carlomatt ha scritto:ygghur ha scritto:Effettivamente sono tutto meno che sentimentale. Pensa solo che anni fa ho dato via senza battere ciglio circa 1000 LPs accumulati negli anni, alcuni potevano perfino valere qualcosa al mercato delle pulci, ma io avevo deciso di passare definitivamente e totalmente al CD e cosí per dare un taglio netto al passato, via il piatto e via i cari vecchi 33 giri! Non ho mai condiviso la visione sentimentale della musica che per me é ascolto puro, anche se ricomprare certe cose nella nuova forma mi dette qualche brividino (sará o non sará sentimentalismo?). Si dice che invecchiando le persone si dividano fra chi vive di rimpianti e chi di rimorsi, io cerco di cancellare il passato man mano che il futuro avanza. Ora sto a buon punto, giá non mi ricordo praticamente una mazza di tutto ció che é accaduto fino ai 14 anni!
Hai commesso un grave errore: la qualità del vinile è superiore a qualsiasi CD, la separazione dei suoni che offre il vinile (ovviamente tenuto bene) non lo offre il CD. Non ci credevo nemmeno io ma poi ho trovato un maniaco del vinile (uno che a casa ha tre piatti, ed un numero imprecisato di braccetti e di testine) che mi ha fatto sentire lo stesso disco (parlo di musica jazz, non di Baglioni) su vinile e su CD: ascoltando il CD si sentono tutti gli strumenti senza il minimo fruscio ma ascoltando il vinile e chiudendo gli occhi potevi "vedere" dove erano fisicamente gli strumentisti mentre registravano il disco.
Potevi dirmelo che buttavi i vinili, te li avrei rilevati molto volentieri.
Seee capirai, la cosa avvenne nel lontanissimo 1989! Comunque, capisco che il tuo amico vinilomane ti abbia circuito, ma questo tipo di prove io le ho fatte ampiamente prima di decidermi ad eliminare il vinile, lo stesso LP/CD in contemporanea switchando continuamente dall'uno all'altro, prove fatte, fra l'altro, con dischi che conoscevo come le mie tasche, dei quali mi ricordavo pure i suoni che non si sentono e di elevata qualitá anche musicale oltreché di vari generi. Non ci fu proprio gara: CD 3 LP 1. La brillantezza, la pienezza e la fedeltá dei CD sorpassarono senza problemi il suono un po' ovattato, magari caldo come dicono sempre i vinilomani e l'inevitabile leggero fruscio del buon vecchio LP. Credo che sia una specie di piccola guerra di religione dove nessuno ha veramente ragione o torto, é una questione piú che altro di gusti, come chi usa piú o meno le spezie o come chi preferisce il calcio piú tecnico ma lento o viceversa. Ammetto senza problemi, comunque, che un certo peso nella drastica decisione lo ebbe anche il problema spazio (i CD si sistemano molto meglio) e, soprattutto, il fatto che con il CD puoi fare la programmazione dei brani, era sempre stato il mio sogno ed adesso non saprei proprio farne a meno, raramente sento un CD rispettando l'ordine dei brani originale. Del vecchio LP rimpiango, moderatamente, solo i caratteri piú grandi delle note di copertina, con il CD a volte c'é davvero da sguerciarsi, per il resto viva il CD (ed il CDR)!