Ignobili - Atalanta 1-2

La A.S.Roma in tutti i suoi aspetti: società, squadra, partite e tutto ciò che riguarda i colori giallorossi.

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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda thedice » lunedì 8 gennaio 2018, 1:31

marco_fx2000 ha scritto:Strootman a Roma TV: abbiamo mollato mentalmente...lavoriamo tanto per migliorare

Azz...e allora è sbagliato come lavorate; e chi organizza il lavoro?


Se molli mentalmente la colpa sarà pure tua come professionista che nn devi mollare? Bah
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda SpiderMax » lunedì 8 gennaio 2018, 1:32

Mi raccomando, buttiamo nel cesso l'ennesimo allenatore dopo neanche 6 mesi. Quel che si è visto con l'Atalanta è stato osceno ed imbarazzante, la squadra paga un calo fisico (nessuno pressa più, l'avete notato o no?), un calo mentale (orribile sentirselo dire da un professionista come Strootman, ma a questo punto..) ed ovviamente un calo tecnico dovuto al fatto che il Mister, purtroppo, non ne sta venendo a capo.

Da dicembre ad oggi la Roma ha vinto solo contro il Cagliari (ed al 94'), per poi racimolare due pareggi contro Chievo e Sassuolo e due pesantissime sconfitte contro Juventus ed Atalanta. A corollario, l'eliminazione in coppa Italia contro il Torino. Praticamente ci siamo bruciati tutto quanto di buono visto fino ad ora nell'ultimo mese. Ma proprio perchè di buono si erano viste moltissime cose prima, non bisogna buttare tutto al secchio ma ricominciare da cose semplici. In questo senso la sosta capita a fagiuolo. Riordinare le idee per arrivare a quel 3/4 posto e superare, se possibile, il turno di Champions. Se viene qualcosa di più a fine stagione, tanto meglio. Ma non aspettiamoci miracoli...
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda Ciccio Pallino » lunedì 8 gennaio 2018, 2:53

SpiderMax ha scritto:Mi raccomando, buttiamo nel cesso l'ennesimo allenatore dopo neanche 6 mesi. Quel che si è visto con l'Atalanta è stato osceno ed imbarazzante, la squadra paga un calo fisico (nessuno pressa più, l'avete notato o no?), un calo mentale (orribile sentirselo dire da un professionista come Strootman, ma a questo punto..) ed ovviamente un calo tecnico dovuto al fatto che il Mister, purtroppo, non ne sta venendo a capo.

Da dicembre ad oggi la Roma ha vinto solo contro il Cagliari (ed al 94'), per poi racimolare due pareggi contro Chievo e Sassuolo e due pesantissime sconfitte contro Juventus ed Atalanta. A corollario, l'eliminazione in coppa Italia contro il Torino. Praticamente ci siamo bruciati tutto quanto di buono visto fino ad ora nell'ultimo mese. Ma proprio perchè di buono si erano viste moltissime cose prima, non bisogna buttare tutto al secchio ma ricominciare da cose semplici. In questo senso la sosta capita a fagiuolo. Riordinare le idee per arrivare a quel 3/4 posto e superare, se possibile, il turno di Champions. Se viene qualcosa di più a fine stagione, tanto meglio. Ma non aspettiamoci miracoli...



Quando compri un giocatore che e' il record per l'acquisto più' alto nella storia della società', e non sai bene che posizione dargli, beh..allora stiamo davvero messi a casso di cane....
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda roadrunner » lunedì 8 gennaio 2018, 10:09

Il problem e' che rapidamente potremmo fuori del contesto per finire tra i primi quattro perche' penso che la Lazio finira' terzo e l'Inter rimane sopra di noi tutta la stagione con una possibile sconfitta arrivare contro i loro nella prossima partita.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda thedice » lunedì 8 gennaio 2018, 10:28

Mi sembra un pò presto per tirare le somme, ne riparliamo a aprile/maggio. A inizio stagione anche il milan doveva starci davanti e dovevamo uscire ai gironi di champions. Quelli avranno europa league e coppa italia e l'inter non la vedo meglio di noi...
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda carlomatt » lunedì 8 gennaio 2018, 11:11

thedice ha scritto:Ma quale uomo addosso ai centrocampisti ... nessuno con le palle di andarsi a prendere la palla e impostare... 5 punte e Manolas a lanciare... un suicidio quel centrocampo. Ancora di più togliere Pellegrini. Continuiamo a dare alibi ai giocatori. E immoliamo l’ennesimo allenatore... bravi... vedrete che il prossimo durerà ancora meno.


Chi è che va a prendere la palla ed impostare, Gonalons? E quando prendi la palla a chi la dai se tutti gli altri giocatori sono marcati, nessuno fa un movimento per liberarsi e la palla viene consegnata solo al giocatore che sta spalle alla porta. A quel punto chi riceve palla deve girarsi e cercare un compagno oppure restituirla al difensore e ricominciare inutilmente daccapo. In più c'è anche il problema che non abbiamo un centrocampista sapiente con i piedi, non c'è nessuno che sa fare un passaggio o un lancio a trenta-quaranta metri in grado di mettere il compagno in area, anche perchè non c'è nessuno che scatta in area senza palla, sabato abbiamo visto farlo solo una volta a Dzeko ed è arrivato il gol.
Io sono sempre più preoccupato perchè la storia è sempre più simile agli ultimi giorni di Garcia, mi dispiace averlo pensato e detto ma purtroppo è così.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda Ciccio Pallino » lunedì 8 gennaio 2018, 15:16

carlomatt ha scritto:
thedice ha scritto:Ma quale uomo addosso ai centrocampisti ... nessuno con le palle di andarsi a prendere la palla e impostare... 5 punte e Manolas a lanciare... un suicidio quel centrocampo. Ancora di più togliere Pellegrini. Continuiamo a dare alibi ai giocatori. E immoliamo l’ennesimo allenatore... bravi... vedrete che il prossimo durerà ancora meno.


Chi è che va a prendere la palla ed impostare, Gonalons? E quando prendi la palla a chi la dai se tutti gli altri giocatori sono marcati, nessuno fa un movimento per liberarsi e la palla viene consegnata solo al giocatore che sta spalle alla porta. A quel punto chi riceve palla deve girarsi e cercare un compagno oppure restituirla al difensore e ricominciare inutilmente daccapo. In più c'è anche il problema che non abbiamo un centrocampista sapiente con i piedi, non c'è nessuno che sa fare un passaggio o un lancio a trenta-quaranta metri in grado di mettere il compagno in area, anche perchè non c'è nessuno che scatta in area senza palla, sabato abbiamo visto farlo solo una volta a Dzeko ed è arrivato il gol.
Io sono sempre più preoccupato perchè la storia è sempre più simile agli ultimi giorni di Garcia, mi dispiace averlo pensato e detto ma purtroppo è così.



So anni che diciamo le stesse cose....
1) Società che non ha fretta di vincere ( o voglia? )
2) Giocatori che sanno che per la Roma vincere trofei non e' una priorità, quindi motivazioni scarse e quando ci sono è per motivi personali, mettersi in mostra e andare via.
3) Allenatori buoni ,ma non vincenti da 10 anni, alcuni come Andreazzoli e Zeman, chiaramente scarsi. I vincenti lo sanno che con le coperte corte prendi freddo.
4) Non ci soldi "veri", gli investitori per ora, non li vogliono.
5) Mancanza di veri e seri programmi di crescita. L'oramai "svendita" dei prezzi pregiati a fine stagione è la conferma.

Ancora che siamo a parla male degli allenatori.....dai sù....
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda ygghur » martedì 9 gennaio 2018, 11:37

Inizio subito dicendo che se non ho scritto per qualche giorno é perché non potevo (casomai il delicatino pensasse che mi voglia sottrarre alla contesa). Continuo con una Battuta: da quando dopo il derby STRAVINTO qualcuno ho osato nominare la maledetta parola che comincia con la S, la Roma é (quasi) scomparsa. Detto questo, veniamo all'analsisi dell'ennesima stagione amorfa della ROMA stars&stripes. Intanto, come avevo notato, se la forma fisica era ancora quella delle precedent partite, perdere con l'Atalanta, in forma fisica e mentale, ci stava senza il centrocampo titolare, con quel coso inutile di Gonalons che fa quasi solo Danni, se poi ci mettiamo che stavolta ha tradito anche Alisson (il primo goal é 50% colpa di Fazio e 50% sua), tutto sommato arrivo a dire che paradossalmente poteva andare anche peggio e contesto anche chi dice che la Roma ha sbracato del tutto, forse molti non si ricordano le VERE sbracate di altre Rome. Qualcuno enumera le cose che dipenderebbero dalla forma fisica, con la figura retorica della negazione dell'affermazione, invece io lo prendo sul serio e dico che sí, il problema principale é e rimane la forma fisica, ma dopo un mese e mezzo chiaramente la cosa va spiegata in maniera piú articolata e complessa:

1) Pochi hanno considerato gli effetti del cambiamento non banale, nuovo DS, nuovo allenatore, ennesimo tourbillon di giocatori importanti, addio di Totti (sí, lo so, l'anno scorso aveva giocato e fatto pochino, ma I compagni lo vedevano comunque nello spogliatoio)
2) Personalmente ero contento dell'arrivo di Di Francesco, come minimo perché il migliore dei prendibili (col cazzo che Carletto te ce viene, mica si vuole rovinare una carriera immacolata!), mi aspettavo senza dubbio molto meno di quello che ha fatto fino al derby e di piú di quello che ha fatto da Genoa-Roma in poi, bruciare un allenatore sarebbe demenziale e poi mi pare che I suoi detrattori non riescano nenache a buttare lí un nome qualsiasi (parlo sempre di PRENDIBILI)
3) La forma fisica nel calico odierno é quasi tutto, da Genoa-Roma in poi c'é stato un calo pauroso, di solito questi cali durano massimissimo 3/4 settimane, dopo un mese e mezzo é inquietante che ancora non sia stata risolta
4( Il che chiama in causa il circolo vizioso: la forma fisica cala e la squadra comincia a non vincere e perde certezze; le riserve che sembravano forti quando tutti correvano escono fuori per quello che sono, riserve appunto ed alcuni neanche all altezza di essere considerati tali; I titolari esausti non riescono a salvare la barca e cominciano anche a cedere mentalmente, il che si riflette a sua volta negativamente sulla prestazione sportive
5) L'allenatore, che aveva praticato ampio turnover per avere sempre gente fresca (ricordo a chi capisce poco di queste cose che il turnover serve nel breve periodo ma non piú di tanto nel lungo), cosí facendo peró troppi giocatori hanno fatto troppo poco minutaggio ed alcuni troppo, c'é stato poi l'evidente errore di insistere sul fantasma di Schick come esterno, ruolo a cui é inadatto se in forma figuriamoci nella dimensione ectoplasmica in cui si trova; giusto in ogni caso che si prenda le proprie responsabilitá, soprattutto sul perché del prolungato calo fisico, mi sento di assolverlo per alcuni singoli errori di valutazione o per il fatto di mettere 5 attaccanti a fine partita, ridicolo poi, davvero ridicolo a questo punto ancora parlare di schemi mancanti e amenitá del genere
6) Monchi mi va a genio, é una persona seria, sembra star lavorando per creare un atmosfera diversa ecc.ecc., peró se lo dobbiamo giudicare solo come campagna acquisti, allora la bocciatura é inevitabile: un giocatore rotto, un ectoplasma strapagato, una pippa di centrocampista, un nessuno di Aletta, I buoni acquisti Kolarov e Pellegrini non bastano certo a riequilibrare, Defrel lo ha chiesto l'allenatore e per ora é un altro UPO
7) Come se ne esce? Non lo so, le ipotesi sono: 1) la Roma ritrova la forma fisica e mentale e ricomincia da dove aveva interrotto, magari non fa sfracelli ma normalizza la situazione e si pone con il giusto atteggiamento per la corsa al terzo/quarto posto e per provare a passare il turno in CL 2) la Roma non migliora e quindi peggiora, gli obiettivi si sfaldano e ci potrebbe essere la tentazione di operare un cambiamento che secondo me peggiorerebbe ulteriormente le cose 3) la Roma trova una specie di via di mezzo fra le due facce e finisce la stagione almeno dignitosamente, al che si spera per l'ennesima volta che la campagna acquisti risolva I problemi emersi in questa stagione (terzino destro titolare, sostituto all'altezza per De Rossi, esterno alto di valore, un vero sostituto di Dzeko).

p.s. In ogni caso chi usa termini ed immagini apocalittiche ha decisamente la memoria corta
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda carlomatt » martedì 9 gennaio 2018, 17:28

Posto un articolo trovato sul sito www.ultimouomo.com , così la facciamo finita di raccontarci la favola della forma fisica carente della Roma

Cosa succede alla Roma

La grande partita dell’Atalanta di Gasperini ha esposto i problemi strutturali della squadra di Di Francesco dietro alla recente serie di risultati negativi.

Potendo scegliere, forse la Roma non avrebbe rinunciato alle vacanze natalizie: in poco meno di venti giorni i giallorossi sono stati infatti eliminati dalla Coppa Italia (in casa contro il Torino), hanno perso contro la Juventus, pareggiato col Sassuolo e infine sono stati battuti anche dall’Atalanta, in un modo preoccupante non tanto per il risultato finale (2-1) quanto per la sensazione di inferiorità lasciata trasparire nel primo tempo e, in un certo senso, anche dopo l’espulsione di de Roon.

In questa finestra temporale, ai problemi in campo si sono aggiunti quelli generati dal famoso video di Nainggolan a Capodanno: il belga è stato punito e ha seguito la partita contro i bergamaschi dalla tribuna, un provvedimento che ha indebolito il centrocampo della Roma, che già doveva rinunciare a De Rossi. Insomma, la sosta di gennaio sarà l’occasione giusta per fare il punto della situazione e provare a eliminare le varie criticità emerse di recente.

Non è la prima volta che Eusebio Di Francesco deve affrontare un momento delicato nella sua carriera: era già capitato a inizio stagione, durante la normale fase di transizione che ogni squadra deve affrontare quando cambia allenatore, specie se ha princìpi di gioco molto chiari come Di Francesco. La Roma era comunque riuscita in tempi piuttosto brevi ad assimilare le idee del nuovo tecnico, i risultati e il gioco erano migliorati di conseguenza anche grazie agli adattamenti dello stesso Di Francesco – meno dogmatico di quanto si dicesse – per non snaturare le caratteristiche di alcuni fra i suoi giocatori migliori (su tutti Nainggolan e Perotti). L’involuzione delle ultime settimane è, quindi, ancor più preoccupante delle incertezze di inizio stagione e secondo Di Francesco non ha ragioni tattiche: «Da quando sono arrivato alla Roma è il momento peggiore sotto il punto di vista dei risultati. Forse dal punto di vista emotivo siamo un po’ calati, dobbiamo invece ritrovare quelle attitudini che avevamo prima», aveva spiegato prima della partita contro l’Atalanta.
I difetti emersi sul campo, però, sono gli stessi delle prime partite, come se gli interventi di Di Francesco avessero avuto un effetto temporaneo e non strutturale. Oggi la costruzione della Roma è tornata scolastica, e la parziale rinuncia ai meccanismi delle catene laterali in favore di un maggiore sfruttamento degli spazi interni con le mezzali è tornata a dare a Dzeko responsabilità enormi nella risalita del campo.

Problema #1: la costruzione dal basso

L’Atalanta è stata capace di forzare la ricerca del centravanti bosniaco con le sue tipiche marcature a uomo che indirizzavano la manovra sui terzini, Florenzi e Kolarov, ma il vero problema era che la progressione della manovra giallorossa non prevedeva comunque fasi di consolidamento che sgravassero Dzeko dai suoi compiti di raccordo, vincendo un duello aereo o proteggendo la palla per dare il tempo ai compagni di alzarsi. È significativo che i compagni dai quali il centravanti bosniaco ha ricevuto più passaggi (8 a testa, dato Wyscout ) siano proprio Kolarov e Florenzi, i cui lanci da destra hanno rappresentato un motivo ricorrente del primo tempo.
Pellegrini e Strootman sono marcati, su Florenzi esce addirittura Palomino. In assenza di linee di passaggio pulite, il capitano della Roma sceglie di lanciare verso Dzeko.
Le marcature previste da Gasperini hanno messo in evidenza le difficoltà negli smarcamenti di Pellegrini, Strootman e Gonalons, quest’ultimo particolarmente a disagio nell’evitare le attenzioni di Ilicic e incapace di dare un contributo in costruzione per tutto il primo tempo.
I problemi individuali dei centrocampisti si sono sommati a un difetto più strutturale che riguarda lo stile della Roma: come è noto Di Francesco preferisce una costruzione verticale e molto rapida nell’attaccare la profondità, senza fasi di palleggio, neanche minime, che permettano di disordinare lo schieramento avversario e di gestire meglio i tempi della rifinitura. Questa tensione verticale, contro l’Atalanta, si è trasformata in vera e propria frenesia, con la Roma che portava la palla in avanti senza creare prima le condizioni necessarie ad attaccare con qualità la porta avversaria.
Qui sotto un esempio: nella metà campo dell’Atalanta c’è il solo El Shaarawy, Fazio vede il suo scatto in profondità e lo cerca con un filtrante impreciso che finisce per regalare il possesso ai bergamaschi.
In parte il problema della costruzione si mescola con quello dell’isolamento di Dzeko, perché se da una parte Pellegrini e Strootman si sono preoccupati di allungare la squadra proprio per avvicinarsi al bosniaco, accompagnandolo in area o chiamando fuori posizione uno dei tre centrali difensivi dell’Atalanta, dall’altro non hanno fornito linee di passaggio sicure.
Per tutto il primo tempo, il loro contributo nella progressione della manovra è stato pressoché nullo e l’unico giocatore a muoversi in senso contrario, incontro e non dilatando le distanze da chi portava palla, era Perotti: non ha migliorato molto la manovra, ma con le sue qualità nell’uno contro uno poteva far saltare una marcatura e creare i presupposti per muovere il pallone all’interno dello schieramento dell’Atalanta (e infatti nel secondo tempo è stato arretrato stabilmente a centrocampo).

Problema #2: le transizioni difensive

La rinuncia del controllo, anche minimo, a centrocampo ha avuto due effetti collaterali: quello di “sporcare” la costruzione della manovra (più le distanze si allungano più i passaggi sono complicati) e quello di non preparare la squadra alle transizioni difensive: giocare su distanze così lunghe rende più complicato accorciare nella zona della palla in caso di errore. Un problema piuttosto serio in una squadra così marcatamente aggressiva: ogni lancio sbagliato, ogni filtrante impreciso genera infatti ritardi nella pressione che sommandosi possono far crollare il sistema difensivo.
Se non è sorretta da una grande condizione fisica e dalla fiducia nei propri mezzi, ma anche dai giusti movimenti e dalle giuste scelte dei singoli giocatori, l’estrema tensione verticale alla quale Di Francesco ha educato i suoi giocatori diventa un problema: la qualità della costruzione diminuisce e gli spazi che inevitabilmente si aprono in transizione diventano impossibili da coprire.
Negli ultimi tre gol subiti tutto parte da un lancio o da un passaggio rischioso, a cui seguono ritardi nella pressione e spazi che si aprono a catena e che vengono attaccati in transizione o costruendo da dietro dagli avversari: l’anticipo di de Roon sul passaggio di Gonalons verso Strootman che manda in porta Cornelius; il filtrante di Fazio (mostrato nell’immagine sopra) dal quale l’Atalanta costruisce l’azione fino a segnare con de Roon; il lancio di Florenzi che genera qualche secondo di confusione dal quale il Sassuolo esce palleggiando e attaccando dal suo lato destro per arrivare al doppio cross che fa segnare Missiroli.
Tensione verticale e aggressività sono gli ingredienti principali del gioco di Di Francesco. La Roma gioca bene finché soffoca pressando il possesso avversario e riesce a costruirsi spazi da attaccare velocemente, se però la spinta ad andare in verticale è precoce e ostinata l’intera impalcatura rischia di crollare, anche per il particolare sistema di pressing previsto da Di Francesco.

Problema #3: quando non funziona, il pressing buca la coperta

La qualità del primo pressing della Roma è forse il risultato più brillante raggiunto dal tecnico abruzzese nella prima metà di questa stagione: anche in una partita di chiara sofferenza come quella contro l’Atalanta, i giallorossi hanno spesso recuperato la palla nella metà campo avversaria. Tutto si regge, però, sull’intesa raggiunta dal tridente offensivo e dai tre centrocampisti, che non sono accompagnati alle spalle dai difensori. La linea difensiva resta alta per accorciare la squadra, ma è più predisposta a scappare verso la propria porta che non a uscire per coprire eventuali buchi alle spalle di chi va in pressione.
La Roma aveva finora trovato un equilibrio invidiabile tra l’aggressività del tridente d’attacco e dei centrocampisti e la copertura della profondità della difesa (fino alla partita contro l’Atalanta era la squadra che aveva subito meno gol), ma l’eccessiva tensione verticale l’ha resa meno solida, sia quando gli avversari hanno attaccato rapidamente la porta in transizione che quando hanno consolidato il possesso. Trovare spazi, non solo cambiando gioco (il punto debole di tutte le squadre che pressando accorciano sul lato del pallone), ma anche sfruttando i buchi aperti dai ritardi in pressione generati dalla frenesia di costruire andando sempre in avanti, dilatando le distanze tra i reparti, è diventato più semplice.
Sia Atalanta che Sassuolo hanno costretto la Roma a difendere all’indietro, attaccando in particolare ai lati dei centrali difensivi, soprattutto di Fazio, individuato non solo come il difensore più lento, ma anche come il più vulnerabile, vista la propensione offensiva di Kolarov sul suo lato. Sorprendere la Roma sul suo lato destro, nonostante le incertezze difensive di Florenzi messe a nudo da Gómez, non solo quando lo ha attaccato alle spalle ma anche quando si muoveva incontro per consolidare la riconquista o conservare il possesso, è invece più difficile: Manolas resta uno dei migliori difensori del campionato in copertura.

I meriti di Gasperini

L’andamento della partita tra Roma e Atalanta ha sottolineato l’importanza della fiducia, specie se deve sostenere un gioco ambizioso come quello di Di Francesco o di Gasperini. Oltre che sugli accorgimenti pensati da Gasperini e sui riferimenti di un sistema iper-collaudato, l’Atalanta poteva contare sulla fiducia costruita con gli ultimi risultati: l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia battendolo al S. Paolo e la vittoria sul Milan a S. Siro. Solo l’inaspettata sconfitta con il Cagliari le ha impedito di chiudere questa striscia di partite in modo perfetto.
La “Dea” ha saputo gestire i vari momenti della partita, superando le difficoltà poste dall’aggressività dei giallorossi con una breve circolazione in orizzontale o un cambio di gioco e affidandosi a Gómez e Ilicic, fondamentali nel farsi trovare ai fianchi o davanti ai rispettivi marcatori, Florenzi e Gonalons, per conservare il possesso per il tempo necessario a far salire la squadra. E anche nel secondo tempo, pur pensando esclusivamente a difendersi, non ha rinunciato ai tratti distintivi del suo gioco.
A un certo punto Gasperini ha scelto di schierarsi con un 6-2-1 con quattro difensori centrali (Masiello, Toloi, Caldara e Palomino) e gli esterni abbassati definitivamente sulla linea difensiva. L’attitudine a scalare in avanti e ad aggredire il possesso romanista, però, non è andata persa, anche a costo di prendersi dei rischi. Qui sotto è Masiello che esce per marcare Schick, mentre Freuler controlla Gonalons. La difesa si fa bucare da una verticalizzazione del francese per Dzeko, ma poi rimedia murando due conclusioni a centro area di El Shaarawy.
Avere princìpi chiari non basta: bisogna crederci anche nelle difficoltà. «Una svolta, ora abbiamo cuore e fiducia tale che possiamo fare risultato con chiunque», ha commentato Gasperini a fine partita. Comunque vada la stagione, l’Atalanta si è confermata tra le realtà più solide e organizzate del campionato: in questo momento è di certo la candidata più credibile per il posto dietro alle prime cinque squadre. Ha raggiunto la Samp, che pur dovendo recuperare una partita sembra in involuzione. Ambire a qualcosa in più è forse utopistico, visto il ritardo accumulato nella prima metà del campionato, ma la “Dea” ha dimostrato di recente di poter dominare anche chi la precede in classifica.
L’esatto opposto, l’assenza di fiducia dovuta al momento delicato sul piano del gioco e dei risultati, è stato invece un tasto molto battuto dai protagonisti giallorossi. «La squadra si è disunita, c’era paura di fare un passaggio di 5-10 metri. Siamo mancati in personalità», secondo Di Francesco. «Il primo tempo è stato una vergogna. È una cosa mentale, manca forse la fiducia e prendersi responsabilità. Non è una cosa fisica o tattica», è stata invece l’analisi dura di Strootman.
Come già fatto a inizio stagione, Di Francesco dovrà intervenire per risolvere i problemi, ma stavolta potrebbe essere costretto a toccare più in profondità i meccanismi della sua squadra e a scegliere in maniera più chiara il suo undici titolare. Contro l’Atalanta, la Roma ha sbagliato molte scelte offensive, individuali e strategiche: «Nonostante i tanti cross, il gol è arrivato su una giocata verticale. Abbiamo dimostrato che andare al cross non porta molti risultati, dobbiamo verticalizzare, che è quello che chiedo», ha spiegato Di Francesco. E sulle difficoltà del secondo tempo: «Contro squadre chiuse devi andare più in ampiezza, spesso abbiamo tirato da 25 metri contro un muro».

I mesi decisivi per la stagione sono alle porte, Di Francesco deve dimostrarsi all’altezza di una nuova sfida, per certi versi ancora più complicata di quella superata a inizio stagione, per riportare la Roma alle vette di brillantezza ammirate fino a qualche settimana fa.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda thedice » martedì 9 gennaio 2018, 19:04

Articolo che dice tutto e non dice niente. L'Atalanta ha battuto il Napoli, ma nessuno si è azzardato a dire che Sarri è un coglione e il suo sistema di gioco nn funziona.

A parte che si ripete più volte la mancanza della condizione fisica, sei sicuro che l'hai letto o sei rimasto perplesso anche tu sulla "ESTREMA TENSIONE VERTICALE" ?

A me me sa de supercazzola...tendo a fidarmi più dei miei occhi. La roma nn pressa più come a inizio stagione, il resto viene tutto di conseguenza, mancanza di fiducia, non prendersi responsabilità, nascondersi dietro i problemi di squadra. Se correvamo come a novembre probabilmente perdevamo con l'atalanta ma avevamo almeno 6 punti in più persi sparsi e saremmo usciti con la juve e non col toro in coppa italia...

Pero' è più comodo dire che DiFra nn ci capisce un cazzo...così i giocatori stanno tranquilli e possono continuare a fare il minimo indispensabile...

Svejateve.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda thedice » martedì 9 gennaio 2018, 19:06

PS. E' gravissimo che la roma non corre più, due settimane ci stanno, un mese e mezzo è troppo, e la colpa di questo non è della sfiga, sempre del mister si tratta, giusto per esser chiari.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda ygghur » mercoledì 10 gennaio 2018, 9:36

Eppure bastava leggere questa di frase: "Se non è sorretta da una grande condizione fisica e dalla fiducia nei propri mezzi, ma anche dai giusti movimenti e dalle giuste scelte dei singoli giocatori, l’estrema tensione verticale alla quale Di Francesco ha educato i suoi giocatori diventa un problema: la qualità della costruzione diminuisce e gli spazi che inevitabilmente si aprono in transizione diventano impossibili da coprire", dove si "chiarisce" che la cosa piú importante per il gioco di Di Francesco é la condizione fisica, cioé la scoperte dell'acqua calda. Parlavo ieri con un collega lazziale ma con il figlio romanista e che comunque segue molto il calcio (ha anche giocato a buon livello dilettantistico) e mi diceva, non richiesto, "mai visto una squadra ferma come la Roma delle ultime partite". Io continuo a sorprendermi di come persone che seguono il calcio da 40 e piú anni e hanno visto migliaia di partite possano non vedere e non capire cosé cosí semplici, ma forse la spiegazione é nella malafede, n e so qualcosa anch'io (a proposito di prendersi le proprie responsabilitá) che ad un allenatore sgradito come Luis Enrique centavo I peli del culo (che devo dire trovavo comunque in abbondanza), mentre con Eusebio, allenatore molto gradito, sono sicuramente piú morbido (ma non certo cieco). Come giá detto, se la Roma non ricomincia a correre a breve, saró io il primo critico di Di Francesco per aver clamorosamente fallito la preparazione atletica e per la non ottimale gestione psico-fisica del turnover.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda carlomatt » mercoledì 10 gennaio 2018, 11:24

Siete come la barzelletta del gay sordo: la condizione atletica non c'entra un cazzo! Non vi viene il dubbio che in campo oltre alla Roma ci siano altri undici giocatori? E che il gioco della Roma, con i centrocampisti marcati e costretti a ricevere palla spalle alla porta è estremamente prevedibile? E che Di Francesco punta solo ed esclusivamente sulle verticalizzazioni ma con i centrocampisti che non sono Totti non riescono a lanciare niente e nessuno?
Per me, se vogliamo puntare a qualcosa è necessario che Di Francesco cambi modulo, magari un 3-5-2 o un 4-4-2 o un 4-2-3-1 perchè il suo 4-3-3 è troppo prevedibile, oppure aspettiamo un altro mese dopo il quale saremo fuori anche dall'Europa.
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda ygghur » mercoledì 10 gennaio 2018, 12:28

Sei tu il gay sordo, altro che noi! Ma davvero ti sei cosí fissato sui presunti problem di gioc dal pensare che cambiando modulo Kolarov ritorna quello di inizio stagione, Perotti ricomincia a indovinare I dribbling, Fazio non si fa uccellare da un Cornelius qualsiasi, Gonalons riesce a non sbagliare I passaggi di 20 cm, Strootman non somiglia piú a un bradipo, Schick esce dallo stato ectoplasmico, ecc.ecc.ecc.? Qualsiasi modulo é prevedibile se interpretato a rallentatore, lo capirebbe anche un bambino. I cambi di modulo hanno senso quando una squadra sta bene fisicamente ma é disunita in campo o ci sono troppi giocatori fuori ruolo. Fra l'altro, mi sembra che tu non ti sia reso conto che a partita in corso alcuni cambi di modulo ci sono stati, nelle ultime partite, ma le cose non sono affatto migliotate, stranamente, tanto per fare un esempio, Schick é un' ameba sia da esterno che da seconda o prima punta. Ancora, forse potresti aver notato che nei rari momenti in cui la squadra é riuscita a fare un minimo di pressing, qualche azione offensive decente si é vista, vedi goal di Dzeko sabato scorso. Sempre sabato, potresti aver notato che l'Atalanta faceva a tratti un pressing asfissiante che li portava a recuperare palla e ripartire in velocitá, é stata talmente evidente, palese, la differenza di stato fisico fra le due squadre, che non vederla significa solo non volerla vedere, oppure non so cosa. Ai tempi di Juve-lazzie, mi sono trovato a vedere la partita non dall'inizio, era circa il 30' del primo tempo, la Juve vinceva 1-0 e sembrava avere il totale controllo della partita, mi pare di ricordare che sfioró il 2-0 a fine tempo; comincia il secondo tempo, la juve é sulle gambe, la lazzie corre alla grande ed in pochi minuti con due contropiedi conseguenza di pressing a centrocampo passa in vantaggio, segue inutile moscio forcing della Juve, morale della favola é che la Juve era ed é piú forte della lazzie, ma senza il giusto correre diventa meno forte, a questa morale si applica la proprietá transitive sulla Roma (chiaro poi che con alcune squadre la sfanghi).
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Re: Ignobili - Atalanta 1-2

Messaggioda ygghur » mercoledì 10 gennaio 2018, 12:35

thedice ha scritto:PS. E' gravissimo che la roma non corre più, due settimane ci stanno, un mese e mezzo è troppo, e la colpa di questo non è della sfiga, sempre del mister si tratta, giusto per esser chiari.


La cosa paradossale é che a Di Francesco vengano imputate cose abbastanza assurde o come minimo discutibili e non gli si imputa invece l unica cosa innegabile, cioé che la Roma da un mese e mezzo non corre come dovrebbe. Io lo confesso, all inizio mi sembrava normale, 2/3/4 partite mosce ci stanno, poi ogni partita almeno da Juve-Roma mi aspettavo la resurrezione ed adesso sono seriamente preoccupato, perché se la preparazione atletica e sbagliata potrebbe essere troppo tardi per tutto. Alla ripresa fra l'altro c é una partitaccia come Inter-Roma, vero che anche loro stanno in crisi ma non é che ció tranquillizzi, se l andazzo continua anche in una partita con forti motivazioni e dopo una pausa che si presume ristoratrice, allora stiamo proprio nella merda.
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