da SpiderMax » domenica 7 febbraio 2016, 10:20
STILE ROMA — Si parte dalle parole di Keita, che aveva detto che non è facile giocare quando si è fischiati dai tifosi: "I ragazzi si allenano bene e hanno anche più tranquillità. Avrebbero bisogno di essere aiutati, all'estero si tende di più a fare i "viva" e non gli "abbasso". È chiaro che però chiamandoci Roma siamo costretti ad avere la responsabilità di fare risultato, anche se essere qui è un privilegio. Se i ragazzi possono essere aiutati è meglio, però basta dire che questo è l'ambiente più difficile del mondo. Costruiamo lo stile Roma". A tal proposito, Spalletti rivela un retroscena che ha raccontato anche ai calciatori: "Un bambino una volta mi ha visto con la tuta dello Zenit e mi ha detto: "Spalletti coach Roma". Ecco, questo è quello che significa aver allenato e vinto a Roma".
IL TOPINO E ZUKANOVIC — Allenare a Roma, per Spalletti, significa anche chiarire ogni singola cosa che legge sui giornali perché io "leggo tutto". Gli viene chiesto di Nura, terzino della Primavera che a lui piace tantissimo ("quando corre è come un soffio di vento") e attacca: "Aveva un problema cardiaco, ho letto che aveva fatto la visita ancora prima che la facesse e il dottore me lo dicesse. Si vede che il topino è sordo, ma io ho la cura e cioè le supposte". A buon intenditor, poche parole. Non solo: quando gli viene fatta una domanda dall'inviato di Sky, Spalletti se la prende con un altro collega dell'emittente satellitare colpevole di aver riportato in maniera incompleta le sue dichiarazioni a Zukanovic: "Non ho detto che era lento, ho detto che sapeva fare il suo mestiere e non era velocissimo e lui quando è venuto da me mi ha chiesto spiegazioni. Ho chiamato Sky e gli ho fatto sentire la mia conferenza con le parole precise".
L'AMICO MONTELLA — Dopo essersi tolto i sassolini (macigni) dalle scarpe, Spalletti ha poi parlato della Samp e della prima sfida in panchina col suo amico Montella: "Ha grande qualità, è partito dai bambini, non gli è stato concesso niente, poteva rimanere alla Roma perché aveva le caratteristiche per essere allenatore qui. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro a Catania e Firenze, sa fare il suo mestiere, sarà difficile affrontarlo e sarà difficile affrontare la Samp. Montella è un avversario intelligente, preparato e ha sempre voglia di imparare".
INFORTUNATI — Sulle eventuali assenze, Spalletti dice: "Dobbiamo valutare oggi, ci sono stati miglioramenti importanti in Florenzi e Digne, Dzeko va rivisto così come De Rossi, che un problema ce l'ha. Edin invece ha un solo problema: lo serviamo male, dobbiamo farlo di più e meglio. Fisicamente è una belva". Sicura, invece, sarà l'assenza di Nainggolan, squalificato: "Può sostituirlo Vainqueur, ma anche Perotti o altre soluzioni come ad esempio Florenzi o Iago Falque. Abbiamo qualità e numeri a centrocampo". Gli infortuni della Roma però sono tanti: "I k.o. spesso vanno a colpire la squadra che deve fare risultato e non dà quello che potrebbe perché a livello di testa si è più deboli ed è più facile farsi male. A maggior ragione quando si cambia tecnico, visto che tutti si allenano al massimo per farsi conoscere".
SZCZESNY E STROOTMAN — Parole al miele, poi, per il portiere e il centrocampista che ieri è tornato a giocare con la Primavera: "Szczesny è un ragazzo intelligente, ha una grandissima qualità per un portiere che è la freddezza, a volte sembra quasi rilassato ma invece è concentrato, mi piace come persona e come portiere, sa giocare con i piedi e questo è fondamentale. È un gran portiere". Su Strootman: "Ha fatto vedere di essere sulla strada giusta, mi è piaciuto quando a risultato acquisito ha fatto due contrasti mettendo il piede e poi ha fatto il proseguimento della barriera per disturbare gli avversari. A volte i campioni non fanno queste cose, lui invece è un calciatore e una persona straordinaria". Battute finali sul brasiliano Gerson, che è tornato in Brasile perché non voleva andare in prestito o rimanere solo a Trigoria ad allenarsi: "Ufficialmente è mai stato tesserato, non era contento di stare qui ad allenarsi, e adesso siamo contenti se lui va a star meglio e a giocare. Mi è sembrato, comunque, un trequartista di qualità".
APPENDICE — A fine conferenza Spalletti torna indietro, richiama i cronisti e dice: "Vorrei aggiungere una cosa: quando ho parlato degli infortunati non ho citato Gyomber, che si è rotto il dito di un piede. Lui col Sassuolo ha giocato così, aveva anche una fasciatura in testa e per me queste cose contano, così come conta l'esultanza di Emerson Palmieri al rigore sbagliato da Berardi. E non solo per me queste cose sono importanti - aggiunge - visto che De Rossi ha appeso nello spogliatoio la foto di Gyomber".
Creo que he visto una luz al otro lado del rio...