da Gianni » mercoledì 19 ottobre 2011, 13:26
Come riporta, questa mattina, l’articolo de ‘La Gazzetta dello Sport’, il mito di Agostino Di Bartolomei torna a vivere. Ci sono molte testimonianze sulla sua persona. Ce n’è una in particolare che riassume quello che è stato Ago. Curzio Maltese lo ricorda cosi’: «Agostino Di Bartolomei non era un uomo triste, ma un uomo serio. In un mondo, il calcio, che della sua serietà non seppe che farsene. E lui, questa realpolitik del pallone non riuscì mai ad accettarla». Francesco Del Grosso, di professione regista, ha voluto dedicare all’ex storica bandiera della Roma un documentario sulla sua vita. «Nella vita di un uomo, prima che di un calciatore — spiega Del Grosso —, un ritratto che vuole cercare di fare luce sui motivi che hanno portato Di Bartolomei all’isolamento forzato, alla depressione, che lo hanno costretto a prendere quella tremenda decisione, strappandolo alla vita a soli 39 anni». Ci sono ancora, tuttavia, molte domande che attendono risposte. Soprattutto sui reali motivi che spinsero Di Bartolomei al suicidio. Il giornalista Roberto Renga, con una riflessione più ampia sulla fragilità umana, prova a fornire una sua chiave di lettura: «Nessuno si immagina il mondo quando il mondo si sarà dimenticato di noi». Perché la Roma non gli offrì mai un posto da dirigente? «Forse anche lui aveva paura a rientrare nella sua città — racconta la moglie Marisa —, forse Ago doveva avere più coraggio, forse doveva essere più diretto, forse doveva chiedere aiuto». Il docu-film di Del Grosso s’intitola “11 metri” e verrà presentato in occasione della Festa del Cinema di Roma.
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Gianni
"La rivoluzione non è un pranzo di gala (Mao). Invece voi vorreste il Barcellona in 3 giorni senza passare dal via. Ma il Manchester City, che sono 3 anni che spende 100 milioni a sessione di mercato, cosa ha vinto per ora? (Stargazer)"