Il New York Times si innamora di Francesco Totti
17/04/2013 - Il capitano della Roma visto con gli occhi di un tifoso americano
Er pupone piace anche all’altra sponda dell’Atlantico. Con un articolo a firma Rob Hughes, il New York Times celebra i vent’anni di carriera di Francesco Totti, elogiando i suoi meriti sportivi e il suo carattere da condottiero e sostiene che “quando morirà sarà celebrato come un idolo di Roma, città dove è acclamato più qualsiasi politico o rock star”.
FANTASISTA - “Totti oggi ha 36 anni – scrive Hughes – Ma l’età non può fermare il desiderio di giocare per la sua squadra né, forse, per la Nazionale. Il suo ruolo è quello che gli italiani definiscono ‘fantasista’, un creatore in campo. Certo, polmoni e gambe sono diventati più lenti nel corso degli anni, ma il mese scorso, dopo aver festeggiato i 20 anni di carriera in Serie A, Cesare Prandelli si è rifiutato di escluderlo dalla rosa degli Azzurri. E questo è straordinario, considerando il fatto che sono passati sette anni da quando Totti ha vinto la Coppa del Mondo insieme al resto della sua squadra. All’epoca era appena rientrato da un infortunio, eppure è stato capace di momenti di pura invenzione inarrivabili ai comuni atleti. Ecco perché la Roma si aggrappa a lui, e lui si aggrappa alla Roma”.
SECONDO SOLO A PIOLA - Con i suoi 227 gol in 530 partite in Serie A, Totti è secondo solo a Silvio Piola, che ha siglato 290 gol in 556 partite per cinque club italiani diversi tra il 1930 e il 1954. E Totti ha commentato: “Se avessi giocato come centravanti per tutta la mia carriera – ha dichiarato senza falsa modestia – avrei già sorpassato Silvio Piola”. E forse, continua Hughes, avrebbe potuto batterlo davvero perché, “fin da quando ha iniziato a giocare a calcio, Totti non è mai stato solo un attaccante: i suoi allenatori hanno sempre voluto sfruttare la sua versatilità e la sua immaginazione, per disegnare l’intera partita e non soltanto per segnare gol”.
L’AMICIZIA CON BUFFON - Anche Gigi Buffon, avversario in patria ma compagno in maglia Azzurra, si è congratulato con lui con una lettera aperta all’ANSA per i suoi vent’anni di carriera, ricordando la splendida amicizia che li lega: “Spesso mi hai segnato un gol – dieci volte per essere precisi – come se avessi dimenticato la nostra amicizia. Poi, al fischio finale, ecco tornare tra noi il sorriso”.
PERCHÉ FERMARSI ORA? - “Ma l’età avanza – fa notare Hughes – e giocatori e tecnici possono ignorarlo solo se si hanno grandi doti innate e la capacità di enfatizzare la propria intelligenza in campo al posto dell’atletismo. Devono saper sfruttare le conoscenze acquisite in anni di esperienza per aiutare i compagni e far raggiungere alla squadra il suo massimo potenziale. Totti però ha chiesto esplicitamente un altro contratto e ha aggiunto: “C’è solo un giocatore che fa cose che io non potrei mai fare. È Messi. I numeri parlano da soli”.