carlomatt ha scritto:Il problema più grosso del PD è che i vertici hanno un orientamento politico diverso rispetto alla base, basta vedere ciò che è successo ieri a Genova per le primarie del candidato sindaco dove ha vinto il candidato di Vendola ed hanno perso i due proposti dal PD.
Ed il peggio è che i vertici non hanno nemmeno capito perchè hanno perso, brutto segno.
A Genova la gente ha votato per il candidato di Vendola perchè sono stufi dei soliti balletti della politica, dei soliti compromessi e di quelli che fanno politica per professione mentre invece oggi ho dovuto sentire Bersani dire che è stata tutta colpa del doppio candidato del partito. Tradotto in italiano: in culo me c'entra ma in testa no! Scusate il francesismo ma quanno ce vò ce vò!
Carletto, a Genova è successo quello che è successo a Milano, in Puglia ed in tante altre città italiane. Noi facciamo le primarie di coalizione e chi le vince le vince. Per una città che ha vinto Vendola ce ne sono 10 dove ha vinto il candidato del PD ma questo non fa notizia. E' il bello delle primarie, le persone si candidano liberamente e poi vince chi deve vincere.
Devi anche ammettere che i vertici del PD di Genova hanno detto subito che Doria è il candidato di tutta la coalizione e che il PD lo appoggerà, come ha fatto a Milano e in Puglia.
In Italia c'è la moda di sparare sul PD, grazie anche a quei fenomeni di Crozza, Travaglio & C. che ovviamente tirano acqua al mulino di Di Pietro, altro volpone della politica che tiene i piedi su 3 o 4 piedistalli.
Poi se uno non riesce ad ammettere che ci sono delle differenze (positive o negative a seconda dell'orientamento politico) e continua a dire che i politici sono tutti uguali allora è inutile discuterne.
Se il PD voleva vincere le elezioni era facile, bastava non appoggiare Monti e chiedere il voto anticipato, le stravinceva ma a che prezzo? Con una Italia tutta da riformare e con la sicurezza che poi avrebbe perso le prossime 10 elezioni per le scelte di rigore che c'erano da prendere. Questo Di Pietro non lo considerava, a lui bastava prendersi un bel 10% dei voti ed era già contento, alla faccia di precari e disoccupati.
E poi ci sono sempre i romantici che pensano che l'Italia poteva fare come l'Islanda ed uscire da sola dalla crisi e dal debito, ancora mi domando come, visto che nessuno ha fatto una proposta alternativa decente e completamente realizzabile!!!