Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quattro

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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda caligola » venerdì 7 settembre 2012, 23:26

Simone Farina, un eroe disoccupato - Denunciò il calcioscommesse: è senza squadra
05/09/12

L'eroe del calcioscommesse, Simone Farina, è rimasto disoccupato. Il 22 agosto il Gubbio comunica di aver risolto, per ragioni squisitamente tecniche, il contratto con il difensore. Da quel momento in poi il nulla o poco più. Il calciomercato va avanti e arriva solo la chiamata del Perugia, ma l'accordo non si fa. Le luci della ribalta si spengono e solo la Fifa resta vicino al giocatore. Il presidente Joseph Blatter, che lo ha premiato durante la consegna del Pallone d'Oro a Messi, lo spinge all'Aston Villa. Non nel ruolo di calciatore, ma come maestro di calcio nelle giovanili, per insegnare il fair play.

Il biondo difensore tentenna in attesa di una chiamata per un ingaggio da calciatore: a 30 si sente ancora giocatore, e ora è svincolato. La proposta del club di Birmingham dovrebbe essere ancora valida, ma resta da capire perché nessuna squadra di Serie B o Lega Pro si sia fatta avanti. Il sospetto più grande è quello di un boicottaggio. Forse Simone Farina è visto da molti come una "spia" e quindi molti spogliatoi non lo vorrebbero. Come dice il proverbio: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda stargazer » sabato 8 settembre 2012, 10:47

E che pensava di fare? Si doveva stare zitto come fanno suoi colleghi ben più importanti. Lui chi si credeva di essere?

Uno così meriterebbe di essere ingaggiato dalla Roma, sarebbe un bel segnale, un bel simbolo...
"Per comprare un giocatore devo rimanerne affascinato, mi devo emozionare." (Walter Sabatini)
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda caligola » lunedì 17 settembre 2012, 17:04

ULTIM'ORA!

Calcio: Luciano Zauri indagato a Milano per riciclaggio
ultimo aggiornamento: 17 settembre, ore 16:48

Milano, 17 set. (Adnkronos) - Il calciatore Luciano Zauri risulta indagato a Milano per riciclaggio, in una inchiesta condotta dal nucleo provinciale della Guardia di finanza e coordinata dal pm Carlo Nocerino. Secondo l'accusa il calciatore avrebbe incassato un milione di euro in nero su conti svizzeri, nell'ambito del trasferimento, avvenuto lo scorso anno, dalla Sampdoria alla Lazio.


Ehhhh quando si dice la tradizione... :clap:
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda carlomatt » martedì 18 settembre 2012, 8:37

Quando c'è un reato da commettere non si tirano mai indietro!
Zauri....Mauri...cambia solo la prima lettera.
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda carlomatt » mercoledì 19 settembre 2012, 10:44

E' Mauri il Mister X del tesoro svizzero


GASPORT (F. CENITI) - Caccia finita. E' Stefano Mauri il mister X accusato di riciclaggio dalla Procura di Berna-Mittelland: sarà sentito venerdì pomeriggio a Cremona dal gip Guido Salvini, alla presenza del procuratore Roberto di Martino. Un interrogatorio richiesto dagli inquirenti svizzeri con una maxi rogatoria che aveva sorpreso gli investigatori italiani per la mole di documenti richiesti: una buona parte degli atti (migliaia e migliaia di pagine, comprese le intercettazioni) dell'inchiesta sul calcioscommesse iniziata da circa un anno e mezzo. A Mauri gli svizzeri sono arrivati in modo abbastanza semplice: il conto sospetto, sul quale sarebbero transitate somme di denaro importanti, è infatti intestato ai genitori del capitano della Lazio. Giudicato molto sospetto soprattutto un versamento di 100 mila euro effettuato con un bonifico anche se la data non coinciderebbe con quelle dell'inchiesta sul calcioscommesse. Su questo e su altro dovrà fornire spiegazioni il centrocampista. E non toccherà soltanto a lui.

Altri interrogati Oltre a Mauri, infatti, il gip Salvini interrogherà sempre venerdì anche il portiere Marco Paoloni, arrestato nella prima fase delle indagini (il primo giugno 2011), ma che ha sempre negato qualsiasi accusa: «Ho millantato tutto: non ero a conoscenza di nessun tarocco. Ho agito così per i debiti accumulati a causa delle scommesse, una vera malattia». Difficile capire quale punto d'incontro ci possa essere con Mauri se non quello di fare parte della stessa inchiesta. Sabato, invece, toccherà a Matteo Gritti, ex portiere del Bellinzona, arrestato come Mauri lo scorso 28 maggio. Gritti aveva rivelato alla Procura di Cremona di aver subito minacce («Ti spariamo alle gambe») da parte di Ilievski, considerato il capo degli slavi, per essersi rifiutato di «esportare» in Svizzera il sistema italiano delle combine. Una versione che però non aveva convinto del tutto il pubblico ministero.
Da Londra a Cremona? Entro questa settimana potrebbero anche esserci altri due interrogatori: la rogatoria arrivata da Berna conteneva la richiesta di sentire in tutto cinque persone. L'attenzione è però tutta rivolta su Mauri, arrestato il 28 maggio perché ritenuto, in concorso con altri giocatori e con i vertici dell'associazione criminale, responsabile delle combine Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4 del campionato 2010-2011. Il giocatore si è sempre proclamato innocente, negando ogni contatto e ammettendo solo di aver utilizzato una scheda criptata (intestata alla fidanzata di un titolare di un'agenzia di scommesse) per effettuare delle puntate sul basket americano proprio nel periodo in cui si erano giocate le due partite sospette. Adesso la sua posizione si fa molto delicata, visto che si raddoppiano i fronti aperti con la giustizia: oltre all'accusa di riciclaggio, il pm di Martino utilizzerà l'indagine svizzera per spulciare il conto sospetto, alla ricerca di eventuali soldi frutto delle combine. Le novità svizzere, infatti, rafforzano la pista ipotizzata a Cremona: il calcioscommesse è gestito da un'organizzazione «transnazionale» in grado di spostare capitali importanti da una parte all'altra del mondo, poi utilizzati per alterare i risultati. E sono proprio i giocatori, per ovvie ragioni, il terminale di questo giro d'affari. Mauri giovedì potrebbe giocare a Londra in Europa League contro il Tottenham e il giorno dopo presentarsi dai magistrati di Cremona: di sicuro sarebbe un spot non positivo per il calcio italiano.
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda caligola » mercoledì 19 settembre 2012, 15:14

GomBlotto romanista! Oh... ma quanto siamo forti nel palazzo? D'altronde la nostra storia stessa lo dimostra :lol:
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda carlomatt » mercoledì 19 settembre 2012, 15:33

Non si fanno mancare nulla! Quali reati non hanno ancora commesso 'sti lazziali? Traffico d'organi? Contrabbando di sigarette? Importazione non autorizzata di animali esotici?
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda caligola » mercoledì 19 settembre 2012, 15:40

Eh ma a sentire loro o e' tutto un complotto oppure i giornalisti ricamano su cose che non sussistono o non sono cosi clamorose... IN GALERA ti voglio...
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda krabigladiator » mercoledì 19 settembre 2012, 16:41

carlomatt ha scritto:Non si fanno mancare nulla! Quali reati non hanno ancora commesso 'sti lazziali? Traffico d'organi? Contrabbando di sigarette? Importazione non autorizzata di animali esotici?


Scusa, l'importazione di Zarate era autorizzata?
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda Ciccio Pallino » mercoledì 19 settembre 2012, 17:02

carlomatt ha scritto:Non si fanno mancare nulla! Quali reati non hanno ancora commesso 'sti lazziali? Traffico d'organi? Contrabbando di sigarette? Importazione non autorizzata di animali esotici?


Piu' animale esotico di Lotito che voi trova? :D
Ciccio
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Is not about the final destination. It is all about the journey !
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda krabigladiator » mercoledì 19 settembre 2012, 17:05

Ciccio Pallino ha scritto:
carlomatt ha scritto:Non si fanno mancare nulla! Quali reati non hanno ancora commesso 'sti lazziali? Traffico d'organi? Contrabbando di sigarette? Importazione non autorizzata di animali esotici?


Piu' animale esotico di Lotito che voi trova? :D


Si ma non e' importato :snooty:
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda caligola » lunedì 1 ottobre 2012, 23:01

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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda ygghur » venerdì 5 ottobre 2012, 16:39

Verissimo! Ingiustizia é fatta, ma, francamente, 'sti cazzi, almeno finisce la farsa di uno squalificato che puó fare tutto tranne porre le terga sulla panchina.
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda caligola » mercoledì 10 ottobre 2012, 12:57

Un’altra bomba è pronta a esplodere nel calcio italiano. Un altro scandalo. L’ennesimo. Ad accendere la miccia è il capo della Polizia, Antonio Manganelli.

«Alcune cose scorrette sono venute fuori, altre stanno per venire fuori e porteranno a ulteriori risposte. Se possibile ancora più clamorose». Sala della stampa estera. Manganelli sta presentando assieme a Robert Kenneth Noble l’assemblea mondiale dell’Interpol, che si terrà dal 5 all’8 novembre a Roma. All’improvviso, il capo della Polizia accusa: «Altre cose stanno per venire fuori». C’è dell’altro marcio
nel pallone italiano. «Non parliamo di calcio truccato tout court- spiega Manganelli- non si scommette sul risultato finale di una partita ma sul fatto che un giocatore butti la palla fuori, si scommette su chi tirerà il primo calcio d’angolo o si chi toccherà per primo la palla con la testa. È possibile capitalizzare denaro importante anche così». Non è un filone vecchio, non è roba già uscita dalle Procure di Cremona, Bari e Napoli. È qualcosa, fa capire chiaramente il capo della Polizia, di completamente nuovo. E decisamente grave. Quel che è certo è che i magistrati non hanno mai smesso di indagare. Prendete la Procura di Bari. Ad agosto, i pm avevano riaperto i faldoni per le partite Bari-Treviso 0-1 (maggio 2008), Piacenza-Bari 2-2 e Salernitana-Bari 3-2 (maggio 2009). Colpa, si fa per dire, del fax anonimo, poi ricondotto a Micolucci, spedito al superprocuratore federale Stefano Palazzi, e degli "omissis" di un interrogatorio di Andrea Masiello. È però curioso come, mentre Manganelli getta un altro sasso nello stagno, la giustizia sportiva attende ancora di completare il proprio corso. Già. Domanda: qual è la posizione di Mauri e Milanetto? Sono finiti addirittura in carcere per delle accuse mosse da un gruppo di malviventi dell’Est Europa. Erano innocenti? Erano colpevoli? Non si sa. I processi a quei tesserati coinvolti nella terza tranche di Scommessopoli non sono mai iniziati. I deferimenti sono spariti nel nulla. Perché? Immaginate se si appurasse che qualche protagonista era coinvolto. Non sarebbe stato falsato un intero campionato? Non si sa nulla di gente finita sulle pagine dei giornali, a torto o a ragione, però si sa che un tecnico colpevole di omessa denuncia si becca al massimo quattro mesi. Si sa che il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport ha ridotto sensibilmente la squalifica di Antonio Conte, concedendogli uno sconto di 6 mesi rispetto ai 10 mesi inflittigli dalla Figc. Si che la giustizia è uguale per tutti. Ma per qualcuno, guarda caso, è più uguale.
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Re: Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quat

Messaggioda rrb » mercoledì 10 ottobre 2012, 13:49

ed infatti: et voilà

In arrivo una bufera, annunciata dal capo della polizia. Quella partita fu falsata da molti giocatori che oggi vanno in campo. Conte in panchina: "Ma lui non sapeva nulla". Lo dicono tutti i testimoni. Tranne uno

BARI - C'è un segreto che le varie indagini sul calcioscommesse non sono ancora riuscite a raccontare. Un segreto osceno e antico come un peccato originale che torna oggi minaccioso, attraversa la penisola e unisce in una sorta di patto silenzioso tutti i suoi protagonisti, da Bari a Milano, da Genova a Treviso, da Torino a Udine, negli stadi più importanti d'Italia: è il segreto di Gillet, portiere del Torino, Ranocchia, difensore dell'Inter, Barreto, centravanti dell'Udinese, e di loro altri venti colleghi professionisti. È il segreto di Salernitana-Bari 3-2. La partita che potrebbe far saltare il banco del calcio italiano. "Sta per venire fuori altro e porterà a ulteriori risposte, se possibile ancora più clamorose" ha detto ieri il capo della Polizia, Antonio Manganelli.

Il fax dimenticato
Di quella partita, probabilmente, nessuno si ricordava più da molto tempo. Fino a quando qualche mese fa Repubblica scova, tra le carte depositate e ignorate dal procuratore della Figc Palazzi, un fax. È un documento nel quale Micolucci, ex calciatore dell'Ascoli, già testimone chiave del processo di Cremona, denuncia una serie di partite "fatte" dal Bari della stagione 2009-2010. Letto quel fax sulle pagine del giornale, il procuratore di Bari, Antonio Laudati, decide di indagare. Chiama tutti i giocatori e li interroga, chiama i loro referenti in città, gli uomini dell'entourage, i loro amici, analizza telefonate e flussi economici. Insieme ai carabinieri del nucleo operativo ascolta tutti e alla fine, nei giorni scorsi, tira una riga. Ecco, se si potesse immaginare il punto esatto in cui il pallone in Italia ha smesso di essere un sport, bene, il punto esatto è su quella riga.

La partita
La ricostruzione dei fatti ("documentatissima", spiega un investigatore) sembra una sceneggiatura. "Quel Bari" era una squadra super. In campo. E in ricevitoria. Salernitana-Bari fu il capolavoro. Il Bari era promosso. La Salernitana si doveva salvare. Due giocatori della Salernitana, Fusco e Ganci contattano alcuni loro amici all'interno dello spogliatoio del Bari. Vogliono, anzi, devono comprare quella partita. Due tra i giocatori del Bari sono particolarmente recettivi, Stellini e Gillet. L'offerta non è chiara: sul tavolo balla una cifra tra i 200 e i 300mila euro per perdere. I senatori ne parlano all'interno dello spogliatoio. Si discute. Alla fine si accetta. Il primo incontro con quelli di Salerno avviene in uno spiazzo autostradale, a conferma del "perfetto stile malavitoso tenuto dai calciatori" dicono gli investigatori, che è uno dei tratti distintivi di questa inchiesta.

La valigetta
Tratti distintivi che si individuano anche nella modalità con cui avviene il pagamento. In quella piazzola viene deciso che emissari della Salernitana avrebbero visto la partita insieme con la compagna di uno dei calciatori del Bari. E, a risultato conseguito, avrebbero lasciato la valigetta con i soldi. "E il risultato conseguito - riflettono gli investigatori - fu un 3-2, un over... ". Come dire: hanno venduto la partita e hanno passato l'imbeccata agli scommettitori, per arrotondare. La voce passa per le ricevitorie di Bari. La intercetta persino un carabiniere. Che non indaga. Ma scommette pure lui (ora è nei guai). Si gioca. La Salernitana vince 3-2. E all'indomani del match, non resta che dividere il bottino. L'inchiesta di Laudati e dei carabinieri, per la prima volta, è riuscita a violare in blocco il segreto di uno spogliatoio. E a scoprire come vennero divisi quei soldi. I senatori, su tutti Gillet, Stellini ed Esposito, prendono le fette più grosse. Agli altri vanno quelle più piccole. Tanto più piccole quanto minore era stato il ruolo nella combine.

Ranocchia
Tutti i giocatori sono indagati, adesso. Sono stati interrogati e molti hanno rifiutato di rispondere. Dubbi ci sono soltanto su due di loro: Ranocchia e Gazzi. Il centrocampista del Torino, secondo alcuni testimoni, inizialmente rifiutò la propria parte e poi fu costretto ad accettare un computer "in omaggio" (una forma di vincolo imposta dal gruppo). Quanto a Ranocchia le voci dei testimoni si contraddicono: secondo qualcuno prese la busta. Secondo altri rifiutò. La procura di Bari è ormai pronta a chiudere l'inchiesta. Ma a terrorizzare i calciatori sono i processi sportivi. Ranocchia, ad esempio, rischia un'omessa denuncia.

La posizione di Conte
Il fax dimenticato da Palazzi questa estate è destinato a tornare sulla scrivania dello 007 federale (nel frattempo riconfermato nel suo ruolo da un Abete in scadenza di mandato) sotto forma di inchiesta fatta e finita: illecito sportivo aggravato. Per i giocatori si profila una condanna memorabile. La posizione più incerta rischia però di essere di nuovo quella di Antonio Conte, sul quale incombe un altro possibile deferimento ("solo") per omessa denuncia. Conte era l'allenatore di quel Bari. Oggi è l'unico a non essere indagato. "Quando uno spogliatoio decide di tenere nascosto qualcosa al proprio allenatore, allora non c'è modo di sapere nulla", è stata la difesa del tecnico. La sua versione è stata confermata dai giocatori: "Non ne sapeva niente", hanno detto tutti. Tutti, tranne uno: ha raccontato di aver avuto l'impressione che Conte avesse capito perfettamente come quella partita fosse stata "ceduta", tanto che si raccomandò, prendendo a uno a uno i suoi, di non fare sciocchezze, di giocare al massimo. È sufficiente per un deferimento? Molto dipende dalla risposta che si vuole dare a due domande che girano nella testa degli investigatori: possibile che un allenatore noto per la sua attenzione maniacale ai dettagli, non si sia accorto - per due volte, a Bari e a Siena - che i suoi spogliatoi erano diventati un suk? E perché scegliere sempre Stellini come vice?

... questa giustizia sportiva è AGGHIACCIANTE!!!

http://www.youtube.com/watch?v=TKLbeTb6e1Q
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