da agente19 » venerdì 21 novembre 2014, 1:39
Quartiere Alberone, piantato nella storica piazza un leccio secolare grazie a Totti e Proietti
ILMESSAGGERO.IT – Che gioia, che festa e quanta emozione. L’Alberone, alle otto e mezzo di ieri sera – la gente affacciata alle finestre, una coppia di anziani che si abbracciavano, un ragazzino che strillava «Forza Roma!» – ha ritrovato l’emblema di una vita.
Un leccio secolare, età 150 anni, altezza otto metri, circonferenza del tronco uno e sessanta, è stato piantato sulla piazza che dà nome al quartiere al posto di quello fatto a pezzi dal maltempo (e da un parassita) lo scorso 7 novembre.
La gente della zona, senza l’albero, non poteva proprio resistere: «È il nostro simbolo, è il posto dove ci diamo appuntamento, è la vita di qui – ha detto un cittadino mentre una squadra di operai sistemava il tronco – L’Alberone, per noi, è una “casa” e vorremo bene a quello nuovo come ne volevano al vecchio».
Decine di persone e di automobilisti, telefonini alla mano, si sono fermati lungo l’Appia Nuova per vedere, per riprendere la scena senza sosta, per capirne i dettagli, perché una serata così non capita tutti giorni. È sembrato di rivivere la cerimonia che entusiasmò il quartiere il 13 settembre del 1986: l’albero – allora era una quercia – era venuto giù di botto e i cittadini erano disperati per la perdita del “patriarca”. Una straordinaria mobilitazione, insieme a una campagna sostenuta per settimane dal Messaggero, riportò le cose a posto. Fu scelto un leccio, quello venuto giù una decina di giorni fa, e centinaia di residenti si ritrovarono sulla piazza per accoglierlo. Proprio come ieri (…).
Domani, Festa nazionale dell’Albero, la gente si ritroverà di nuovo sulla piazza attorno al nuovo leccio. È possibile che si faccia vedere qualche pezzo da novanta dal Campidoglio e dal Municipio dell’Appio. Ma le visite più attese – ieri sera ne parlavano tutti – sono quelle di Francesco Totti e di Gigi Proietti. Forse di mattina, forse nel primo pomeriggio, forse insieme, forse no. «Se abbiamo di nuovo un albero – dicevano le donne che hanno assistito alla scena – lo dobbiamo a loro due, a Striscia la Notizia e al Messaggero. Grazie a tutti: senza l’Alberone qui non si campa».
Agente19
Paolo Lorenzini