Tanto per chiarire un mio pensiero in un post diverso per evitare ulteriori fraintendimenti. Personalmente dopo 46 anni di calico, ho un mio modo di giudicare un calciatore e grosso modo le categorie sono 4: 1) I fuoriclasse, pochi, pochissimi, uniscono qualitá tecniche, tattiche ed umane e si elevano al di sopra degli altri in maniera palese, noi abbiamo avuto la fortuna di averne uno sotto gli occhi per piú di 20 anni 2) I "giocatori", definizione che sembra ovvia ma é rubata a Zeman, serve a definire quelli un po' meno dotati tecnicamente ma spesso anche piú dotati tatticamente e/o umanamente, caratteristica peculiare quella di saper migliorare e spesso di molto durante la carriera (I fuoriclasse in genere non migliorano in senso stretto, si manifestano) e di saper durare nel tempo (anche qui, I fuoriclasse spesso hanno durata minore, perlomeno ai massimi livelli), se volete un esempio di casa dico De Rossi prima degli impicci di famiglia 3) I giocatorini, sono la maggioranza di quelli che calcano la nostra serie A, qualitá tecniche limitate, tatticamente spesso sanno fare una sola cosa, raramente migliorano durante la carriera (a parte l'ovvia maturazione da Primavera a Prima Squadra), la loro fortuna é trovare una nicchia confortevole in una squadra forte o essere abbastanza intelligenti da diventare un po' piú importanti in una squadra media/piccola, gli esempi di casa abbondano, praticamente mezza rosa della Roma ne é formata 4) Le pippe, in serie A ovviamente non ce ne sono molte, ma la Roma nella sua storia ne ha viste parecchie ed anche adesso non sarei cosí sicuro che non ci siano. Naturalmente volendo ci sarebbe una quinta categoria, quella degli inclassificabili, fra cui metterei come esempio luminoso Cassano: qualitá tecniche notevoli, da fuoriclasse, qualitá tattiche da giocatorino, umanamente una pippa, in carriera ha dato il meglio di sé fra I 17 e I 19 anni, non é mai progredito e per le leggi della fisica é quinidi peggiorato. Altro inclassificabile, ma con accenti meno estremi, é Pjanic: qualitá tecniche quasi da fuoriclasse, tatticamente quando gli va é "giocatore", umanamente é una sfinge.
p.s. Chairisco che per "doti umane" intendo quelle che, ad esempio, il buon Damiano Tommasi aveva a profusione: impegno, serietá, continuitá, senso del fare squadra, ecc.ecc.