Italia dall'estero

Dove si fanno quattro chiacchiere rilassate con gli amici.

Messaggioda carlomatt » lunedì 17 gennaio 2011, 14:11

Perchè questi documenti dovrebbero rimanere segreti? Io aspetto da quarant'anni la verità sulle stragi di Piazza Fontana, di piazza della Loggia, del treno Italicus, sull'incidente del DC9 dell'Itavia e sui tanti altri misteri e se un Assange fosse in grado di divulgare qualcosa sull'argomento gliene sarei grato per sempre. Terrorista è uno stato che (indipendentemente dai governi in carica) copre certe porcate.
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Messaggioda ygghur » lunedì 17 gennaio 2011, 14:39

carlomatt ha scritto:Perchè questi documenti dovrebbero rimanere segreti? Io aspetto da quarant'anni la verità sulle stragi di Piazza Fontana, di piazza della Loggia, del treno Italicus, sull'incidente del DC9 dell'Itavia e sui tanti altri misteri e se un Assange fosse in grado di divulgare qualcosa sull'argomento gliene sarei grato per sempre. Terrorista è uno stato che (indipendentemente dai governi in carica) copre certe porcate.


La diplomazia nasce per cercare di evitare le guerre, se tutti si dicessero tutto senza freni, torneremmo alla totale barbarie, quindi personalmente mi sta bene di non sapere qualche veritá per non incorrere in guai peggiori. Prova tu, da oggi, a dire a tutti esattamente quello che pensi di loro e poi mi racconti se i tuoi rapporti personali sono rimasti esattamente come erano.
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Messaggioda agente19 » martedì 18 gennaio 2011, 8:41

Senti Ygghur, se Assange mi pubblica, come ha promesso di fare a breve, un bel file contenente i politici che hanno depositato soldi in svizzera a me non fa che un bel piacere!
Poi sarà da verificare se quei soldi sono stati portati all'estero regolarmente oppure no, ma intanto fammi sapere chi è che li ha depositati.
E concordo con Carlo sul discorso "segreti di stato"!
Ce ne fossero di Assange! (perché intanto le guerre ci sono lo stesso, segno che la diplomazia tanto bene non ha lavorato non credi?)
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Messaggioda ygghur » martedì 18 gennaio 2011, 15:27

agente19 ha scritto:Senti Ygghur, se Assange mi pubblica, come ha promesso di fare a breve, un bel file contenente i politici che hanno depositato soldi in svizzera a me non fa che un bel piacere!
Poi sarà da verificare se quei soldi sono stati portati all'estero regolarmente oppure no, ma intanto fammi sapere chi è che li ha depositati.
E concordo con Carlo sul discorso "segreti di stato"!
Ce ne fossero di Assange! (perché intanto le guerre ci sono lo stesso, segno che la diplomazia tanto bene non ha lavorato non credi?)


Pensa quante ce ne sarebbero di guerre senza la diplomazia! Ma la storia proprio non vi insegna niente eh? Quanto a quel mentecatto di Assange, a voi che ingenuamente lo sostenete auguro di essere spiati e di vedere le vostre conversazioni private riportate sui muri vicino alle vostre abitazioni, poi forse potreste capire la lezione.
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Messaggioda stargazer » martedì 18 gennaio 2011, 20:33

Se permetti le comunicazioni di un privato cittadino sono una cosa (e vanno tutelate), mentre i rapporti ufficiali dei diplomatici sono un'altra. Qui con la scusa della privacy la negano a noi gente comune (quando per darti un servizio ti fanno firmare che concedi ecc.) e si arrogano il diritto di fare quello che vogliono senza far sapere niente a nessuno.

Se l'operato di un governo si basa tutto sul non far sapere ai cittadini cosa fa, allora non è un governo democratico. Altro che diplomazia.
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Messaggioda ygghur » martedì 18 gennaio 2011, 21:49

stargazer ha scritto:Se permetti le comunicazioni di un privato cittadino sono una cosa (e vanno tutelate), mentre i rapporti ufficiali dei diplomatici sono un'altra. Qui con la scusa della privacy la negano a noi gente comune (quando per darti un servizio ti fanno firmare che concedi ecc.) e si arrogano il diritto di fare quello che vogliono senza far sapere niente a nessuno.

Se l'operato di un governo si basa tutto sul non far sapere ai cittadini cosa fa, allora non è un governo democratico. Altro che diplomazia.


Fatto: i rapporti (in generale) fra l'Italia e gli USA sono complessivamente molto buoni, indipendentemente che qui ci sia un governo di centro-destra o centro-sinistra (forse solo un Vendola Premier potrebbe spaventare gli yankees...) e lí uno repubblicano e democratico. Normale, tuttavia, che l'ambasciatore americano in Italia faccia il suo lavoro ed informi i suoi superiori di ció che accade in Italia, o meglio, della sua visione di ció che accade in Italia. Costui é un essere umano con dei pensieri e delle idee e nel formulare i suoi rapporti non potrá non mettere molto di suo. Allora supponiamo che a un certo punto scrive un rapporto diplomatico in cui muove delle accuse un po' pesanti nei confronti di alcuni uomini politici italiani e supponiamo che molto probabilmente, a meno di fatti clamorosi, nelle alte sfere di Washington non tengano in particolare considerazione detto rapporto, che sia per convinzione o per realpolitik e supponiamo quindi che gli ottimi rapporti Italia/USA continuino come prima. Un quadro che definirei assolutamente credibile, no? Mi spieghi a chi cazzo gioverebbe se quei rapporti, invece di rimanere giustamente segreti, fossero rivelati a tutto il mondo, rischiando di causare un incidente diplomatico fra due nazioni amiche, con annessi e connessi che potrebbero coinvolgere anche tutta la UE? In nome di cosa tutta questa morbosa curiositá? A me personalmente interessa solo che i rapporti fra l'Italia e gli USA rimangano buoni, il resto francamente meno ne so meglio é.
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Messaggioda agente19 » martedì 18 gennaio 2011, 22:26

ygghur ha scritto:Pensa quante ce ne sarebbero di guerre senza la diplomazia! Ma la storia proprio non vi insegna niente eh?


Ma te lo sai che non c'erano mai state così tante guerre come in questo momento al mondo (per la precisione 48 stati coinvolti)? Oppure pensi che siccome sul territorio italiano regna la pace tutto il mondo sta bene?!?!?

http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333
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Messaggioda stargazer » mercoledì 19 gennaio 2011, 14:21

ygghur ha scritto:Fatto: i rapporti (in generale) fra l'Italia e gli USA sono complessivamente molto buoni, indipendentemente che qui ci sia un governo di centro-destra o centro-sinistra (forse solo un Vendola Premier potrebbe spaventare gli yankees...) e lí uno repubblicano e democratico. Normale, tuttavia, che l'ambasciatore americano in Italia faccia il suo lavoro ed informi i suoi superiori di ció che accade in Italia, o meglio, della sua visione di ció che accade in Italia. Costui é un essere umano con dei pensieri e delle idee e nel formulare i suoi rapporti non potrá non mettere molto di suo. Allora supponiamo che a un certo punto scrive un rapporto diplomatico in cui muove delle accuse un po' pesanti nei confronti di alcuni uomini politici italiani e supponiamo che molto probabilmente, a meno di fatti clamorosi, nelle alte sfere di Washington non tengano in particolare considerazione detto rapporto, che sia per convinzione o per realpolitik e supponiamo quindi che gli ottimi rapporti Italia/USA continuino come prima. Un quadro che definirei assolutamente credibile, no? Mi spieghi a chi cazzo gioverebbe se quei rapporti, invece di rimanere giustamente segreti, fossero rivelati a tutto il mondo, rischiando di causare un incidente diplomatico fra due nazioni amiche, con annessi e connessi che potrebbero coinvolgere anche tutta la UE? In nome di cosa tutta questa morbosa curiositá? A me personalmente interessa solo che i rapporti fra l'Italia e gli USA rimangano buoni, il resto francamente meno ne so meglio é.


Il quadro che vedo io invece è l seguente. Dopo la II guerra mondiale, a seguito del provvidenziale intervento in Europa degli Stati Uniti, l'Italia (come altri paesi) è diventata di fatto un protettorato USA (e se ciò sia bene o male adesso sorvoliamo). L'ambasciatore manda dei rapporti sullo stato delle cose nel paese controllato. Se diventano pubblici i rapporti non cambia assolutamente nulla sul piano diplomatico, o pensiamo che magari il Presidente del Consiglio in carica dichiari guerra agli USA o pensi anche solo di tagliare gli scambi commerciali? Bene, non ci credi nemmeno tu. Quello che in realtà cambia è la percezione dei cittadini del proprio governo, e ciò è tanto più importante in un paese come l'Italia in cui il governo ha il controllo quasi assoluto dei mezzi d'informazione (leggi TV, perché i giornali non li legge nessuno, tant'è vero che senza contributi pubblici praticamente non ne sopravviverebbero quasi). Quei rapporti "svelati" sono invece informazioni autentiche alle quali i cittadini non avrebbero mai avuto possibilità di accesso, in quanto a loro sono riservati solo i tormentoni come "questo è il governo che ha fatto di più contro la mafia", "da quando ci siamo noi la criminalità è quasi azzerata", "i giudici sono tutti comunisti e mentecatti", ecc.

Ribadisco il concetto: senza informazione libera, senza trasparenza, non c'è democrazia. Quella di Assange è un'operazione di vera democrazia, indipendentemente dalle sue reali motivazioni (arricchirsi? diventare famoso? boh)
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Messaggioda ygghur » giovedì 20 gennaio 2011, 10:32

stargazer ha scritto:
ygghur ha scritto:Fatto: i rapporti (in generale) fra l'Italia e gli USA sono complessivamente molto buoni, indipendentemente che qui ci sia un governo di centro-destra o centro-sinistra (forse solo un Vendola Premier potrebbe spaventare gli yankees...) e lí uno repubblicano e democratico. Normale, tuttavia, che l'ambasciatore americano in Italia faccia il suo lavoro ed informi i suoi superiori di ció che accade in Italia, o meglio, della sua visione di ció che accade in Italia. Costui é un essere umano con dei pensieri e delle idee e nel formulare i suoi rapporti non potrá non mettere molto di suo. Allora supponiamo che a un certo punto scrive un rapporto diplomatico in cui muove delle accuse un po' pesanti nei confronti di alcuni uomini politici italiani e supponiamo che molto probabilmente, a meno di fatti clamorosi, nelle alte sfere di Washington non tengano in particolare considerazione detto rapporto, che sia per convinzione o per realpolitik e supponiamo quindi che gli ottimi rapporti Italia/USA continuino come prima. Un quadro che definirei assolutamente credibile, no? Mi spieghi a chi cazzo gioverebbe se quei rapporti, invece di rimanere giustamente segreti, fossero rivelati a tutto il mondo, rischiando di causare un incidente diplomatico fra due nazioni amiche, con annessi e connessi che potrebbero coinvolgere anche tutta la UE? In nome di cosa tutta questa morbosa curiositá? A me personalmente interessa solo che i rapporti fra l'Italia e gli USA rimangano buoni, il resto francamente meno ne so meglio é.


Il quadro che vedo io invece è l seguente. Dopo la II guerra mondiale, a seguito del provvidenziale intervento in Europa degli Stati Uniti, l'Italia (come altri paesi) è diventata di fatto un protettorato USA (e se ciò sia bene o male adesso sorvoliamo). L'ambasciatore manda dei rapporti sullo stato delle cose nel paese controllato. Se diventano pubblici i rapporti non cambia assolutamente nulla sul piano diplomatico, o pensiamo che magari il Presidente del Consiglio in carica dichiari guerra agli USA o pensi anche solo di tagliare gli scambi commerciali? Bene, non ci credi nemmeno tu. Quello che in realtà cambia è la percezione dei cittadini del proprio governo, e ciò è tanto più importante in un paese come l'Italia in cui il governo ha il controllo quasi assoluto dei mezzi d'informazione (leggi TV, perché i giornali non li legge nessuno, tant'è vero che senza contributi pubblici praticamente non ne sopravviverebbero quasi). Quei rapporti "svelati" sono invece informazioni autentiche alle quali i cittadini non avrebbero mai avuto possibilità di accesso, in quanto a loro sono riservati solo i tormentoni come "questo è il governo che ha fatto di più contro la mafia", "da quando ci siamo noi la criminalità è quasi azzerata", "i giudici sono tutti comunisti e mentecatti", ecc.

Ribadisco il concetto: senza informazione libera, senza trasparenza, non c'è democrazia. Quella di Assange è un'operazione di vera democrazia, indipendentemente dalle sue reali motivazioni (arricchirsi? diventare famoso? boh)


Vabbé, inutile continuare, su Assange e sul ruolo dell'informazione abbiamo idee totalmente opposte.
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Messaggioda fedro_on_the_moon » venerdì 21 gennaio 2011, 10:35

Qualche altra testimonianza che puo` far capire a chi vive in Italia cosa vuol dire essere italiani residenti all'estero

Da repubblica.it:
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HRER1-1

"Italiani, ci dispiace per voi"
Il Bel Paese mette tristezza
Sono migliaia i messaggi dei lettori arrivati alla nostra casella email "vistadafuori", a raccontarci come l'Italia viene vista dal mondo. Tra sfottò e rassegnazione, ecco che cosa abbiamo letto. E il racconto continua

Un diluvio di e-mail: quattro messaggi al minuto di media. 1Una tempesta di lettere che soffia dall'estero e arriva a raccontarci cosa si pensa dell'Italia oltreconfine, alla luce degli ultimi scandali che coinvolgono il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Vistadafuori@repubblica.it 2 è una casella aperta a tutti gli italiani all'estero, a cui è possibile affidare la propria testimonianza dell'Italia di oggi.

Triste Italia. Le e-mail arrivano da tutto il mondo, ma come gocce di pioggia sembrano uscire da una stessa nuvola scura. E contengono tutte, ma proprio tutte, uno sfondo di malinconia, che spesso diventa tristezza e rassegnazione. Siamo in Europa, ma il nostro paese è percepito come un'entità distante. Giulia scrive dalla Francia: "Per noi è (io la definIrei così) una continua battaglia per la credibilità. Una nazione che riposa sopra i fasti del passato... Che tristezza per noi contemporanei! C'è una foresta di concezioni e, ripeto, purtroppo quelle positive poggiano principalmente sui meriti (artistici, culturali) degli italiani che ci hanno preceduto; di oggi non si vede altro che la bellezza del paesaggio (sebbene posta sotto grave minaccia) e la barzelletta politica".

Mariano scrive dalla
Danimarca: "L'Italia è ormai considerata nord Africa. Il mio capo danese mi mostra la cartina geografica e ridacchiando mi dice che forse l'Italia è il pezzo che manca alla Libia...". Anche quando si prova a sdrammatizzare, l'effetto non è mai liberatorio. E sempre in ambito geografico, appariamo distanti anche da quei paesi che nelle barzellette, si usano come esempi di arretratezza. Luca da Londra: "Parlavo di Berlusconi con una ragazza. Lei dice: ma che razza di gente siete? Cacciatelo, cosa aspettate?...Ed io, scusa, ma di dove sei? E lei, "Mozambico".

L'Italia ha stufato. E così anche le barzellette non fanno più ridere. Almeno non gli italiani: Pierluigi racconta com'è la situazione vista da Bruxelles: "Drammatica per noi italiani, spassosa per i colleghi e amici stranieri. Al lavoro non passa giorno senza che colleghi lituani, polacchi, inglesi, belgi, tedeschi, sloveni e francesi mi fermino in corridoio per chiedermi l'ultima su Papi e le sue accompagnatrici". Claudio dalla Germania è più amaro: "Negli anni '70 alcuni tedeschi ci consideravano inaffidabili e mezzi -mafiosi. Oggi, e per via delle varie vicende, i tedeschi fanno di peggio: ci ignorano". Insomma, l'Italia ha stufato. Come riassume Cuchu, dall'Olanda: "Che si dice dell'ennesimo scandalo che ha coinvolto Berlusconi? Le solite cose, le solite battute, i soliti commenti che noi italiani all'estero siamo costretti a sopportare da quando Berlusconi è Presidente del Consiglio".

Un paese incomprensibile. Ad emergere però, oltre alle sensazioni 'a pelle' e al commento en passant, è la perdita di credibilità del nostro paese. "E non solo agli occhi dell'uomo della strada", scrive Paolo dalla Romania, "ma anche degli interlocutori istituzionali e dei partner commerciali. Un fatto che pone noi italiani all'estero in situazioni spesso di grave imbarazzo". E c'è una componente di mistero sul funzionamento delle istituzioni, che rende l'Italia un fenomeno unico. Sara da Londra prova a spiegare: "Qui non capiscono come Berlusconi possa parlare di intrusione dei magistrati nella sua vita personale per lo scandalo Rubygate. Perché non hanno la nozione politica di uno Stato in cui le cose pubbliche vengono continuamente usate per affari privati". E alla confusione istituzionale si aggiungono dubbi nulle normative vigenti: a Giulia che sta a Dublino, i suoi amici chiedono: "Ma in Italia e' legale fare sesso con le minorenni?". Emilia da Barcellona racconta l'incredulità: "Qui la gente comune fa davvero fatica a pensare che il popolo italiano abbia scelto volontariamente di essere rappresentato da Berlusconi". Ma per Nikos, da Londra: "Lo si voglia o no, rappresenta l'Italia e gli italiani all'estero". Forse all'estero ci immaginano come figure mitologiche, come lascia pensare Alberto dal Messico: "Qui il personaggio del Cavaliere riunisce in una sola figura gli inganni di Bernie Madoff, la perversione di Mosley e l'allegria e irresponsabilità di Pulcinella".

Ignoranza e informazione. Ma dopo i dubbi, dallo sguardo straniero arriva una certezza: l'Italia è un paese disinformato. Ecco Francesco, a Madrid da cinque anni, che telefona ai genitori qui: "Una cosa per me sconvolgente é che ogni volta che chiamo a casa e dico ai miei “Ma avete sentito l’ultima su di lui?... Mai una volta che sappiano di cosa stia parlando! Devo dirglielo io dalla Spagna quello che sucede in Italia!". Marco, dal Regno Unito, ha preso le statistiche: "Ho fatto il conto dall'Annuario ISTAT: 17 milioni di persone hanno accesso, di fatto, soltanto ai sei canali televisivi per la loro informazione. Possono soltanto vedere i messaggi televisivi del leader come informazione. Hanno solo quello". "Berlusconi è un esempio di Governo al potere per il potere", dice Luca da Colonia, "e quando dice che l'Italia è il paese più bello del mondo per il tempo, il mangiare e le donne, insegna che c'è prima la bella vita, poi tutto il resto. Un esempio perfetto di cosa non è la Politica". In meno parole, lo stesso concetto espresso da Moreno dall'Irlanda: "In fondo, siamo il paese delle vacanze". [/u]
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Messaggioda stargazer » venerdì 21 gennaio 2011, 18:28

Ma che dici! E' tutta colpa della stampa italiana che è tutta comunista e che da un'immagine distorta del paese per il solo gusto di distruggerlo. E ormai il comunismo si è impossessato anche di tutti i maggiori media internazionali. Meno male che in Italia c'è ancora tanta libertà e B. ha potuto diffondere 2 videomessaggi a reti unificate in cui spiega la verità: è un benefattore che regala soldi a chi si trova in difficoltà. Che dite? Come mai le bisognose sono tutte ben chiappute e con la quinta? Beh, lui è un uomo fortunato...
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Messaggioda ygghur » venerdì 21 gennaio 2011, 18:51

"Ho fatto il conto dall'Annuario ISTAT: 17 milioni di persone hanno accesso, di fatto, soltanto ai sei canali televisivi per la loro informazione. Possono soltanto vedere i messaggi televisivi del leader come informazione. Hanno solo quello".

Cioé praticamente 17 milioni di persone hanno il dito anchilosato che si ferma al numero 6 del telecomando o un televisore personalizzato che mostra solo i 6 canali principali? Ammazza che marea de cazzate e luoghi comuni!
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Messaggioda carlomatt » venerdì 21 gennaio 2011, 23:19

Guarda che canali come LA7 o Repubblica TV si vedono solo in poche zone d'Italia e poi i decoder digitali memorizzano questi canali in numeri inaccessibili (tipo 207, 115) e per arrivarci ci metti venti minuti. E soprattutto gli anziani hanno poca dimestichezza con la sintonizzazione digitale e con un numero di canale superiore al nove.
A volte penso veramente che vivi in un polmone d'acciaio, come disse un imperiale qualche anno fa.
Ultima modifica di carlomatt il sabato 22 gennaio 2011, 14:21, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda SpiderMax » sabato 22 gennaio 2011, 0:53

fedro_on_the_moon ha scritto:Luca da Londra: "Parlavo di Berlusconi con una ragazza. Lei dice: ma che razza di gente siete? Cacciatelo, cosa aspettate?...Ed io, scusa, ma di dove sei? E lei, "Mozambico".


...
Creo que he visto una luz al otro lado del rio...
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Messaggioda ygghur » lunedì 24 gennaio 2011, 10:22

carlomatt ha scritto:Guarda che canali come LA7 o Repubblica TV si vedono solo in poche zone d'Italia e poi i decoder digitali memorizzano questi canali in numeri inaccessibili (tipo 207, 115) e per arrivarci ci metti venti minuti. E soprattutto gli anziani hanno poca dimestichezza con la sintonizzazione digitale e con un numero di canale superiore al nove.
A volte penso veramente che vivi in un polmone d'acciaio, come disse un imperiale qualche anno fa.


Sei tu che sei addietrato e leggermente razzista verso gli anziani...tutti i decoder nuovi fanno la sintonizzazione automatica di tutti i canali (pensa che a me ha fatto pure incazzare perché cosí non si puó fare l'ordinamento a scelta). Questo risolve il problema anche per gli anziani che, ti assicuro per conoscenza personale di parenti e conoscenti, sono molto piú svegli di quanto si pensi e se anche possono avere problemi a risintonizzare o simile, il telecomando lo sanno usare eccome e lo zapping lo fanno alla grande. Sarebbe come dire che in Italia esistono pochi giornali perché la gente non li compra, va bene piegare un po' le statistiche a proprio comodo, ma non esageriamo!
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