Stiamo facendo mangiar male i lazziali!!

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Stiamo facendo mangiar male i lazziali!!

Messaggioda carlomatt » martedì 29 ottobre 2013, 13:01

Tifosi e cibo, il 'dramma' del lunedì: chi ha perso mangia di più e peggio

Un ricerca Usa durata due anni ha preso in esame i comportamenti di 726 fan di squadre della Nfl, scoprendo che, dopo "ogni maledetta domenica", ci sono evidenti differenze nell'alimentazione tra chi ha celebrato una vittoria (e mangia bene) e chi ha incassato una sconfitta (e si consola 'dopandosi' con junk-food)
di IRMA D'ARIA

Le emozioni colpiscono alla pancia, soprattutto i tifosi. Nel senso che, se la squadra del cuore perde, si mangia peggio del solito. A dimostrarlo è uno studio americano, pubblicato su Psychological Science, che ha esaminato i dati raccolti su un campione di tifosi durante due stagioni della National Football League, il campionato nazionale di football americano. In totale, avevano partecipato all'indagine 726 persone, fornendo tutte le informazioni su oltre 3.150 diete giornaliere.

Alla fine si è visto che, dopo "ogni maledetta domenica" (per citare un famoso film sul football Usa), il lunedì c'erano delle rilevanti differenze sul cibo tra i fan della squadra che aveva vinto e quelli della squadra che aveva perso, mentre nel corso della settimana i comportamenti alimentari tornavano a essere sovrapponibili. Il cibo, dunque, è consolatorio anche per gli uomini? "Non è solo una questione di consolazione - spiega Luciano Rispoli, direttore della Scuola europea di Psicoterapia funzionale - . Tutte le volte che si vive una forte emozione o uno stress, il metabolismo si altera e il cervello perde la capacità di fare le scelte giuste per la nostra salute".

Il malumore post-sconfitta - In generale, chi perde prova un senso di frustrazione e di insicurezza che tende a superare adottando, per sfogarsi, un comportamento 'vietato'. Al contrario, chi ha la soddisfazione di veder vincere la propria squadra, tende a sentirsi più fiducioso e ad avere un maggiore autocontrollo, anche sul comportamento alimentare. "Dopo una partita finita male, i tifosi più sfegatati possono vivere una sorta di depressione post-sconfitta che crea un circolo vizioso", dice l'esperto. Così, mangiare patatine fritte, snack e vari altri cibi- spazzatura (junk food) accompagnati da alcolici e sigarette diventa una routine che crea anche una sorta di dipendenza.

Di più e peggio - Dallo studio americano è emersa una netta differenza soprattutto nel consumo di grassi: i tifosi della squadra che aveva perso, in media, aumentavano il quantitativo di grassi saturi del 28%, mentre gli altri solo del 16%. Dunque, i tifosi delusi non vanno in cerca di dolci per consolarsi, ma preferiscono i grassi. Come mai? "I cibi ricchi di grassi saturi danno un effetto un po' dopante, con una sensazione di energia che tira su di morale", spiega Rispoli.

Difendersi dalle delusioni - In un altro esperimento fatto in Francia alla Business School Insead di Fontainbleau (Parigi) per verificare la possibilità di modificare il tipo di reazione emotiva, i ricercatori hanno chiesto a 150 persone di guardare tre video di una partita di calcio: una vittoria della nazionale francese di calcio contro l'Italia, una sconfitta subita dalla stessa nazionale contro l'Italia e una partita tra due squadre del Belgio. Dopo la visione, i partecipanti dovevano indicare le proprie priorità tra la famiglia, la religione e le arti, secondo una tecnica chiamata "affermazione di sé", sistema che serve a individuare i propri valori di riferimento in caso di delusione o sconfitta.

A seguire, i ricercatori hanno mostrato ai partecipanti le immagini di quattro diversi snack, chiedendo loro quale avrebbero voluto. Le persone che avevano assistito alla partita persa dalla Francia, ma avevano partecipato alla seduta dell'affermazione di sé, hanno scelto uno snack sano, mentre chi aveva visto la stessa partita, ma senza frequentare le sedute, ha scelto un cibo ricco di grassi. "Ognuno di noi vuole vedere se stesso come una persona in gamba ed eventi come una sconfitta sportiva minacciano questa percezione di sé e la stessa identità dell'individuo", hanno spiegato gli autori, specificando che lo scopo delle tecniche di affermazione è di aiutare le persone a ricordare che hanno molte risorse a cui attingere nei momenti di sconforto.

Meglio la cioccolata - Un consiglio più pratico per chi segue il campionato di calcio? "Piuttosto che gli snack salati e grassi, meglio un po' di cioccolato fondente che non contiene grassi saturi, è un antiossidante e regala euforia", suggerisce lo psicoterapeuta. Ne bastano 30 grammi da mangiare anche ogni giorno, purché sia fondente.

Cibo e stress - Non sono solo i tifosi a cedere alle tentazioni alimentari. In generale, quando siamo sotto stress, tutti mangiamo di più e male. Lo ha dimostrato un altro studio dell'Institute of Food Technologists (IFT) che ha esaminato 59 studenti che dovevano superare l'esame finale presso l'Università della California. Nel corso di questo evento stressante, sono stati proposti ai candidati snack vari. Alcuni abbastanza sani come frutta e biscotti integrali; altri meno salutari come dolci e merendine.

Gli studenti potevano scegliere lo snack che volevano durante l'esame. Al termine dello spuntino, ai candidati è stato chiesto quante volte a settimana avevano mangiato il cibo che avevano scelto per il test e si è visto come le loro abitudini alimentari avessero prevalso rispetto alla curiosità di assaggiare qualcosa di nuovo. Indipendentemente dal fatto che facesse più o meno bene alla salute, gli studenti erano più propensi a scegliere quello che mangiavano di solito. Dunque, se vogliamo modificare le nostre abitudini alimentari dobbiamo farlo nei momenti in cui siamo più tranquilli e sereni, in modo che quando siamo sotto stress siamo già corazzati e pronti a resistere alla voglia di mangiare male.
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Re: Stiamo facendo mangiar male i lazziali!!

Messaggioda stargazer » martedì 29 ottobre 2013, 19:20

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