Ave Imperiali Tutti
Ho letto con attenzione tutte le vostre considerazioni e aggiungo alcuni miei punti di vista su una squadra che è poco definire "strana".
All'atto puramente pratico e statistico Carlo ha ragione: abbiamo due punti in meno rispetto all'anno scorso ma siamo ancora nella colonna di sinistra perché, come dice Ygghur, dietro se le stanno dando di santa ragione livellando verso il basso la quota salvezza. Le vittorie di Treviso e Cagliari, i pareggi di Siena, Empoli e Parma e la sconfitta dell'Udinese hanno compattato la colonna di destra che probabilmente si scannerà senza soluzione di continuità fino alla fine del campionato.
In questo contesto la Roma è, mai come quest'anno, non-identificabile. O meglio le ragioni dei crolli a seguito di prestazioni incoraggianti hanno fatto sprecare fiumi di inchiostro e spremere soprattutto le nostre meningi.
Condizione Atletica?
Dopo Roma-Siena e Roma-Palermo (intervallate tra loro di qualche mese) tutti dierebbero di si. E i sintomi sono evidenti: manovra lenta, poca lucidità nei passaggi soprattutto con la difesa in salita, e squadra che si allunga paurosamente. E invece a far tacere tutto o quasi ecco Inter-Roma, Samp-Roma e ci metto anche Lecce-Roma.
Le assenze?
Beh, contro i Gobbi in casa non avevamo la colonna falcidiata come ieri a Genova eppure...
Questa è una squadra, concepita, se mi passate il termine, a "sviluppo verticale". E' una squadra che se non può verticalizzare e andare in profondità soffre drammaticamente. Al contrario se riesce a far inserire tutte le mezzepunte di qualità che ha dietro ai difensori avversari, facciamo male sul serio. Le tre mezzepunte infatti che dovrebbero stare dietro un unica punta, quando hanno trovato la possibilità di trovarsi tra le linee di difesa e mediana dei dirimpettai, hanno dimostrato di saper dialogare con efficacia. Ecco perché Perrotta è uno dei massimi interpreti quest'anno, soprattutto fuoricasa dove è sempre molto pericoloso con gli inserimenti e invece in casa boccheggia sempre l'ultimo quarto d'ora perché percorre molta più strada in uno scacchiere che stenta a sviluppare in "orizzontale" il gioco. L'esempio più evidente secondo me è stata la partita di Empoli (unica sconfitta in trasferta in campionato) dove probabilmente avremmo avuto anche là il tempo di ritrovarci come al solito in trasferta, ed invece è arrivata la variabile impazzita di un espulsione di un difensore dell'Empoli nel primo tempo che ci ha "costretto" a fare la partita; cosa di cui siamo letteralmente incapaci quest'anno. Tutto questo tralasciando gli episodi che comunque ci sono stati soprattutto sfavorevoli. I due pali di ieri sera, i tre di Lecce senza dimenticare le tonnellate di palle gol create a Milano prima di finire avanti 2-0 il primo tempo con l'Inter.
Secondo me c'è da preoccuparsi in casa perché abbiamo un vero e proprio blocco mentale, laddove la squadra, in trasferta, è vero che patisce anche delle clamorose amnesie come l'inizio di secondo tempo di Lecce, ma è anche vero che fuori casa dà sempre l'impressione, anche a Belgrado e Napoli, di essere più spigliata, smaliziata, serena e tranquilla.
Attendo ansioso vostre repliche
Oth...