da carlomatt » martedì 14 ottobre 2014, 9:23
Bologna, la svolta: Tacopina presidente
Nuova giornata convulsa, tra avanzamenti e improvvisi stop. Poi a tarda serata l'annuncio: "Ci siamo": firme separate per l'americano e Guaraldi
di SIMONE MONARI
Ancora una volta è successo di tutto. Speranze, illusioni, paure, timori, polemiche, minacce di rinvii e il rischio che saltasse tutto. Poi intorno alle 22 c’è stata l’improvvisa e decisiva schiarita. L'accordo è stato trovato, poco prima della mezzanotte sono arrivate anche le firme. Non c'è stata alcuna stretta di mano fra Albano Guaraldi e il suo successore Joe Tacopina, per il semplice fatto che le firme sui contratti sono state apposte separatamente. Prima dal suo quartier generale all'hotel I Portici ha firmato Tacopina, poi direttamente dalla propria abitazione a Zola Predosa, con al fianco i famigliari, ha firmato Guaraldi. Il contratto è stato portato all'americano pochi minuti dopo dall'avvocato Grassani.
Tacopina presidente. Il Bologna volta pagina, finisce l’era Guaraldi, il prossimo presidente sarà Joe Tacopina, la cui caparbietà alla fine ha prevalso. Sarà un Bologna a stelle e strisce, ma sarà anche un Bologna dal forte accento canadese, perché il socio forte dell’operazione è l’imprenditore caseario Joey Saputo, il presidente dei Montreal Impact, la squadra dove gioca Marco Di Vaio. E non è un caso.
Il ruolo di Saputo. È stato proprio lui se non a convincere quantomeno a coinvolgere il suo proprietario, a fargli capire che ne sarebbe valsa la pena. Qui Marco ha giocato quattro anni, ha scritto pagine indimenticabili, e in questa città, che l’accolse come un principe quando la sua parabola calcistica sembrava discendente, ha scelto di venire a vivere. A fine ottobre infatti chiuderà in Canada la sua lunga carriera da centravanti. Saputo è atteso in città giovedì, per una conferenza stampa in terrazza Bernardini, la prima del nuovo corso.
Una lunga giornata. Il dado è tratto, la tifoseria può finalmente esultare dopo stagioni difficili e dopo giornate tumultuose, stressanti, interminabili. Alle 20, in via della Zecca, s’è corso il rischio che l’operazione saltasse. Tacopina s’è presentato venti minuti prima, ma Guaraldi non c’era e senza la sua firma nessun tipo di accordo si poteva raggiungere. Sono sorti problemi sui tempi, sulle garanzie, sui soldi, sui secondi sei milioni che gli americani dovranno mettere nelle casse del club. I primi sei vanno invece versati entro mercoledì. C’è stata tensione, da una parte l’avvocato neworkese, dall’altra i legali rossoblù. Di Guaraldi nessuna traccia. Alle 22 i toni si sono ammorbiditi, la situazione s’è fatta più serena tanto è vero che dopo una decina di minuti, pur inevitabilmente teso, Tacopina ha lasciato il secondo piano di via della Zecca, ossia gli uffici dell’avvocato (e socio del club) Serafini e s’è affacciato in strada. Ad attenderlo tifosi e cronisti: "I legali stanno stendendo l’accordo, stavolta ci siamo". Una telefonata ha raggiunto il presidente Guaraldi: "Ora è tutto ok, venga a firmare, tocca a lei".
Le firme a tarda sera. Nuovo appuntamento, non più in centro, ma a quanto pare sui colli. Per mettere nero su bianco. Quando però Guaraldi s’è presentato al volante della sua vettura ed ha visto un gruppetto di cronisti, s’è non poco indispettito e si è diretto a casa sua. Alle 23 le firme non c’erano ancora, Tacopina però dopo la cena si è di nuovo rimesso sulle piste del presidente. "Firmeranno a breve", spiegava Piergiorgio Bottai, ex ad della Virtus, uomo di fiducia del gruppo Usa. E' andata proprio così. Verso la mezzanotte, dopo le firme separate, le prime parole da presidente di Tacopina: "Ringrazio i meravigliosi tifosi del Bologna che sono i più forti del mondo, ogni cosa è fatta, adesso possiamo cominciare. Mercoledì ci sarà il closing e verseremo i soldi".
Adesso sì, si volta pagina.
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