Scusate la (solita) presunzione

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Scusate la (solita) presunzione

Messaggioda ygghur » martedì 10 aprile 2012, 15:43

Ho appena riletto me stesso in un post dopo Roma-Cagliari, 7 mesi fa. Beh, lasciatemi essere presuntuoso (tanto lo pensate comunque no?), ma avevo praticamente capito tutto (a parte che non mi era dispiaciuto Jose Angel prima delle cazzate finali...d'altronde aveva corso come un disgraziato!). Come in un brutto racconto di fantascienza, da allora in poi abbiamo per lo piú visto allucinanti ripetizioni di quella partita (da ridere quando notavo l'immobilismo di Enrique, la nemesi dell'inqualificabile comportamento di sabato scorso!), inframezzate da 3 o 4 partite "stranamente" ben giocate e da qualche partita bruttina ma con risultato positivo. Adesso perfino se la Roma vincesse le restanti 7 partite alla grande non si potrebbe parlare di stagione convincente, ma c'é forse qualche pazzo che pensa ció abbia possibilitá maggior a gogol contro uno di verificarsi? Quindi parliamo verosimilmente di stagione fallimentare sotto tutti i punti di vista ed é francamente inutile il giochetto tipico di tanti romanisti del decidere se á piú colpa dell'allenatore o della squadra (e quindi della societá). Personalmente sapete come la penso, le colpe maggiori e piú inscusabili sono di Baldini, aver scelto un carneade spagnolo per rifondare la Roma che da poco aveva avuto un allenatore come Spalletti é stato un errore talmente grande ma talmente grande, che se gli americani facessero davvero gli americani, il paino Franco sarebbe giá "fired". Detto questo, l'allenatore (di cui anch'io salvo l'aspetto "umano", che peró c'entra abbastanza poco col saper o non saper fare l'allenatore di calcio nella serie A italiana) ha inanellato una serie di errori che in qualsiasi altra squadra italiana gli sarebbero valsi un bel calcio nel didietro, ma soprattutto sconta la presunzione di essere arriavto qui a miracol mostrar e di contro non essere riuscito in 9 mesi ad insegnare alcunché o a dare un minimo di impronta. Quanto alla rosa, che sia sopravvalutata é pacifico, che lo sia soprattutto sotto il profilo caratteriale é quasi una nemesi, visto che i due famosi reprobi sono stati cacciati per motivi caratteriali (come se la staranno ridendo, uno primo e l'altro secondo e reduce da una prestazione magnificata da quel pirla di Ancelotti - cavolo, solo pronunciare questo nome mi fa quasi venire da piangere!), il brutto é che a questo punto non ci si capisce piú una mazza, non si capisce chi é veramente scarso, chi é bravo ma ha poca personalitá, chi non é adatto allo pseudo-gioco di Enrique, ecc.ecc.ecc. Se, come auspico insieme alle persone di buon senso, l'attuale difesa a spada tratta dell'allenatore da parte di Baldini/Sabatini é un modo per prendere tempo, finire la stagione senza troppi danni e poi dirgli "grazie di tutto e rivattene affanculo in Spagna", ci vorrebbe (vorrá?) uno con le palle biquadratiche per rimettere un po' d'ordine e la prossima campagna acquisti rischia di essere un'altra rifondazione. Buffo come la parabola di Enrique abbia un punto in comune con quella di uno diversissimo da lui ma ugualmente fallimentare, cioé Carlitos Bianchi. Il punto in comune é che ambedue si sono dati la zappa sui piedi con le dichiarazioni d'intenti: l'argentino invitó tutti ad andare al cinema per divertirsi, peccato che i risultati (per lui unica deitá) lo abbiano fatto cacciare per disperazione; l'asturiano promise gioco sfavillante mai visto prima ed invece se ancora non si é ritrovato una folla inferocita sotto casa é solo per quelle poche brutte partite che la Roma é riuscita a vincere disattendendo quasi in toto i suoi dettami.
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