da ygghur » giovedì 18 giugno 2015, 8:50
Ma é ovvio e non é questo il punto. In ogni caso, non vedo perché dovrei esimermi dall'esprimere la mia opinione, visto che ho accettato serenamente il verdetto della maggioranza sulle due opzioni e che alla fine ho pure numericamente parteciparo all'agone. Senza tornare sulle questioni ampiamente dibattute e rispondendo ad entrambi, io trovo che la differenza principale fra i due metodi (a parte il tempo che ci vuole per stilare la classifica...) risieda nel fatto che il vecchio sistema (che, lo ricordo, non fui io a proporre ma che adottai senza problemi perché semplice e logico) premia chi indovina meglio i trend ed i valori generali, il nuovo chi sbaglia meno, dunque anche se sembra zuppa rispetto a pan bagnato, in realtá non é affatto cosí. Esempio: io penso che la Fiorentina arriverá sicuramente quarta o quinta e la metto quinta perché tutto sommato penso che abbia forti lacune; la Fiorentina arriva quarta superando un Napoli ormai in disarmo all'ultima giornata - con il vecchio sistema io avevo indovinato il campionato che avrebbe fatto la Fiorentina e ne sarei stato premiato, con il nuovo perdo punti per una casualitá totale che non rispecchia i veri valori (il Napoli é chiaramente superiore alla Fiorentina). In sintesi lo ripeto: il sistema delle penalizzazioni e delle posizioni esatte premia la casualitá molto piú di quanto premi la vera competenza e la capacitá di capire le tendenze generali e per questo non mi stimola, poiché dovrei o fare un pronostico buttato lí in 10 secondi, oppure arrovelarmi inutilmente per prevedere cose che non si possono prevedere. Quando facevo la schedina, sistema di 3 doppie fisse per anni, mi mettevo a farla il sabato dopo avere letto il giornale, soppesavo tutto, infortuni, squalifiche, stato di forma, cabala, fattore campo e alla fine facevo sempre 10 o 11 (solo due volte 12, 32.000 e 36.000 lire rispettivamente l'esigua vincita), questo é il mio modo di approcciare i pronostici, non lo posso cambiare adesso, é anche una forma di rispetto verso il giochino stesso, anche se voi non vebne rendete conto.