Questa Roma sta gettando nel panico tutti gli addetti ai lavori perchè nessuno ha ancora capito esattamente come gioca e, peggio ancora, non riescono a trovare una squadra del presente o del passato alla quale assomigli. E quindi si passa da giudizi da rosiconi (fabio capello, tanto per non fare nomi) che affermano che il gioco della Roma è catenaccio puro, difesa e contropiede ad altri che paragonano la Maggica all'Olanda del '74 con Totti novello Johann Crujiff. La verità è che nessuno finora ci ha preso.
La Roma gioca con una difesa a quattro con Panucci più spesso di Cufrè che va a supportare il centrocampo quando abbiamo la palla, inoltre se la palla l'hanno gli avversari la nostra difesa diventa a cinque con De Rossi che va a fare il terzo centrale e sbroglia più di una situazione da vero e proprio difensore e poi ci sono le incursioni dei centrocampisti in attacco. E qui devo rimpiangere la mancanza di Aquilani perchè Dacourt sarà pure bravo a chiudere ma in attacco non si inserisce proprio mai e soprattutto la porta non la inquadra mai. Oggi come oggi Aquilani è tutta un'altra cosa, altra classe, altra velocità ed altro tiro.
Amantino a sinistra è letale come un cobra mentre Taddei invece appare un pò stanco: se sprecasse meno energie a farsi venti volte il segno della croce ogni volta che tocca palla potrebbe correre di più.
Su Perrotta ormai c'è poco da dire, sabato ha fatto un gol da brasiliano ma è anche vero che Totti gli ha messo sui piedi un pallone talmente bello e talmente docile che non puoi non farci una giocata da fenomeno.
Adesso aspettiamo il ritorno di Montella il quale, nella partitella del venerdì ha giocato alle spalle di Totti e non davanti! Sarà la nuova, ennesima invenzione di Spalletti?
Altra cosa. Nel weekend a casa ho guardato qualche spezzone di partite del campionato inglese e spagnolo, Chelsea, Tottenham, Liverpool, Real, Barcellona ed anche la Coppa d'Africa.
Fino a qualche mese fa mi piaceva guardare queste partite perchè vedevo belle giocate, schemi etc. Adesso non è più così: a confronto con la Roma dell'ultimo mese tutte le altre squadre sembrano un'accozzaglia di gente che sembra messa insieme all'ultimo momento, passaggi che sembrano improvvisati e gol che appaiono casuali.
La Roma adesso è musica: sembra una sinfonia diretta da un grande maestro d'orchestra, tutti gli strumenti che entrano al momento giusto, un ritmo perfetto, mai una stonatura e ci sono anche gli assoli, fantastici!!
E' evidente che la scelta di Bruno Conti di volere Spalletti come allenatore piuttosto che Guidolin o Cosmi è stata una scelta vincente.