Kansas City 1927

Dove si fanno quattro chiacchiere rilassate con gli amici.

Kansas City 1927

Messaggioda carlomatt » giovedì 8 settembre 2011, 19:23

Kansas City 1927 è il nickname di uno tizio (o forse più di uno) che scrive su Facebook. E parla della Roma. Le sue note sono splendide, commenta le partite e le campagne acquisti in modo fulminante e divertente.
Ecco un esempio:

Mercato Roma - Er Paggellone 3: rientrati e ripartiti, prestati e riprestati, feriti e dispersi
pubblicata da Kansas City 1927 il giorno lunedì 5 settembre 2011 alle ore 17.26

Curci: è passato da esse er nuovo Tancredi al nuovo Konsel, al nuovo Cervone, al nuovo Curci. Ennesimo interprete del fortunato filone “C’avevamo la soluzione in casa. Mh, forse no”, a Trigoria è aperto il dibattito se sia lui a esse afflitto da “Sindrome di Okaka” o l’attaccante da “Sindrome di Curci”. Dopo qualche anno de alti e bassi fra Trigoria e l’Olimpico è stato nominato ambasciatore della Roma presso le province italiane, arrivando al paradosso di confidare nelle sue mani (e nei piedi di Rosi) per le ultime speranze di scudetto della Roma di due anni fa (e infatti vinse l'Inter). A fine mandato è rientrato alla casa madre e, vuoi o non vuoi, se ar gigante dele Fiandre je pia nraffreddore, toccherà a lui. Forza e coraggio.

Voto: 5



Antunes: se chiama Vittorino, come er coltellino svizzero, ma a differenza dello stesso lui non è multiuso, ma nemmeno monouso, semplicemente nse capisce che uso se ne possa fa. Gli allenatori non lo vedono, non lo sentono, non percepiscono manco un fremito nella forza quando varca i cancelli del Fulvio Bernardini. Non capisce manco le battute sui portoghesi che non pagano. Pare che Arthur di tanto in tanto gli mandi sms di incoraggiamento. In confronto a lui Barusso è una risorsa.

Voto: ng



Barusso: la prova vivente del fatto che non se dovrebbe mai giudicà un giocatore dai video di Youtube né dalla prima giornata del campionato di B della Juventus, allorché il nostro fu protagonista del Rimini che ci fece ingenuamente sperare in una mancata promozione bianconera. Quando arrivò tutti sognammo sui suoi gol da fuori area, quando giocò tutti pensammo che qualche hacker laziale avesse manomesso i server de Youtube. Affogato nell’oblio dopo poche presenze, ne riemerge solo durante le finestre di calciomercato, confermandosi inservibile, invendibile, inprestabile. Ma chi lo aggredisce o lo contesta perchè non se ne va, oltre a sperà che Barusso non scenda mai dalla macchina, dovrebbe ricordarsi che sta solo rispettando un contratto che nessuno era obbligato a fargli.

Voto: Lassisi però sano



Guberti: na bustina de Fluimucil buttata sul campo avrebbe funzionato meglio, come fluidificante. Fulgido esempio de tornante che non torna, de laterale che non lata, de ala che non ala, l’unico apporto alla causa romanista l’ha dato indossando la maglia della Samp, segnando un gol alla Lazio che ancora oggi non se lo spiegano manco gli analisti della Nasa. L'unico a spiegasselo fu Juan, che gli diede subito l'opportunità de facce il gol dell'ex più stronzo che ex ricordi. Il fatto che quando arrivò fu uno dei motivi di ottimismo sull’anno a venire ce deve fa riflette su cosa sia stato il nostro mercato negli ultimi anni. Mò è finito al Torino, non vogliamo mancosapè co quale formula.

Voto: 6



Castellini: come se non fosse bastata a smontà l’ardore der pupazzone norvegese, la capocciata beccata dallo stesso ebbe come effetto collaterale l’ingaggio de sto oscuro carpentiere della fascia sinistra (che altrimenti sarebbe toccato ad Antunes, e a tutto c'è un limite). Anche i più approfonditi conoscitori della Roma e della sua rosa, ogni volta che s’alzava dalla panchina si chiedevano: ma chi è quello? Fattosi notare quasi esclusivamente per una nasca d’altri tempi, archiviato er pupazzone e relativi problemi capoccistici, è stato archiviato pure lui, simul stabunt simul cadent.

Voto: indifferente



Tallo: giovane centravanti ivoriano in arrivo dal Chievo, se c’ha qualche chance de non fa una finaccia è solo perchè nessuno ha ancora parlato de “Nuovo Drogba”, formula capace di incenerire all’istante i talenti più puri. Potenzialmente il nuovo Zamblera.

Voto: vedremo



Koffy e Mendy: eredi morali di Mork e Mindy, simboleggiano il prepotente ritorno sulle scene della tratta degli schiavi. Ingaggiati e rivenduti solo per incomprensibili manovre di smistamento extracomunitari (del tipo compri Koffy, poi lo vendi pe prende Maradona, se po fa, ma se non compri Koffy prima, Maradona nse po pià). Pare che gli sia stata negata anche la visita a Trigoria come giardinieri aggiunti. Nessuno è in grado di stabilire con precisione la loro reale professione, partendo comunque all’unanimità dal fatto che non sia inerente il gioco del calcio.

Voto: ma voto di che cosa, ma famme er favore.
Ultima modifica di carlomatt il giovedì 8 settembre 2011, 19:58, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Ranieri » giovedì 8 settembre 2011, 19:37

:lol: :lol: :lol:
De Rossi: «A Pjanic vorrò sempre bene»
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Messaggioda carlomatt » giovedì 8 settembre 2011, 19:46

OK, allora posto le due puntate precedenti, per coloro che non hanno un account su FB (ma esistono queste persone?)

Calciomercato Roma - Er Paggellone 2: le cessioni!
pubblicata da Kansas City 1927 il giorno venerdì 2 settembre 2011 alle ore 17.23

Tanto pe esse chiari, come per il paggellone degli acquisti, il voto è all'operazione e non al valore del giocatore. Quindi voto basso=ce dispiace/se poteva vende meglio, voto alto=liberazione, sufficienza=nse poteva fa altrimenti.



Doni

Il nostro amico ultraman aveva smesso de volà da un pezzo, se mai aveva davvero spiccato. Ostaggio (ostaggio er cazzo, direbbe qualcuno) di un contratto principesco, pare che pe convincelo a annà via je sia stato offerta un'isoletta al largo della costa Brasiliana, lo ius primae noctis su Juliana Moreira, e l'ex presidente Lula come procuratore. Dopo l'affare Aquilani, si rinforza la partnership con gli amici del Liverpool (amici ar cazzo direbbe qualcuno). Ma se andate da quelle parti magari non lo dite che siete della Roma. Non per il mercato almeno.

Voto: 7



Julio Sergio

Spalletti lo definì “il miglior terzo portiere del mondo”, una delle prese per culo più brillanti degli ultimi decenni. Nonostante la simpatica etichetta, er poro Julio c’ha sempre creduto, anche perchè se non ce credi quando c’hai davanti Doni e Arthur, quando ce devi crede? Di lui ricordiamo parate esaltanti (vedi derby) e qualche momento di appannamento, ma soprattutto il pianto dell’anno scorso a Brescia, da annoverare tra le vette emotive de un plasticoso calcio moderno. Ce lo saremmo tenuto volentieri come secondo.

Voto: 5



Mexes

Sarebbe na bucìa dì che non c'è dispiaciuto. E' vero, a momenti alterni tutti lo abbiamo mandato a quel paese (provincia di Fan Culo, a rischio accorpamento con la vicina Vattena): le sue altalene tra prestazioni sontuose e gravidanze isteriche erano sfiancanti, ma il ricordo rimane sostanzialmente quello de un giocatore che faceva parecchio comodo. Non se pò accusà de tradimenti o infamità accessorie, toccava faje er contratto quando era il momento, passato il momento, er Biondo Tevere s'è trasformato nel Grigio Naviglio. Non deve succede mai più de perde un giocatore così senza facce un euro. E che er fio se chiami Enzo non è consolazione che ce possa svortà i prossimi campionati.

Voto: 4


Loria

Ebbene sì, lo ammettiamo. Quando uno degli ultimi giocatori rimasti a non essere candidabile per un casting del Grande Fratello ha segnato in casa con la Juve, abbiamo esultato. Quando ha segnato a San Siro con l'Inter dando il via all'improbabile rimonta che infatti, in quanto improbabile, non si realizzò, abbiamo esultato. Però, la statistica dice che ogni volta che il difensore di Neanderthal ha ufficialmente messo la nostra casacca, hanno esultato gli altri. Motivo per cui, anche se non sta bene dirlo, quando abbiamo saputo che se l'era preso il Bologna, cor core in mano e mpo de vergogna, abbiamo esultato.

Voto: 7



Riise

Un pezzetto de core, quello più freddo e glaciale di ognuno di noi, s'era sciolto pe lui.
A noi, gente mediterranea e caciarona, nce pareva vero de senticce socialdemocrazia scandinava ogni volta che lo speaker scambiava il suo nome per quello di un amico di Hitler obbligandoci a urlarlo come fossimo in pieno passo dell'oca. Il primo a entrà in campo e l'ultimo a uscì, randellate e corse a perdifiato, missili su punizione e gol all'ultimo minuto, uno degli uomini più determinanti delle ultime gestioni. La capocciata che a Torino schienò la Juve ce ne fece definitivamente innamorare, la progressione di 150 metri con la quale attraversò il prato dell'Olimpico contro l'Inter precedendo il gol di Vucinic dell'anno scorso, ci fece mettere like sulla sua pagina Facebook. Ma la capocciata lo aveva già cambiato, quella maledetta capocciata rimediata in nazionale ne aveva cambiato i già precari equilibri. Per Riise, tornare l'inaffidabile pupazzone scomposto del primo anno incapace di difendere e caciarone nell'attaccare fu naturale. E noi siamo rimasti così, senza sapere se prima di diventare il nostro roscio preferito ne avesse presa un'altra di capocciata di cui le cronache non avevano parlato. Ma je volevamo bene. E je ne vorremo ancora. Non vorremmo volergliene troppo per colpa di José Angel.

Voto: 6



Menez

Er primo anno se doveva ambientà, er secondo pativa il rapporto co Ranieri, er terzo nse sentiva valorizzato da Montella, quest'anno probabilmente avrebbe accusato er clima de instabilità economica e lo
spread dei Btp. L'abbiamo aspettato, l'abbiamo coccolato, abbiamo considerato una media gol incoraggiante quella de 12 gol in 3 anni (negli stessi 3 Perrotta ne ha fatti 15) eravamo pronti a incoraggiare ancora una volta quella faccia espressiva come un termosifone spento, quando finalmente se lo so' ripreso a casa sua. Può pure diventà Platini, facesse er cazzo che je pare, sinceramente nsenepoteva più. Senza rimpianti: adieu.

Voto: 7



Vucinic

Il concetto testè espresso pe Mexes qui è portato ai suoi massimi livelli. Croce e delizia, orgoglio e pregiudizio, guerra e pace, cacio e pepe: ognuno c'avrà il ricordo suo. Chi se riguarderà su youtube i gol piangerà lacrime di Amaro Montenegro, chi si focalizzerà su quelli sbagliati a porta vota inventerà nuove, creative, istrioniche offese, che tanto certi errori non vanno in prescrizione e se ponno sempre giudicà. Un terzo partito, le cui fila si ingrossano di giorno in giorno, conta sul fatto che co tutta la gente che è arrivata e co le gioie che ce potrebbe dà, piano piano se scorderemo pure che faccia c'ha. Se semo strappati er fegato a pensà a dove è andato e quanto poco ce l'hanno pagato, capace che se poteva fà meglio, ma evidentemente non c'era tutta sta fila de acquirenti. Comunque, tutte le considerazioni non possono prescinde dal fatto che se n'è voluto annà lui. A Mì, divertite co quer simpaticone de Conte.

A proposito, occhio che te stai a stempià pure te.

Voto: 6



Brighi

Qui, in via eccezionale, il voto va separato. A Matteo nessuno je pò volè male: nun ha mai rotto i coioni, ha sempre fatto er suo, e a tratti anche de più, come quando segnava in Champions e era talmente poco abituato che non sapeva come esultà. Principale azionista della Vigorsol, alcuni raccontano che co la gomma in bocca ce dormisse pure. A lui un in bocca al lupo je lo potemo pure fa', nce costa niente.Voto: 6

Brighi/bis: ciao Vanni Puzzolo.Voto: 10



Virga

Con quella nasca tanto lunga da far pensare che il nome fosse un nome d'arte leggermente storpiato per decenza, fu uno dei protagonisti della Roma che si salvò a Bergamo a due giornate dalla fine, gol di Cassano, allenatore Bruno Conti. E se fu protagonista di quella Roma e non di tutte le altre, un motivo deve pur esserci. E' uno dei giovani che a furia di tornare a Roma e maturare altrove pare non aver ancora maturato la consapevolezza che non è a Trigoria che ce se deve allenà per forza.

Voto: 9
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Messaggioda carlomatt » giovedì 8 settembre 2011, 19:49

Calciomercato Roma: er paggellone!
pubblicata da Kansas City 1927 il giorno giovedì 1 settembre 2011 alle ore 13.09

E' andata, ma non solo. E' andata bene, potenzialmente da paura. Walterino nostro alla fine s'è ricordato che lavoro fa, e rabbrividendo all'idea de quante sigarette se pò esse fumato nelle ultime 72 ore, lo ringraziamo e gli consigliamo di fare tutti i controlli del caso, che ce serve in forma. Era na vita che non passavamo un'estate così, nel bene e nel male e mò c'è venuta una fregola de vedelli giocà che ce se porta via. Inganniamo l'attesa con una panoramica sulla revoluciòn.



Marteen Stekelenburg

Nce sente da na recchia, sarà per questo che strilla che è na meraviglia, sarà per questo che quando janno detto che la Roma quest'anno non avrebbe fatto la Champions lui è venuto lo stesso. Dovrebbe esse la volta bona che un portiere dà sicurezza alla difesa e non ce fa chiude gli occhi a ogni retropassaggio.
Menomato nell’udito ma reattivo in tutto il resto, il nostro Pistorius è uno dei pochi acquisti che non sia na scommessa, questo è forte.

Voto: 8



Lloic Nego

Un nome un destino. Fra i primi ad arrivare, tutti negano de avello mai visto. Dovrebbe esse un terzino, ma nessuno se la sente de esclude un futuro da kebabaro pe lui. Doveva esse girato alla Samp per fare esperienza, ma la Samp dopo l'esperienza dell'anno scorso avrebbe detto no grazie, famo da soli. Potenzialmente il nuovo Barusso.

Voto: ng



Gabriel Heinze

Il suo arrivo, affiancato alla presenza di Burdisso, porta il T.A.N.G.O. (Tasso Argentini Nati Già Ostili) a livelli esorbitanti.
Si narra che Vucinic abbia definitivamente deciso di andarsene dopo il primo allenamento del biondo pampero crucco, che per socializzare gli aveva scritto "piacere di conoscerti, sei un grande campione" con i tacchetti sui polpacci.
Pare sia già arrivato un fax a Trigoria da parte dell’Onu per chiedere che vengano comunque salvaguardati i diritti dell’uomo (avversario) nelle giornate in cui i due saranno schierati assieme. Ammesso e non concesso che ciò accadrà mai.

Voto: 6



Simon Kjaer

Se ne parlava da un pezzo, era una fissa de Sabatini. Molto bene a Palermo, molto male in Germania: pò esse tutto e pò esse niente. Noi, affettuosamente, dopo il macello che ha fatto nell’esordio in Bundesliga lo chiamiamo il Loria biondo, ma se fa il bravo diventerà il nostro Thor. O il figlio nerd di Mexes.

Voto: 6,5



Josè Angel

Unica nota positiva del disastro bratislavino. Sì, se n’è magnato uno pure lui, però c’ha fatto vedè che la gamba c’è, che il giocatore lo punta, mò c’è solo da vedè se difende pure, elemento non secondario quando se parla de un difensore. Nel ruolo, nell'infinita rosa giallorossa, c'è solo lui, quindi tocca fasselo piacé pe forza.
Raccoglie l’eredità del pupazzone norvegese, vediamo se non ce lo fa rimpiange.

Voto: 6,5



Fernando Gago

Non s’è capito bene che deve fa, ndo deve giocà, al posto de chi. Titolare? Riserva? I precedenti acquisti dal Real Madrid fanno tremà i polsi, ma c’è un elemento che fa ben sperare. Con la chiusura di calciomercato che c’abbiamo avuto, non c’era bisogno de un nome tanto per tenè buona la piazza, se l’hanno preso vordì che può servire. E poi s’è tagliato quei capelli osceni, damoje fiducia. E sticazzi se lo chiameranno Lady Gago, magari porta bene.

Voto: 6



Miralem Pjanic

Fino a na settimana fa nsapevamo manco chi era ndo stava. Poi ce l’hanno fatto conosce, c’hanno fatto venì l’acquolina, poi la fame proprio. Dopo nestate all’insegna del sudamerica, de Fernandi e Casemiri, la stellina è arrivata dai balcani via Lione. Anche perché è ormai appurato che un nome che finisce per ic è molto più affidabile di uno che finisce per ao.
E’ assai probabile che er fio der cantante dei Green Day sia il vero botto de mercato.

Voto: 7,5



Juan Pablo Osvaldo

Ce piacerebbe dì che è un oggetto misterioso, ma non è così. L’oggetto se conosce, e non sarà un anno bono in Spagna a facce cambià opinione e neanche il look da fricchettone che manco Zigoni è arivato mai a tanto. Rimane na macchia costosissima in un mercato da paura. Nelle formazioni lo mettono in competizione co Borriello, ma l’unica gara che potranno fà è a chi lascerà più figli nella capitale.

Voto: 4,5



Erik Lamela

Il campioncino che ha visto già na retrocessione della squadra meno retrocessa del mondo, è quello che non giocando contro lo Slovan ha rimediato il boato più forte dai 50mila dell'Olimpico che ancora non sapevano a cosa sarebbero andati incontro di lì a 90 minuti. Per nostra fortuna non ha vinto il mondiale under20, ma s'è sfonnato lo stesso na caviglia per colpa di un egiziano amante di Windows. Ha colpi, numeri, talento, corsa, gioventù e futuro. Speriamo abbia anche salute, sennò tutto il resto non ce serve a gnente.

Voto: 7



Bojan Krkic

Il campioncino che ha già vinto 5 o 6 champion's league s'è presentato come manco Mido, sbagliando tutto lo sbagliabile con molta meno personalità di quanta ne metteva, comunque sbagliando, Martin Dahlin, passando pure per mezzo raccomandato cocco di Luigi Enrico. Insomma, agli occhi del tifoso di Tribuna Tevere, ma pure a quelli del tifoso degli altri settori, può solo migliorare. Può farlo, deve farlo, se non altro perché Mido e Dahlin 5 o 6 Champion's League non solo non le hanno vinte, ma forse non le manco mai giocate.

Voto: 6.5





Fabio Borini

Il campioncino che nse sa chi cazzo sia, in parecchi abbiamo pensato sia stato preso solo per orgoglio di patria, che co tutti sti stranieri poi Totti e De Rossi te credo che se sentono emarginati. Più o meno mentre Okaka rimbalzava tra Fulham e Bari per tornare inesorabilmente a Roma, lui portava il Swanswea in Premier league e frequentava lo spogliatoio del Chelsea. Certo, poi è finito inesorabilmente a Parma, e questo non depone a suo favore. Potrebbe essere l'Okaka bianco, ma su Youtube pare forte (del resto, chi non) e quando segna se mette na mano in bocca, come a mozzicassela. Quando segna. Quindi è uno che segna. Nella speranza che Okaka diventi il Borini nero.

Voto: n.g.



Marco Borriello

Sì vabbè non è proprio un acquisto, ma ormai lo davamo per perso, e a quest'ora già doveva sta sotto alla Tour Eiffel. E invece l'astuto asturiano, scaltro come una faina, a Bratislava ha fatto l'unica vera mossa geniale fin qui espressa, mandandolo in campo e togliendolo di fatto dal mercato. Noi siamo contenti, ma no poco eh, proprio contenti contenti. Che qualcosa ce dice che tempo du mesi Marcone nostro sarà tutt'altro che ai margini della rosa, e la tigna già dimostrata se rivelerà fondamentale in quello che poi è il fine ultimo de tutto sto balletto: buttalla dentro, con o senza ciuffo, che poi senza, mo, dovrebbe esse pure più facile.

Voto: 7,5
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Messaggioda maialino » venerdì 9 settembre 2011, 13:07

carlomatt ha scritto:OK, allora posto le due puntate precedenti, per coloro che non hanno un account su FB (ma esistono queste persone?)



Esistono esistono, come il sottoscritto che non gradendo rotture da estranei non si e' mai registrato.
Tanto a voi vi leggo e vi rispondo qui

Un abbraccio

Maialino ( o ex dopo l' ultimo intervento di bendaggio gastrico, sto un figurino)
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Messaggioda carlomatt » venerdì 9 settembre 2011, 13:37

Ed allora non conosci Facebook: se un estraneo ti chiede l'amicizia tu gliela neghi e finisce lì.

Da qualche parte ho letto che non si iscrivono a FB quelli che hanno problemi con creditori, ex-mogli, ex-amanti, o che hanno dato qualche fregatura in giro, tu in che categoria rientri?
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Messaggioda ygghur » venerdì 9 settembre 2011, 15:03

[quote="carlomatt"]OK, allora posto le due puntate precedenti, per coloro che non hanno un account su FB (ma esistono queste persone?)

Ma FB é un FBI abbreviato che si occupa solo di arredamento uffici? Fiero NON utilizzatore di FB e/o qualsiasi schifezza analoga, giá é tanto se scrivo su questo Forum e solo perché in fondo in fondo alcuni di voi sono discretamente competenti di calcio...(era un sarcasmo, peró non spiego se sull'alcuni, sul discreatemente o sul calcio...).
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Messaggioda ygghur » venerdì 9 settembre 2011, 15:15

carlomatt ha scritto:Ed allora non conosci Facebook: se un estraneo ti chiede l'amicizia tu gliela neghi e finisce lì.

Da qualche parte ho letto che non si iscrivono a FB quelli che hanno problemi con creditori, ex-mogli, ex-amanti, o che hanno dato qualche fregatura in giro, tu in che categoria rientri?


Categorie alle quali decisamente non appartengo! Forse si dovrebbe aggiungere quella di chi ne puó facilmente fare a meno e non desidera sprecare inutilmente parte del poco prezioso tempo che ancora gli rimane.
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Messaggioda fedro_on_the_moon » venerdì 9 settembre 2011, 15:23

ygghur ha scritto:
carlomatt ha scritto:Ed allora non conosci Facebook: se un estraneo ti chiede l'amicizia tu gliela neghi e finisce lì.

Da qualche parte ho letto che non si iscrivono a FB quelli che hanno problemi con creditori, ex-mogli, ex-amanti, o che hanno dato qualche fregatura in giro, tu in che categoria rientri?


Categorie alle quali decisamente non appartengo! Forse si dovrebbe aggiungere quella di chi ne puó facilmente fare a meno e non desidera sprecare inutilmente parte del poco prezioso tempo che ancora gli rimane.


Sei li li per salutarci tutti?
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Messaggioda ygghur » venerdì 9 settembre 2011, 16:33

fedro_on_the_moon ha scritto:
ygghur ha scritto:
carlomatt ha scritto:Ed allora non conosci Facebook: se un estraneo ti chiede l'amicizia tu gliela neghi e finisce lì.

Da qualche parte ho letto che non si iscrivono a FB quelli che hanno problemi con creditori, ex-mogli, ex-amanti, o che hanno dato qualche fregatura in giro, tu in che categoria rientri?


Categorie alle quali decisamente non appartengo! Forse si dovrebbe aggiungere quella di chi ne puó facilmente fare a meno e non desidera sprecare inutilmente parte del poco prezioso tempo che ancora gli rimane.


Sei li li per salutarci tutti?


No, é che la mezza etá ti porta (a me almeno) a riconsiderare un po' di cose, fra cui non sprecare tempo. Quasi ogni giorno elimino un po' di fuffa dalla mia vita, restringo gli interessi, faccio meno cose, frequento meno persone non lo posso dire perché meno di zero é sempre zero, mangio in maniera meno variata ecc.ecc. Il mio nuovo credo é l'essenzialitá, il tifo per la Roma é l'unica eccezione, peró quasi non guardo piú altre partite di calcio (ad esempio non ho visto neanche Barcellona-Porto), altri sport poco piú di zero (giusto il richiamo di qualcha gara di altetica alle Olimpiadi o Mondiali). Tranquillo, non é grave...
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Messaggioda skivaz » venerdì 9 settembre 2011, 19:49

Ed allora non conosci Facebook: se un estraneo ti chiede l'amicizia tu gliela neghi e finisce lì.

Da qualche parte ho letto che non si iscrivono a FB quelli che hanno problemi con creditori, ex-mogli, ex-amanti, o che hanno dato qualche fregatura in giro, tu in che categoria rientri?


dopo aver visto 'The Social network' quella pochissima voglia che mi spingeva an incuriosirmi se decidere o no ad iscriversi a facebook, mi e' sparita del tutto, e non ho nessuno dei problemi suindicati.

Se voglio far sapere ai miei amici qualcosa, mando loro un email...
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Messaggioda Gianni » venerdì 9 settembre 2011, 21:27

skivaz ha scritto:
Ed allora non conosci Facebook: se un estraneo ti chiede l'amicizia tu gliela neghi e finisce lì.

Da qualche parte ho letto che non si iscrivono a FB quelli che hanno problemi con creditori, ex-mogli, ex-amanti, o che hanno dato qualche fregatura in giro, tu in che categoria rientri?


dopo aver visto 'The Social network' quella pochissima voglia che mi spingeva an incuriosirmi se decidere o no ad iscriversi a facebook, mi e' sparita del tutto, e non ho nessuno dei problemi suindicati.

Se voglio far sapere ai miei amici qualcosa, mando loro un email...


hai ragione pero' io che ci sono come alcuni in lista ti posso dire che se usato in modo normale credo sia un modo di tenersi in contatto sicuramente non essenziale ne geniale, ma interessante (almeno x me che ho famiglia sparsa nei 4 angoli del pianeta).
posso tranquillamente dire che ho scoperto delle pagine, dei canali d'informazione che non conoscevo e non avrei di sicuro mai conosciuto...
pero' va anche detto che per tre anni sono sparito da fb per via della troppa invadenza di msg commerciali o sviati... per cui...
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Messaggioda SpiderMax » sabato 10 settembre 2011, 1:13

Ma è mai possibile che uno possa essere libero di iscriversi o meno ad un social network senza per questo essere additato nell'essere un pericoloso eversivo da un lato, oppure un babbeo integrale nell'altro? Trovo molto noiosa la questione, in fondo mi pare ci sia possibilità di scelta: o è sì, o è no, e nessuno di certo può pensare di essere superiore agli altri se sta su Facebook o no..
Creo que he visto una luz al otro lado del rio...
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Messaggioda thedice » sabato 10 settembre 2011, 9:48

il problema, come in tutte le cose, non è lo strumento, ma l'utilizzo che se ne fa dello stesso...
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Messaggioda thedice » sabato 10 settembre 2011, 15:03

x completezza metto il commento di roma - slovan sempre di kansas... :)

Resistèr, resistèr, resistèr - (Roma-Slovan Bratislava 1-1)
pubblicata da Kansas City 1927 il giorno venerdì 26 agosto 2011 alle ore 11.56
Già fasse venì er fomento de 25 agosto co 40 gradi all'ombra non è facilissimo, eppure.
Fasselo venì pe Viviani, Caprari, Simplicio e Cicinho manco, tuttavia.
Fasselo venì per una partita con la rappresentativa di Bratislava poi, che se lo dimo a fa, ciononostante.
Urlare a squarciagola il nome di Krkrkrkrkrkrkc proprio come fosse un nome da urlare allo stadio pure non va archiviata come cosa alla portata di tutte le 50mila persone presenti ieri sera, ma complice uno speaker più cialtrone di noi, abbiamo fatto anche questo.
E non ci ha depresso, non subito almeno, pensare che avevamo passato un anno come quello passato per iniziare la nuova era con la staffetta Cicinho-Rosi. No no, a noi non ce deprime niente.
Petto in fuori, sciarpa de lana ar collo, rosolia incubata, noi tifamo solo la maglia, giallo ocra e rosso pompeiano, ma pure quella ghiacciolo inguardabile de tanti anni fa, quella maglia là insomma, chi la indossa la indossa per noi è uguale, perchè tanto pareva che alla fine quelli che te danno na gioia erano sempre uguali.

Dopo na tarda primavera, na precoce estate, un luglio e nagosto interi passati a fasse le pippe su qualsiasi nome, era stato l'onesto polmone calabro a facce gridà. Il numero 20 che si fregia del titolo di campione del mondo c'aveva messo la zampa e soprattutto aveva messo in evidenza la caratura dell'avversario, col portiere che aveva pensato de resituì la cortesia de Stekelenburg all'andata, e s'era fatto infiocinà sotto le gambe. Era fatta, in uno stadio che 11 minuti prima era riuscito anche nella commovente impresa di gridare il nome di Osvaldo come quello del messia, ora si spargeva la convinzione che sì, era partita la rivoluzione, che sti cazzo de slovacchi l'avremmo asfaltati tanto a poco, e che a guardallo bene Simplicio non era così grasso, e che hai visto mai pure Rosi torna utile col suo profilo greco, co la sua corsa spensierata, co la sua fisiognomica guardinga.

E Luigi Enrico stava là, rigido ma vigile, braccia conserte ma scucchia guizzante, ebbro di sicumera nel pantalone bianco di finto fresco lino che nessuno, mai, aveva avuto il coraggio di mostrare in una gara ufficiale di qualsiasi cosa non fosse Wimbledon o cricket. E mentre le percentuali di possesso palla lievitavano come manco Adriano un anno fa de sti tempi, i nostri giovini ispanicotrigorici sgambettavano mandando a memoria il chiticaca che sognare il mondo farà.
Il concetto dopo tutto è semplice. Io la do a te, tu la dai a me, lui la dà a egli, egli la dovrebbe dare a noi, se poi egli è Rosi, vabbè, come non detto, riprovamo alla prossima, ma tutto sommato il ragionamento fila. Certo, poi, a na certa, in un momento qualsiasi dell'ostico match di fine agosto co 40 gradi all'ombra, qualcuno, uno a caso, fate voi, davvero a noi poco ce cambia, foss'anche Caprari, dovrà pure fa gò. Beh no dai, Caprari no, non è nelle sue corde, non è nei suoi scarpini arancioni, che il giorno che li dovesse cambià vallo a riconosce in mezzo a tutti sti nani.
C'è Krkrkrkrkrkrk però, quello che bisogna guardare ma non toccare, quello che è nostro pe finta, quello che se se scopre che è forte forte jelo dovemo ridà indietro, se invece è pippa pippa se lo potemo pure tené, comunque pagando come fosse forte forte. E però Krkrkrkrkc dopo due minuti se magna un gò che se fosse stato Vucinic, vabbè, niente, era pe dì. E dopo altri dieci piglia a pallonate tutti i difensori avversari. E se per caso uno de questi je dice daje, provace, guarda, io apro le gambe e tu me fai il tunnel, oppure io vado de là, tu però va de qua così me salti, insomma, come un minimo de complicità je s'appalesa lui niente, rinuncia. Sbatte, intruppa, casca, se spalma, nella migliore delle ipotesi torna indietro, nella peggiore diventa Caprari.

Com'è come non è finisce il primo tempo, senza l'imbarcata pronosticata mezz'ora prima, ma comunque ancora festanti, co le bandiere mai dome, co le sciarpe zuppe de sudore, e con la convinzione che è solo l'emozione che sta condizionando il giovane Canterino col cognome indistinguibile dal codice fiscale, che Josè Angel già ce piace, che Stekelenburg è così forte che l'attaccanti altrui arrivano a centrocampo e poi se dicono "no vabbè lascia perde". E il Capitano? E' na settimana che se stamo fa na faida sul capitano che i Casalesi c'hanno detto "regolateve ragà", e mò? E mò un po' la differenza se vede, il capitano smista, illumina a tratti, ma l'impressione è che illumini perchè in un buio così pesto basta pure na lampadina a risparmio energetico, de quelle che le accendi e poi torni dopo cinque minuti pe vedè com'è la situazione. L'atmosfera è così mezza e mezza che la vera gioia è vedè Okaka che rientra col fratino, accantonando definitivamente l'incubo nella triste notte Bratislavina. Luis Enrique rientra con la faccia determinata di chi, come poco dopo avremmo capito, pensa: "accantonando un cazzo".

La vera novità di quest'anno è il preparatore atletico della riserva che sta pe subentrà.
E' uno che mentre la riserva se scalla je se para davanti pe creaje intralcio, come se uno come Verre, uno che ancora non po votà, in quel contesto non ne avesse già abbastanza de suo, de intralcio. Ma vabbè, semo gente de core, er pischello che è in noi, che comunque se non se fosse fatto i legamenti aaaahhhhh chissà dove sarebbe arrivato, si rivede in Caprari che esce sommerso da applausi materni e in Verre che entra sommerso da bah, mah, boh e altri suoni onomatopeici, ma topeici davero na cifra, tanto topeici che di lì a poco abbiamo capito che di recitare non era più il caso.
Quando con il risultato ancora imprevedibilmente in bilico, con lo spetto dei supplementari a un passo e con la lotteria dei calci di rigore nell'immaginario, i led della lavagnetta hanno detto che sì, a lasciare il campo sarebbe stato proprio l'unico che avrebbe potuto evitare tutto ciò, la sempre difficile lotta al razzismo si è fatta ancor più ardua.

Perché se tu, Luigi Enrico, pensi davvero che un Okaka giovane, che poi tanto giovane non è visto che può votare, possa mai essere anche per un solo istante più utile di un Totti vecchio, tu, Luigi Enrico, me stai a provocà. Me sò tenuto Cicinho titolare, me sò tenuto che hai messo Rosi al posto suo e non Heinze centrale e Cassetti nel ruolo suo (sì, se po fa sta cosa della gente nel ruolo suo), me sò tenuto er poro Verre e non Taddei che tuttosommato un quarto d'ora lo poteva fà, ma questo no. Perché poi succede che questi pareggiano e noi, mai paghi, alla chilometrica lista de dispiaceri aggiungiamo pure quello de uscì da na coppa europea ad agosto.
Tu, Luigi Enrico, nun meriti me, nun meriti la mia sciarpa de lana, nun meriti la mia rosolia incipiente, nun meriti né Er Capitano né Er Cuppolone né Venditti né Tempestilli né Angelo Mangiante, nun meriti manco Trigoria guarda, e nun meriti manco l'opportunità de dimostrà un giorno che Okaka sia finalmente diventato il campioncino che da 25 anni speriamo che sia.
Quindi, Luigi Enrico, fa er piacere. Levate quei cazzo de carzoni bianchi, fa pace prima cor cervello e poi cor Capitano, quindi telefona a Damiano, Anima Candida e Giallorossa e ricordagli: resistèr, resistèr, resistèr.

Perchè adesso questa è la vera battaglia culturale: l'articolo 7.
E' ora di dire basta, di estirpare la piaga sociale dei fuori rosa, noi non ce dormimo la notte al pensiero dell'allenamenti separati, noi (e chi più de noi) crediamo fortemente nella dignità delle pippe, e diciamo no al lager della palestra mentre l'altri s'allenano felici all'aperto e fanno il torello e scherzano e ridono e se fanno le trecce. Damiano, in nome dell'amore, ascolta il grido de sto popolo disperato: PROCLAMA UN ANNO DE SCIOPERO.
Capace che in un anno Sabatini lo capisce che se deve move in macchina, che dall'aereo i campi sò lontani e non se vede un cazzo, che je compra un paio de giocatori e uno de pantaloni e che Luigi se può permette de schierà una squadra improntata all'elettorato attivo, cosa che lo aiuterebbe non poco a evità cazzate.
A noi ce piacerebbe vedello mangià sto benedetto panettone, co lui che lo tiene e il capitano che lo taglia, ma certo che se al 25 agosto je dai in mano na rosa così, vordì che manco le castagne, manco i fichi, manco l'ultima fetta de cocomero je voi concede.
The Dice
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