Solo nozze d’oro nell’oratorio
Da giugno l'ex chiesa di Bagno a Ripoli ospita i matrimoni civili. Ma le tariffe sono le più alte d'Italia: più che in Campidoglio a Roma, Palazzo Vecchio o sul balcone di Giulietta a Verona
BAGNO A RIPOLI (FIRENZE) - Sposarsi sotto gli affreschi trecenteschi di Spinello Aretino, nella solennità dell’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Bagno a Ripoli, da giugno si può. Una location esclusiva per i matrimoni, versione civile, non solo per il valore artistico del monumento ma anche per le tariffe: 1.000 euro se almeno uno dei futuri sposi è residente nel Comune, altrimenti il costo è di 1.200 euro. L’Oratorio è più esclusivo della sala rossa del Campidoglio nella città eterna, concessa per 100 euro agli sposi romani e per 1.300 o 1.400 a chi romano non è. La casa della più innamorata delle spose, Giulietta, a Verona costa 600 euro per i veronesi, 700 per gli italiani e 1.000 per chi viene dall’estero. Palazzo Vecchio invece offre la sala rossa in orario di ufficio gratuitamente ai residenti, al costo di 200 euro ai residenti della provincia di Firenze, a 620 euro per chi non è fiorentino. Fuori dagli orari di ufficio i prezzi salgono rispettivamente a 300, 500 e 920 euro.
L’Oratorio di Santa Caterina si va ad aggiungere, a Bagno a Ripoli, a un altro palcoscenico molto apprezzato per le nozze, lo Spedale del Bigallo dove la sala principale costa per i residenti 484 euro (a cui si aggiungono 84 euro per ogni ora in più e altri 96 per il riscaldamento se serve). Nel palazzo comunale invece la cerimonia per i residenti è gratuita (non si celebra però nei giorni festivi). Stessa logica anche per i paesi vicini: a Greve in Chianti la cerimonia è gratuita per i residenti in orario di ufficio, costa dai 500 agli 800 euro per i non residenti; a Impruneta, invece, pagano 150 euro gli imprunetini da 200 a 250 euro i non residenti. Qui il Comune offre anche i Loggiati del Pellegrino in piazza Buondelmonti, soluzione complicata però perché la piazza è spesso teatro di eventi e manifestazioni. Sempre a Impruneta da poco più di un anno, è nata un’agenzia di wedding planner, un aiuto per organizzare tutti i dettagli del giorno delle nozze molto conosciuta all’estero, tanto che i principali clienti di Romeo & Juliet (www.romeoejuliet.eu) sono appunto stranieri: «Quest’anno abbiamo sposato una decina di coppie, australiane, inglesi e irlandesi soprattutto — spiega la titolare, Sara — ei luoghi più richiesti sono stati San Casciano, Castelfiorentino e Montespertoli. Greve invece è il paese preferito dagli sposi francesi».
Sbirciando nei matrimoni civili celebrati in questi paesi si scopre che San Casciano offre il brindisi e dà la netta precedenza alle nozze dei suoi cittadini (che pagano 52 euro solo se vogliono sposarsi fuori dall’orario di ufficio, contro i 500 dei non residenti). Castelfiorentino agghinda a festa non solo il Palazzo comunale ma anche la villa di Cambiano e il castello di Oliveto, la tariffa massima è 600 euro per chi non appartiene alla comunità europea e si sposa di domenica o sabato pomeriggio: sono già undici le coppie che hanno fissato il loro matrimonio per il prossimo anno. A Montespertoli ci si sposa anche al centro per la cultura del vino «I Lecci» e ai non residenti costa 1.000 euro.
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