Quasi una passeggiata di salute ad Instanbul e non era certamente scontato: in Turchia la vittoria non te la porti certamente da casa e soprattutto la Roma, nelle precedenti occasioni non aveva mai vinto da quelle parti. I turchi hanno dimostrato di essere poca roba: una squadra di vecchie glorie ed ex-giocatori che non hanno i novanta minuti nelle gambe ma che erano arrivati a giocarsi la qualificazione dopo aver vinto due volte contro gli austriaci del Wolfsberger ed essersi ritrovati a sorpresa in testa al girone.
Ora manca solo un punto per passare il turno contro gli austriaci ormai eliminati, l'importante è non prenderli sottogamba ma vincere il girone è diventato difficile visto che l'altra partita dell'ultima giornata è Borussia M-Basaksehir nella quale chi vince passa il turno ma con i tedeschi nettamente favoriti.
In EL non solo non c'è il VAR ma anche gli arbitri sono di uno scarso imbarazzante: anche ieri sera la giacchetta nera rumena ha combinato non pochi disastri, dal rigore non concesso per il fallo su Zaniolo (che mi ha ricordato molto un altro rigore non concesso anni fa da Orsato su Vucinic in un Inter-Roma di coppa Italia), al rigore concesso alla Roma per un fallo di mano del difensore che forse aveva prima toccato di petto, al fallo di Pellegrini non visto che ha portato al terzo gol e per finire al fallo di mano di Smalling in area neanche questo visto dall'arbitro.
Per fortuna dai sedicesimi ci sarà il VAR e le cose potrebbero migliorare ma la nostra storia dice che il VAR di solito viene usato contro di noi e mai a favore.
Tra i giocatori ieri sera un grande Pellegrini, poi Veretout, Dzeko ed Kluivert sempre pericoloso, ma non puoi sempre incontrare questi turchi.