’Anas richiede ulteriori approfondimenti per tutti gli aspetti connessi alla viabilità. L’Acea fa presente che l’interferenza sui collettori è risolta e che per quanto riguarda l’alimentazione idrica sarà necessaria l’apposizione di una tubazione sul ponte pedonale, inoltre, la questione delle emissioni odorigene è in parte risolta dall’aumento della parte arborea ma necessita ancora di un approfondimento. Gli altri enti gestori non avanzano ulteriori richieste.

La società proponente risponde che le richieste avanzate sono sufficientemente chiare ed invita gli Enti a formalizzare quelle non ancora presentate ufficialmente.

Infine si è chiesto alle associazioni e ai comitati di cittadini presenti se ci sono quesiti da rivolgere rispetto al progetto e dopo un lungo e articolato ascolto si è dichiarata conclusa la prima seduta della nuova Conferenza di Servizi.
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda caligola » giovedì 23 novembre 2017, 11:38

IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) - Domani arriverà il «sì» e lo Stadio della Roma di Tor di Valle passerà da progetto su carta alla fase operativa. La nota del Campidoglio giunge in email alle 18.30 di ieri «Dopo un accurato e sinergico lavoro da parte degli Uffici e dei Dipartimenti coinvolti, Roma Capitale ha inviato alla Regione Lazio il parere unico favorevole riguardante il progetto dello stadio di Tor di Valle oggetto della Conferenza dei Servizi».

La Regione Lazio, lo scorso 13 novembre, aveva fissato a ieri la scadenza del termine per la consegna dei vari pareri unici sul progetto, che dovevano essere formulati, uno per ciascuna Amministrazione, dallo Stato, dalla Regione stessa, dalla Città Metropolitana e dal Campidoglio. Fino a ieri sera, quello di Roma Capitale era l’unico parere che è stato ufficialmente consegnato in Regione. E prima della nota del Comune, la casella «consegne» era rimasta desolata e vuota, anche se gli uffici tecnici delle Amministrazioni pubbliche coinvolte avevano comunicato che la redazione dei pareri era in atto. A questo punto, è più che probabile che i pareri mancanti – Stato, Regione e Città Metropolitana – possano essere protocollati direttamente domani quando, alle 10, tornerà a riunirsi la Conferenza dei Servizi per quella che viene annunciata come l’ultima seduta. Oramai da alcune settimane, lato proponenti, trapelava un cauto ottimismo sull’esito dell’iter.

Se, come da previsioni, tutti i pareri – compreso quello del Campidoglio la cui nota nulla dice in merito a eventuali prescrizioni che sarebbero poche e non particolarmente rilevanti – saranno positivi, l’attenzione si centrerà sull’analisi proprio degli emendamenti che le diverse Amministrazioni avranno emanato nei loro scritti. Difficile ipotizzare il «no» all’opera privata più importante sulla città di Roma che da almeno quindici anni a questa parte è stata presentata. E sulla rete, non appena diffusasi la notizia del «sì» del Campidoglio si sono aperte le danze: si va da «un caro saluto a Paolo Berdini #idrovora» a un più prosaico futuro appuntamento «nel traffico». Si procede, dunque, verso l’ok finale sul quale, però, peseranno certamente le prescrizioni: il Ponte di Traiano sembra ormai definitivamente scomparso dalle carte, anche da quelle del Ministero delle Infrastrutture che pure aveva avanzato molti dubbi in merito. Tuttavia, occorrerà attendere la consegna dei diversi pareri per poter analizzare esattamente il «peso» di queste prescrizioni sulle quali la presidenza della Conferenza dovrà lavorare per «trovare la quadra», il minimo comun denominatore. Tutto questo potrebbe portare la Conferenza stessa a una seduta lunga un paio di giorni, ovviamente con interruzioni e riconvocazioni da un pomeriggio alla mattina dopo.

A questo punto, si può riprendere il calendario per cercare di scadenzare i diversi appuntamenti che ancora separano la Roma e il costruttore Luca Parnasi dalla fatidica prima pietra. Terminata la Conferenza vera e propria, dovrà essere redatto un verbale finale che sarà fatto proprio dalla Giunta Regionale con propria delibera. Subito dopo, lo stesso testo entrerà in Campidoglio come variante urbanistica per essere ratificato dal Consiglio comunale «nella prima seduta utile», cioè non appena ci sarà un «buco» dei lavori d’aula. Insieme a questo verbale, dovrà essere redatto in Conferenza dei Servizianche il testo della convenzione urbanistica: l’atto fondamentale che regola i rapporti fra i proponenti e il Comune e disciplina le varie fasi della costruzione del complesso. Conclusi questi passaggi obbligatori, i proponenti potranno far partire le procedure per le gare europee per le opere pubbliche e iniziare la campagna di scavi archeologici e le demolizioni dei vari manufatti. Tutto questo occuperà difficilmente meno di 6-8 mesi di tempo.

Poi, via al cantiere.

Finalmente.

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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda carlomatt » giovedì 23 novembre 2017, 12:10

Invece il Messaggero di Caltagirone non riesce proprio a farsene una ragione:

Stadio, il grande rebus della viabilità e l’incubo “imbottigliamento”

Più che il sogno dello stadio, si rischia una circolazione paralizzata in un quadrante della città

Una trappola per auto a Roma Sud. In una delle zone più trafficate della Capitale, tra la Magliana, il Torrino e l’Eur, arriverebbero, più di ventimila macchine prima e dopo le partite. Oltre agli ingorghi quotidiani causati da chi lavorerà nel gigantesco “Ecomostro” di negozi e uffici privati. Il tutto con un solo ponte di attraversamento, distante diversi chilometri dallo stadio e dal Business park, senza il prolungamento della metropolitana, con soltanto la malconcia Roma-Lido, la peggiore ferrovia d’Italia, che dovrebbe viaggiare al ritmo di una moderna subway per trasportare il numero di passeggeri ipotizzato dagli ottimistici studi dei proponenti. Come riporta l’edizione odierna de “Il Messaggero“, più che il sogno dello stadio, a Tor di Valle prende corpo l’incubo dell’imbottigliamento perenne, con la circolazione paralizzata in un intero quadrante della città.
Colpa di un piano di infrastrutture con tante falle, a partire dalla telenovela dei nuovi ponti da costruire: prima due, nel nuovo progetto rimane solo il Ponte dei Congressi, quello pagato con i soldi pubblici e con un iter di approvazione ancora incertissimo.
Gli stessi tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, fino a questa estate, ritenevano entrambi i ponti imprescindibili. “L’ipotesi di realizzare il complesso dello Stadio-Business Park in un’area fortemente congestionata, che attende da decenni la realizzazione del ponte dei Congressi per risolvere almeno le criticità delle connessioni viarie tra l’Eur e la Magliana, risulta assolutamente inadeguata alle esigenze di trasporto dell’intera area e in particolare in relazione all’incremento di traffico generato dal nuovo insediamento”. Tradotto: i ponti servono. Tutti e due.
Ieri però dal Ministero è arrivato il dietrofront. Con un parere favorevole al progetto, anche se del secondo ponte non c’è più traccia. E lo stesso hanno detto i tecnici del Campidoglio.
Le conseguenze si vedranno se questa controversa operazione calcistico-immobiliare andrà davvero in porto. Anche perché il piano traffico abbozzato dai privati si basa su calcoli quantomeno discutibili.
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda caligola » giovedì 23 novembre 2017, 12:42

Saltato il passaggio del si fa/non si fa Caltagirone continuera a sbandierare disastri e cataclismi adattandoli alla fase di prosecuzione dei lavori

Se la viabilita sara un punto critico (e lo sarà) la colpa è di chi ha voluto tagliare le cubature verticali (ma non l occupazione del suolo) rinunciando a tutta una serie di provvidenziali opere pubbliche nel nome di una scellerata ideologia.

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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda caligola » venerdì 24 novembre 2017, 22:15

Secondo quanto riportato da repubblica.it, la situazione legata al nuovo stadio della Roma sarebbe stata sbloccata da una telefonata. Infatti, il ministro dello Sport Luca Lotti avrebbe chiamato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio per superare l'impasse che si era creata in Conferenza dei servizi, gesto che ha consentito tale sblocco.

Manca davvero poco al via libera definitivo per la realizzazione dello stadio della Roma, che sorgerà a Tor di Valle. La partita si chiuderà definitivamente martedì, con la seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi, ma la giornata di venerdì 24 novembre è stata fondamentale per la conclusione positiva della vicenda. Con l’intervento del ministro dello Sport, Luca Lotti, e di quello dei Trasporti, Graziano Delrio, si è sbloccata la vicenda su cui tutti gli enti coinvolti non riuscivano a trovare una soluzione: il Ponte di Traiano, opera ritenuta fondamentale per risolvere il problema della viabilità intorno allo stadio, che sarà realizzato con l’intervento dei due ministeri. Il costo (93 milioni di euro) sarà a carico dei ministeri, con il Governo che dirotterà sull’opera parte dei fondi per il Ponte dei Congressi (145 milioni) stanziati nella Legge di Stabilità.

I quattro pareri positivi e le prescrizioni

Prima dell’intervento del Governo, in Conferenza dei Servizi sono arrivati i quattro pareri unici da parte di Comune, Regione, Stato e Città Metropolitana, tutti favorevoli alla realizzazione dell’impianto, ma con tante prescrizioni, alcune anche in contraddizione tra i vari enti. I tecnici si sono già messi al lavoro per cercare di armonizzarle entro martedì, quando tutte le prescrizioni saranno messe ai voti. Risolto il nodo principale, quello relativo, al Ponte di Traiano, tutte le altre però sembrano facilmente superabili. Ma resta il rischio di proteste di altre forze politiche e/o di chi è contrario allo stadio e ai suoi costi.


Grandissimo successo per Pallotta che riduce l onere degli investimenti ed addirittura accolla allo Stato il costo del ponte di Traiano indispensabile per avere il definitivo via libera. Immagino le risate che si starà facendo :dance:

:obscene-drinkingdrunk:
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Re: Topic sul nuovo stadio

Messaggioda caligola » sabato 25 novembre 2017, 0:54

Lo stadio della Roma si fa. E il ponte lo paga lo Stato
Martedì sarà il giorno dello champagne


di Fernando M. Magliaro

Martedì 28, probabilmente, sarà il giorno dello champagne: quel giorno, incrociando le dita, lo Stadio della Roma di Tor di Valle uscirà dalla Conferenza dei Servizi con il “sì” finale. E con il Ponte di Traiano che verrà costruito.

I lavori della Conferenza dei Servizi si stavano nuovamente arenando sul problema della mobilità pubblica e privata. Una mattinata di forti tensioni con battibecchi pesanti fra il Campidoglio da una parte e lo Stato e la Regione dall’altra. Alla fine, la quadratura del cerchio la fornisce il Governo. Il ministro allo Sport, Luca Lotti, in treno insieme a Renzi diretto a Firenze, inizia un vorticoso giro di telefonate con il collega alle Infrastrutture, Graziano Delrio, e, alla fine, la decisione: sarà lo Stato a finanziare la costruzione del Ponte di Traiano. Essenziale era questo Ponte, ed essenziale è rimasto. Le decisioni dell’Amministrazione Raggi, assecondando la visione dell’ex assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, avevano cassato il ponte pur di poter tagliare le cubature.

Il risultato era un progetto che non stava in piedi. A questo punto, quindi, interverrà lo Stato che, attribuendo la pubblica utilità al Ponte di Traiano, lo farà oggetto di un apposito Accordo di Programma scisso dal progetto Stadio.

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