E noi ci lamentiamo della famiglia Moggi!

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E noi ci lamentiamo della famiglia Moggi!

Messaggioda carlomatt » martedì 9 maggio 2006, 12:54

Secondo il Wall Street Journal, il furto ideato dalla società segreta
allievi di Yale. Gli Apache avrebbero trattato con la famiglia del presidente

dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI

Il giallo del teschio di Geronimo "Fu rubato dal nonno di Bush"


SE DI OGNI leader politico è sempre legittimo sospettare che nasconda scheletri nell'armadio, ad ascoltare oggi il serissimo Wall Street Journal e il non meno serio giornale degli studenti dell'Università di Yale, lo Yale Herald, nell'armadio della famiglia Bush si nasconde un vero teschio, il cranio dell'ultimo eroe della resistenza indiana all'uomo bianco, Geronimo degli Apaches detto "Geronimo il Terribile" morto in cattività nel 1909 di banale polmonite.

Scherzo goliardico, bravata di necrofili o cupa profanazione che sia, la storia del teschio del terribile "Goyathlay", il nome originale che significa un ben più rassicurante "Colui che Sbadiglia", continua a galoppare da un secolo, tra la collera degli Apache che trattano il ritorno al sepolcro e la famiglia Bush, accusata di avere profanato la tomba dell'ultimo resistente indiano con le mani del nonno del presidente in carica, il senatore Prescott Bush e di nascondere quel cranio. E oggi il fantasma di Geronimo torna a cavalcare grazie alla scoperta di una lettera del 1918 nella quale il furto dei resti del capo guerriero sembra essere confermata.

Di tutto, l'inquieto George W. di questi giorni, impigliato nella popolarità al collasso e nelle purghe primaverili del proprio governo, avrebbe bisogno meno che di essere tormentato anche dalla vendetta di Geronimo, un uomo che sta, nel culto dei nativi americani, accanto ai sommi martiri dello sterminio bianco, come Cavallo Pazzo, Toro Seduto e l'indomabile Osceola dei Seminole. Eppure un portavoce della Casa Bianca, Dana Perino, ha dovuto respingere richieste di chiarimenti avanzate da agenzie e quotidiani, mentre si scopre che in effetti un emissario del clan bushista trattò, in passato, e in silenzio,, con una delegazione di Apache. Dunque?
Il mistero del teschio rubato dai Bush nacque il giorno in cui il nonno, allora giovane ufficiale di artiglieria e poi importante senatore incriminato dall'Fbi per avere fatto affari con i banchieri di Hitler durante la guerra contro la Germania, era di servizio a Fort Sill, in Oklahoma. Come migliaia di indiani deportati a forza nelle famigerate "marce delle lacrime", anche Geronimo, finalmente sconfitto dalle giubbe blu nei territori del sud est, era stato incarcerato in quella base. Quando morì di polmonite, nel 1909, fu sepolto in una fossa nella terra. Proprio quella fossa dalla quale nonno Bush gli avrebbe portato via la testa, secondo la leggenda o la storia, per consegnarla come pegno di iniziazione alla società segreta di studenti formata a Yale e chiamata, appunto, Skull and Bones, teschio e ossa.

Fin troppo bella per essere vera, inutilmente smentita da ricercatori che visitarono la tomba di Geronimo e la trovarono coperta d'erba alta poco dopo il presunto furto, la leggenda del guerriero decapitato non morirà più. La conventicola di studenti delle migliori famiglie del New England avrebbe raccolto nomi e personalità famose nel XX secolo, da future star del cinema, come Tommy Lee Jones, a candidati alla Casa Bianca come John Kerry e, naturalmente, tutte le generazioni di Bush che si raccomandavano di padre in figlio, George H. il figlio di Prescott, e George W. il figlio di George, ma tutti restando vincolati dal segreto di quegli scheletri, ossa e crani.

I soli a non perdere mai la certezza che il teschio del loro eroe fosse stato consegnato nelle mani dei Bush e passato di nonno in nipote come un gioiellino di famiglia sono stati gli Apache che hanno condotto trattative per la restituzione anche con uno degli zii del presidente George il Giovane, Jonathan Bush, negli anni '80. Nessuno era mai riuscito a dimostrare che quei lugubri "souvenir" fossero nelle mani dei Bush o nei forzieri dell'associazione studentesca, ma nessuno ha mai provato che non ci fossero e insospettisce anche gli scettici il fatto che né lo zio del presidente né il portavoce oggi, abbiano mai smentito.

Sigillate nella segretezza, e nella potenza politica e sociale dei suoi appartenenti, le voci di razzie di tombe celebri sono cresciute, attribuendo a questa bizzarra cricca segreta di studenti ogni sorta di furti di resti umani. Tra le lugubri bravate attribuite, ci sono stati il teschio di Pancho Villa, di Che Guevara e di Martin Van Buren, l'ottavo presidente degli Stati Uniti. Ed è stato proprio uno studente che conduceva una ricerca negli archivi profondi di questa grande università fondata 205 anni or sono nel Connecticut, a New Haven, a riesumare la lettera di un bonesman, di un uomo degli scheletri, come si fanno chiamare i membri della società, nella quale egli informa gli altri cospiratori che "il teschio di Geronimo è stato portato via da Fort Sill, Oklahoma, ed è ora al sicuro nelle nostre mani".
La lettera è datata 1918, l'anno in cui nonno Bush era in servizio come sottonente in quel forte. Una coincidenza, direbbe un avvocato difensore, una falso forse, ma sufficiente per riaccendere la curiosità degli Apache che negli anni '80 avevano ricevuto una scatola di ossa umane accompagnate da una lettera anonima con la dedica, "da parte dei Bush". Una soluzione semplice e pragmatica ci sarebbe.

Aprire la fossa, disseppellire la cassa di Geronimo il Terribile con il tic dello sbadiglio e vedere se abbia ancora il cranio. Ma turbare il riposo dei morti sarebbe un sacrilegio intollerabile e i capi delle nazioni indiane in Oklahoma, lo Stato americano dove risiedono più discendenti di nativi che in ogni altro Stato Usa, si oppongono. Sarebbe un atto portatore di grande malasorte, dicono, anche se finora l'irriducibile Geronimo sembra aver portato più sfortuna ai propri discendenti, piuttosto che ai suoi profanatori.
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Messaggioda Pablo » mercoledì 10 maggio 2006, 16:43

BEh a parte le solite cazzate tipiche di Zucconi è un articolo interessante.
A me pare di ricordare che questa specie di confraternita di cui facevano parte i Bush ( e anche Kerry) si chiami proprio Skulls ovvero teschi.
Pablo
 
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