Tradito dal maccherone....

Dove si fanno quattro chiacchiere rilassate con gli amici.

Tradito dal maccherone....

Messaggioda carlomatt » martedì 16 agosto 2005, 11:56

Da Repubblica:

La polizia lo ha bloccato nel vesuviano in casa di un imprenditore
grazie alla telefonata dell'amico che chiedeva la ricetta del piatto
Camorra, il boss Fabbrocino
tradito dai maccheroni al ragù
Esponente della Nuova famiglia si contrappose a Raffaele Cutolo
Era latitante dallo scorso aprile dopo una condanna all'ergastolo


Mario Fabbrocino
fotografato dopo l'arresto

NAPOLI - Tradito dalla gola. Non è stato un pentito ad aiutare gli investigatori a mettere le manette ai polsi del boss latitante Mario Fabbrocino, 63 anni, ma la voglia di gustare per il Ferragosto un piatto di maccheroni al ragù. Infatti, gli uomini della Dia hanno avuto la certezza che il camorrista si nascondeva in un'abitazione di San Giuseppe Vesuviano, nel napoletano, intercettando la telefonata dell'imprenditore che lo ospitava che chiedeva istruzioni precise circa la preparazione della tipica pietanza napoletana da servire nel giorno della Assunta al suo ospite.

E' stato un blitz preparato in cinque ore e portato a termine da una squadra di 25 uomini, alcuni dei quali richiamati precipitosamente da località di villeggiatura. Il boss nel giro di qualche giorno avrebbe potuto cambiare rifugio anche se, come dicono gli investigatori, non si sarebbe mai allontanato dal napoletano.

Fabbrocino, ritenuto negli anni passati uno dei principali avversari di Raffaele Cutolo, il padrino della Nuova Camorra Organizzata, è stato sorpreso in pigiama: era a letto per il riposo pomeridiano. Nell'abitazione - una villa a due piani a poche centinaia di metri dalla sua casa - era in compagnia della moglie e di un figlio. Quando ha visto gli agenti della Dia non ha opposto resistenza e si è lasciato portare via tranquillamente. In manette, per favoreggiamento, è finito anche l'imprenditore, un insospettabile del luogo, che gli aveva aperto le porte della sua casa.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa dal procuratore capo della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, insieme al procuratore aggiunto Felice Di Persia e dai sostituti Giuseppe Borrelli e Simona Di Monte che hanno coordinato l'irruzione.

Fabbrocino, detto "ò gravunaro" (il carbonaio), era irreperibile da quattro mesi, da quando era stato condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise di Appello di Milano per due omicidi, tra cui di Roberto Cutolo, figlio di Raffaele Cutolo, ucciso a Tradate, in provincia di Varese, nel 1991. E' stato uno dei promotori dell'organizzazione "Nuova Famiglia", il cartello criminale che per anni ha fronteggiato l'ascesa della Nuova Camorra Organizzata di Cutolo.

Arrestato nel 1997 in Argentina e successivamente estradato in Italia, Fabbrocino era tornato libero dopo aver scontato una condanna a sette anni per droga. Ma quattro mesi fa si è reso irreperibile. Gli investigatori sospettano che non si mai allontanato dall'area vesuviana, godendo di una vasta rete di appoggi basata sull'omertà.

Ma la sua organizzazione era fortemente radicata sul territorio: in questi mesi, dicono gli investigatori, Fabbrocino avrebbe riavviato l'attività di estorsione, contattando diversi imprenditori della zona vesuviana. Gli uomini della Dia, guidati dal vicequestore Adolfo Grauso, stanno lavorando per accertare la verità sulla scomparsa avvenute nella zona. Sette "lupare bianche" che testimoniano che lo scontro si è riacceso.
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