...Luciano Moggi!!!
Moggi: non ho potere nel calcio
Thursday 02 February 2006
"Non vado al Milan, assolutamente. Io dove sto, sto bene". Lo ha "ufficialmente" annunciato il dg della Juve Luciano Moggi nel corso di "DopoTG1", rispondendo ad una domanda di Clemente Mimun. Moggi, il re del mercato, ha anche rivelato quale sia stato il suo miglior acquisto. "L'acquisto che mi ha dato piu' soddisfazione, perche' era un acquisto da una squadra piccolina di un giocatore piccolino, e' stato quello di Zola. Quando e' arrivato a Napoli doveva sostituire niente meno che Maradona. Tutti erano scettici. Mi ha dato grande soddisfazione, a prescindere dagli Zidane e da tutti gli altri giocatori. La cessione piu' dolorosa? Rimorsi si possono avere quando non si riesce a fare la squadra. Abbiamo vinto sempre tutto, quindi e' difficile avere rimorsi. Diciamo che abbiamo sostituito giocatori piu' vecchi con giocatori di qualita' piu' giovani". Moggi, che ha rifiutato l'etichetta di "padrone del vapore" ("e' un discorso che fa parte di un potere che non ho"), parla del potere dicendo che "io non ho mai usato potere anche perche' non ritengo di averlo. Ho dialetticamente un rapporto buono con tutti e questo credo che mi abbia favorito in tutto quello che ho fatto fino ad ora".
Inevitabile il discorso sul rapporto "buono" tra Juve e Milan. "E' un rapporto amicale importante tra noi e il Milan, che ci ha aiutato anche a fare delle operazioni commerciali. Poi pero' vedete che quando andiamo in campo i giocatori si infortunano, perche' sono botte. Giochiamo una partita vera che va al di la' del semplice rapporto commerciale". Quindi l'Inter e la sua assenza dalla vittoria che ormai e' diventata cronica. Il perche' "bisognerebbe domandarlo a Moratti. Credo che sia anche un po' sfortunata. Comunque ho l'impressione che sia gia' sulla via buona. Ho visto una squadra abbastanza quadrata, Mancini che acquisisce esperienza necessaria per guidare una squadra importante". Ed a proposito di Mancini, aggiunge che "ho sempre detto che e' un allenatore inesperto che si affaccia alla grande platea con una squadra in cui Moratti ha investito un patrimonio. Quindi ci vuole pazienza anche per Mancini, ma piano piano vedo sempre che migliora".