Moderatore: SpiderMax
stargazer ha scritto:Caligola è disilluso come me e Dice, che credevamo ingenuamente in questa società e ci siamo svegliati con il culo che brucia.
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stargazer ha scritto:È questo che fa incazzare Carlo, la totale mancanza di ambizione, il calcolo freddo, il via vai, l'estrazione dell'oro, il sogno tradito del tifoso, l'eterno anno zero... È pessimismo o analisi critica? Perché se uno dice e argomenta che una certa politica societaria non gli piace allora "moriremo tutti" ecc.?
Quarti, non ultimi, mentre prima eravamo secondi e sognavamo da primi.
carlomatt ha scritto:non è al livello di Pinco Pallino che è andato via, .....
skivaz ha scritto:Putroppo per la gestione di un societa' di Cal io guadagni di piu' a fare 4i posti tutta la vita che a fare una vittoria intervallati d stagioni fuori dalla europa
stargazer ha scritto:skivaz ha scritto:Putroppo per la gestione di un societa' di Cal io guadagni di piu' a fare 4i posti tutta la vita che a fare una vittoria intervallati d stagioni fuori dalla europa
Emilià, Pallotta sta facendo bei soldi, altro che metterli nella Roma. In 8 anni si è ampiamente ripagato l'investimento.
agente19 ha scritto:
P.S. Caro teschio, ti ricordo che l'ultimo scudetto l'abbiamo vinto davvero dopo avere preso a pedate le auto dei giocatori, segno che tanto male ogni tanto non fa!
carlomatt ha scritto:Roma, le plusvalenze dell’era Pallotta: dal 2012 incassati 435 milioni
Le cessioni di Alisson e Strootman hanno portato 75,5 milioni di euro di plusvalenze, da aggiungere ai 360 incassati nei precedenti bilanci da quando l’americano è il presidente giallorosso
Il giorno dopo l’ufficialità della cessione di Kevin Strootman al Marsiglia, il mercato della Roma continua a far discutere. Come riporta calcioefinanza.it, dopo la vendita del centrocampista olandese, nell’era Pallotta (dal 2012 ad oggi) la Roma ha incassato circa 435 milioni di euro in plusvalenze per le cessioni dei giocatori.
Il mercato dell’estate 2018 ha visto diverse cessioni, alcune delle quali però dovrebbero essere inserite nel bilancio al 30 giugno 2018, come quella di Nainggolan (circa 31,9 milioni). Ad oggi, nel bilancio che si chiuderà il 30 giugno 2019 ci saranno le cessioni di Alisson al Liverpool e Strootman al Marsiglia: due affari che hanno permesso plusvalenze per circa 75,5 milioni di euro (rispettivamente 57,5 e 18 milioni circa). Due cessioni per cifre importanti, tant’è che sono tra le 10 cessioni con maggiori plusvalenze dell’era Pallotta, in prima e decima posizione. Completano il podio la cessione di Nainggolan all’Inter e quella di Pjanic alla Juventus. Nella top 10 sono presenti anche Salah, Marquinhos, Rudiger, Romagnoli, Paredes ed Emerson Palmieri. Plusvalenze che per la Roma hanno sempre avuto un impatto rilevante per quanto riguarda il bilancio e il fatturato. Considerando le stime per l’esercizio 2017/18, l’impatto a livello percentuale si aggira intorno al 25%.
Dal 2012 la Roma ha avuto 360 milioni di plusvalenze (non considerate quelle del 2018/19 non potendo fare stime per il fatturato) su un totale di 1,4 miliardi di fatturato: la percentuale derivante dalle cessioni dei giocatori è quindi del 24,3%. L’impatto maggiore è stato nel bilancio al 30 giugno 2017, in cui le plusvalenze sono valse 95,1 milioni su 278,4 milioni di fatturato, ovvero il 34,2%. Impatto minore, invece, nella stagione 2014/15, con “solo” 38,4 milioni di plusvalenze su 225,3 milioni di fatturato (pari al 17% del totale).
agente19 ha scritto:Ripeto, voi credete alle favole!
Appena arrivato non ha detto che gli rodeva il culo per essere ceduto ma poteva a questo punto anche non dire "Era giusto andare via, era arrivato il momento adatto, ero alla Roma da cinque anni."
Poteva non dirlo ma l'ha detto.
“Strootman lo scorso anno ha giocato 42 partite, è un giocatore forte, non lo dimentichiamo. Abbiamo deciso tutti insieme in merito alla sua cessione: giocatore, società e allenatore. Non entro in questioni tecniche, economiche e tattiche. Chi va via dalla Roma lo fa anche perché lo vuole. Nessuno punta una pistola alla testa per obbligare qualcuno ad andarsene. E’ una scelta che abbiamo fatto tutti“.
E queste sono le parole di Monchi che se vuole Strootman può contestare ma non lo fa.
P.S. Caro teschio, ti ricordo che l'ultimo scudetto l'abbiamo vinto davvero dopo avere preso a pedate le auto dei giocatori, segno che tanto male ogni tanto non fa!
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