La rosa

[ygghur]

Dopo aver visto qualche partita e capito come gioc(her)a al Roma di Luis Enrique, mi corre l'obbligo di dare un nuovo giudizio sulla rosa costruita da Humphrey Sabatini, i primi giudizi erano evidentemente frettolosi perché basati su come pensavo avrebbe giocato. Il modulo, lo abbiamo capito tutti, non é il 4-3-3, bensí una specie di 3-4-1-2, laddove De Rossi é praticamente considerato un difensore centrale, anche se in una visione ovviamente molto offensiva (quasi alla DiBa...), i terzini giostrano sulla linea dei centrocampisti e le 3 punte non sono 3 punte ma un trequartista + 2 punte e da come sta interpretando il ruolo Totti fino ad ora direi piú un 10 vecchia maniera che un trequartista moderno, cioé quasi piú un centrocampista che una mezza punta, tanto che si potrebbe perfino parlare di 3-5-2. Dunque, portiere a parte, analizziamo la consistenza della rosa nel contesto. I 3 centrali: come detto, due sono difensori puri e quindi ci sono 4 giocatori per due ruoli, per cui se Juan davvero recupera, mi pare di poter dire che stiamo a posto, fa l'altro i 4 hanno anche caratteristiche diverse che possono portare a diverse interpretazioni del ruolo; il terzo centrale é De Rossi, che in pratica giostra in un doppio ruolo, difensore di fatto ma anche primo costruttore di gioco, la sua alternativa credo sia Gago e non conoscendolo non posso esprimere un giudizio, dico solo che é il ruolo piú delicato negli equilibri ed il fatto che De Rossi giochi anche quando non sta al 100% forse dice che una vera e valida alternativa non c'é, del resto un'alternativa al miglior De Rossi é difficile da trovare in assoluto (Viviani presumo sia considerato troppo acerbo, ma numericamente esiste); i terzini d'ala sono secondo me il tallobe d'Achille della rosa, a destra troppa fuffa senza vera sostanza, a sinistra uno solo di ruolo ed anche acerbo, si poteva e si doveva fare meglio; i due mediani (o meglio mezzali) devono essere piú offensivi che difensivi, fare gioco e dialogare costantemente con i 3 attaccanti, in particolare con il 10, dunque serve tecnica e continuitá, ad occhio e croce mi sembra che in rosa manchi almeno uno di qualitá assoluta per decollare, diciamo che al posto di Simplicio ci sarebbe voluto un altro tipo alla Pjanic, a meno che Lamela non sia considerato utilizzabile nel ruolo; per il numero 10, non dubito che la prima idea fosse quella di lanciare subito Lamela, ma i fatti hanno riportato subito in auge Totti e adesso sará davvero complicato togliergli il posto, ma Lamela é giovane e puó aspettare, senza contare che potrebbe anche trovare spazio a centrocampo, altrimenti l'unico giocatore del fronte d'attacco con caratteristiche tali da poter giostrare da 10 mi sembra Bojan, anche se logicamente giostrerebbe piú avanti; i due attaccanti, con Osvaldo titolarissimo, l'altro posto se lo giocheranno spesso in 3, anche se Borriello credo sia visto piú come vice-Osvaldo che come suo possibile compagno, chiaro che Borini e Bojan hanno caratteristiche diverse, il che non é un male perché si hanno maggiori possibilitá di variazioni "tecniche" laddove chiaramente non ci sono variazioni tattiche (Osvaldo e Borriello sono invece intercambiabili); un discorsetto a parte va fatto, anche per simpatia, riguardo a 3 "vecchi" come Cassetti, Perrotta e Taddei, il primo sacrificato dall'essere considerato centrale non trova spazio, il secondo in teoria con questo modo di giocare non c'entrerebbe una mazza, peró come al solito quando é in forma corre talmente tanto che un allenatore fatica a tenerlo fuori, il terzo puó ritagliarsi un po' di spazio come riserva dei terzini, ma in questo senso é un punto debole della rosa. Cosa sarebbe servito (o cosa servirebbe) per completare/migliorare la rosa: un terzino destro titolare indiscutibile (un Cafú dei bei tempi andati, per capirci), un terzino sinistro almeno pari a Jose Angel, un centrocampista di qualitá al posto di Simplicio. In finale sono passato dalla sufficienza stiracchiata ad una sufficienza larga, chissá che il mercato di gennaio non possa alzare ulteriormente il voto.