Da Repubblica.it
Il calcetto lo organizzo online È il social network "pallonaro"
Fubles, una startup di tre studenti milanesi, raccoglie cinquantamila iscritti e supera le diecimila partite organizzate. E adesso punta a conquistare gli States
di MAURO MUNAFO'
PRIMA si prenota il campo, poi iniziano le chiamate e gli sms per trovare dieci persone e, quando tutto sembra a posto, arriva sempre l'imprevisto, l'infortunio o il forfait dell'ultimo momento: organizzare una partita di calcetto non è mai un compito facile. Sarà anche per questo che in oltre cinquantamila hanno deciso di cambiare tattica e di affidarsi a Fubles.com 1, un social network tutto made in Italy, per provare a rendere più facili le cose.
Nato dall'idea di un gruppo di studenti milanesi, il sito si propone di risolvere il più classico dei problemi: fare in modo che una partita sia organizzata in fretta e che tutti i dieci posti in campo siano occupati, evitando i bidoni dell'ultimo minuto. Basta iscriversi al portale o usare l'account di Facebook, compilare il proprio profilo con l'immancabile foto-figurina e organizzare una partita a cui invitare i propri amici. Se invece non ci si vuole imbarcare nel difficile compito dell'organizzatore, un motore di ricerca geolocalizzato permette di scoprire in quali partite nei dintorni ci sono dei posti liberi da colmare. Oltre alle funzioni puramente organizzative c'è poi tutto il contorno per i veri appassionati, fatto di pagelle a fine gara (quasi un milione quelle compilate), assegnazione del titolo di miglior giocatore in campo, spazi per i commenti e gli sfottò, ranghi e punteggi da scalare e persino un sistema di crediti interni che premia i più fedeli con dei gadget.
"Il nostro è un sito creato proprio per chi non può fare a meno del calcetto e realizzato da gente che ha la stessa passione - spiega a Repubblica.it Mirko Trasciatti, classe '79 e ceo di Fubles - Adesso che abbiamo raggiunto il traguardo dei 50mila iscritti abbiamo deciso di rivoluzionare tutto per sfruttare al meglio le dinamiche del passaparola prendendo spunto dall'esempio di Twitter". Come nel servizio di microblogging infatti, nell'ultima versione del social network si possono "seguire" gli altri utenti, magari con l'obiettivo di arruolarli nella propria squadra.
Il progetto alla base di Fubles, oltre al pubblico degli appassionati, ha già conquistato non pochi successi: un gruppo di investitori italiani, tra cui Elserino Piol, ha infatti finanziato l'idea con 300mila euro, una cifra di tutto rispetto per la scena tecnologica tricolore, mentre la Apple ha premiato l'applicazione per iPhone 2 nominandola app della settimana.
E adesso che nel nostro paese c'è uno zoccolo duro di appassionati, l'obiettivo dei "fublers" è diventato sfondare anche in Spagna e negli States. "I ragazzi italiani che sono emigrati in Spagna hanno iniziato a organizzare partite anche a Madrid e Barcellona - continua Trasciatti - E anche negli Stati Uniti si sta formando una comunità di giocatori". Così come Facebook si è diffuso in Italia grazie agli studenti anglosassoni che lo usavano nel loro paese, Fubles viene quindi "esportato" dagli italiani che, anche se lontani da casa, non vogliono proprio rinunciare al calcetto del venerdì.