Inter a Thohir, è arrivata la firma Moratti ha ceduto ai capitali asiatici
"Abbiamo firmato, la società è in buone mani". L'annuncio del presidente nerazzurro che ha concluso la lunga trattativa con il tycoon indonesiano, la cui holding entra in possesso del 70% delle azioni del club di LUCA PAGNI e ANDREA SORRENTINO
MILANO - L'Inter non è più di Massimo Moratti. "Abbiamo firmato con Thohir", ha dichiarato lo stesso presidente nerazzurro. Dopo sei mesi di trattative serrate e numerosi slittamenti, incomprensioni e diffidenze infine appianati dalla necessità di portare il tutto a conclusione, è arrivato il giorno degli annunci ufficiali: la maggioranza del club passa nelle mani di una cordata di imprenditori indonesiani guidata da Erick Thohir, la cui holding entra in possesso del 70% delle azioni del club.
Visibilmente emozionato e scosso, Massimo Moratti ha rilasciato qualche dichiarazione uscendo dai suoi uffici: "Abbiamo firmato tutto, comunque dopo ci sarà un comunicato stampa. Soddisfatto? Sì... I tempi sono stati lunghi, ma direi che la cosa è stata equilibrata. Cosa dire tifosi? Bah, faccio finta che questa cosa sia abbastanza regolare e tutto, ma rimane sorprendente. Vedrò un po' cosa mi sentirò di dire. Come sempre quando cambi qualcosa nella vita non sai se ti dispiace o se ti adatterai a una nuova realtà, a un ritmo diverso. Certamente hai tutto l' amore per una certa cosa e anche la soddisfazione o il sollievo di pensare di aver messo l' Inter in buone mani, e di questo sono sicuro perché è gente molto per bene, buona dal punto di vista caratteriale. Ognuno dà una sua impronta e col tempo quella dei nuovi proprietari sarà
diversa dalla mia, l' importante è che sia rispettosa di tutto, ma anche su questo non ho dubbi".
Tutto è stato discusso, ridiscusso, limato e perfezionato dopo incontri che sono iniziati lo scorso aprile e che si sono protratti fino a pochi giorni fa. Per la prima volta nella storia, un club italiano diventerà proprietà di un asiatico, o di più asiatici, visto che Erick Thohir sarà affiancato sicuramente da Roslan Roeslani e Handy Soetedjo, suoi amici e imprenditori come lui. In futuro potrebbe verificarsi l'ingresso anche della famiglia Bakrie, legatissima ai Thohir e attualmente impegnata nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2014 in Indonesia, che vedono in corsa un suo rampollo (anche se con scarse possibilità di vittoria).
I nuovi proprietari sono per lo più sconosciuti in Italia e a dire il vero non vantano esperienze scintillanti in materia sportiva, anzi per ora si sono limitati a presenze di nicchia nel mondo dello sport professionistico: solo Thohir ha varcato i confini dell'Indonesia con una partecipazione nei Philadelphia 76ers nel basket Nba (ma pare stia cercando di sfilarsi) e con una copresidenza nei Dc United del soccer statunitense; nessuna delle due avventure, però, è stata finora costellata di successi.
Insomma, vista così la cessione dell'Inter a Thohir sembra ai più un salto nel buio, ma evidentemente si è trattato di una decisione inevitabile: i conti del club erano allo stremo, visto che procedono al ritmo di passivi da almeno 70 milioni ogni anno, e Moratti non è più in grado di rilanciare. Da qui la trattativa con Thohir, che cambierà per sempre la storia dell'Inter.