Un altro 1 0, niente di trascendentale e risultato in bilico solo negli ultimi minuti e solo perché, essendo la Roma, gol di sfiga allo scadere ne abbiamo presi diversi e non perché il Crotone sia stato realmente insidioso.
Partita subito avviata sui binari giusti con qualche accelerazione: decisiva quella del solito kolarov che si procura il rigore. Perotti torna cecchino ed è 1 0. Poi facciamo il gioco del Crotone, il cui obiettivo, dopo l'imbarcata di Marassi, è non uscire dalla partita e tentare l'assalto allo scadere. E così si chiude, triplica su Dzeko, pressa raddoppia e blocca ogni nostra velleità. A noi va anche bene tenere il pallino del gioco e provare a colpire, senza troppa foga. Anche stavolta il solito palo e qualche buona azione sfumata di un niente. È mancato il gol della tranquillità, che ci ha fatto affrontare il recupero col cuore in gola.
Bene l'esordio di Karsdorp: personalità e sicurezza. Gli manca l'imprevedibilità di Bruno Peres, ma non è necessariamente un difetto.
Ottima prova di Gerson: giocatore elegante e di sostanza. Ieri più interditore che ricamatore, ma, nonostante l'andatura da principe di bel air, gli ho visto fare dei recuperi puliti ed essenziali. Defrel sta paurosamente sostituendo Iturbe negli incubi giallorossi. Speriamo segni e si sblocchi.
Alla fine 3 punti buoni ed un po' di riposo per alcuni titolari.
Moreno conferma di aver imparato il fuorigioco ed Alisson tiene inviolata la porta per un'altra gara. Roma miglior difesa. L'avreste mai detto?