In base alle immagini il giudice dovrà decidere se squalificare il laziale
L'attaccante: "E' uno scandalo, il fallo c'era"
Nuova prova tv, debutto con Rocchi
Con il Treviso ha simulato?
MILANO - Il secondo esordio della prova tv avrà come protagonista l'attaccante laziale Tommaso Rocchi. Oggi, con le nuove norme stabilite in agosto dalla Federcalcio, il giudice sportivo potrebbe decidere di squalificare Rocchi per simulazione. Il procuratore federale ha infatti segnalato le immagini sulla possibile "finta caduta" dell'attaccante nel finale della partita col Treviso. La sanzione, adesso, è diventata possibile anche per "condotta gravemente antisportiva, simulazione in area, gol segnato in maniera irregolare ecc.".
Rocchi, al 40' del secondo tempo della gara casalinga col Treviso, è entrato in area ed è volato via appena arrivato a contatto col portiere Handanovic in uscita. L'arbitro Mazzoleni ha fischiato il rigore ed espulso il portiere. Con le tre sostituzioni già "consumate", in porta è andato un difensore: 3-1 e partita chiusa. Al giudice Laudi toccherà decidere se quella dell'azione sia stata, o meno, un'azione simulata. E prendere provvedimenti. Intanto, è stato sospeso il giudizio su Handanovic che, allo stato, non è squalificato e potrà giocare domani sera con la Sampdoria.
Quello di Rocchi è il primo caso di applicazione della norma allargata. Ma la novità è anche nel fatto che nel caso di assoluzione, i motivi della decisione saranno spiegati. Così che il procuratore federale possa, eventualmente, appellarsi alla Disciplinare.
Rocchi è molto arrabbiato e ritiene che non sarebbe giusto fargli saltare la partita col Milan: "E' uno scandalo se mi arriva la squalifica per simulazione dopo il rigore di ieri - dice l'attaccante della Lazio - C'è una partita finita 1 a 0 con una rete non vista? Bene, allora si fa la prova tv anche in questo caso e finisce 1 a 1. Il contatto c'è stato. L'arbitro poteva non fischiare e non avrei detto nulla ma certamente non si è trattato di simulazione e mi dà fastidio che qualcuno pensi questo".
(20 settembre 2005)