da carlomatt » venerdì 7 ottobre 2016, 12:49
Le formazioni top e flop di Sabatini:
TOP11
Wojciech SZCZESNY
Provenienza: Arsenal
Presenze: 50
Costo: prestito gratuito
Promessa mai davvero sbocciata all’Arsenal, carattere sopra le righe e ingaggio pesante. Puntare su di lui poteva sembrare un rischio. Tra tante prodezze e qualche uscita a vuoto, arrivato nella capitale ha messo a sedere De Sanctis, conquistando Garcia prima e Spalletti poi, tanto da convincere il ds a riportarlo a Roma, nonostante l’acquisto di Alisson.
MAICON
Provenienza: Manchester City
Presenze: 69
Costo: parametro zero
Dopo il buco nell’acqua nella sua esperienza inglese e i vari problemi fisici, Sabatini ha puntato su di lui, sperando che la voglia di partecipare al mondiale di casa lo facesse tornare quello del triplete interista. Per una stagione il campo gli ha dato ragione, mostrando un Maicon straripante, carismatico e voglioso. Poi l’incantesimo è finito.
Mehdi BENATIA
Provenienza: Udinese
Presenze: 37
Costo: 13,5 milioni
Arrivato tra qualche mugugno, soprattutto per le condizioni fisiche, il marocchino si è ben presto rivelato uno degli acquisti più azzeccati dell’era Sabatini. Un leader in campo e fuori, veloce e tecnico, ha formato con Castan una delle coppie di centrali più forti della storia romanista. Come se non bastasse, Benatia, nell’anno di grazia giallorosso, ha messo a segno anche 5 reti, affermandosi senza mezzi termini, tra i centrali più forti d’Europa.
Kostantinos MANOLAS
Provenienza: Olympiacos
Presenze: 97
Costo: 13 milioni + 2 di bonus
Dopo l’ottimo mondiale in Brasile, è arrivato a Roma con l’arduo compito di non far rimpiangere Benatia. Il greco non ha però mai mostrato alcun timore, diventando ben presto idolo dei tifosi, grazie alla sua grinta e cattiveria sportiva. Al terzo anno con la maglia giallorossa, è il punto di riferimento della difesa e il desiderio di mercato di mezza Europa.
MARQUINHOS
Provenienza: Corinthians
Presenze: 30
Costo: 1,5 milioni per il prestito + 3 per il riscatto
La plusvalenza per eccellenza di Walter Sabatini. Arrivato appena 18enne dal Brasile tra l’indifferenza dei tifosi, fa letteralmente innamorare Zeman che, nonostante la giovane età e la pochissima esperienza, ben presto lo preferisce al veterano Burdisso, come centrale al fianco di Castan. Una stagione da predestinato, poi la cessione al PSG per 31,4 milioni di euro.
Kevin STROOTMAN
Provenienza: PSV
Presenze: 51
Costo: 16,5 milioni + 3,5 di bonus
Nell’estate in cui il salto di qualità sarebbe stato inevitabile, con diverse big d’Europa a fargli la corte, in particolar modo il Manchester United, Sabatini riesce a portarlo nella capitale. Sin dalla prima partita prende in mano il centrocampo diventando un punto di riferimento per la squadra e i tifosi. Un infortunio lo ferma sul più bello, lasciando l’amaro in bocca ai romanisti, consapevoli di avere in squadra un vero e proprio campione. Dopo 2 anni di calvario, il numero 6 giallorosso è tornato a prendere il posto in mezzo al campo e la fascia da capitano in nazionale.
Miralem PJANIC
Provenienza: Lione
Presenze: 185
Costo: 11 milioni
Arrivato l’ultimo giorno utile per i trasferimenti, nella prima stagione da ds della Roma per Sabatini è stato, fino a quest’estate, l’unico superstite di quella sessione di mercato. La discontinuità gli ha spesso portato diverse critiche, ma la classe cristallina e il piede sopraffino gli hanno sempre conservato un posto nel cuore dei tifosi giallorossi. L’anno scorso l’esplosione definitiva con 10 reti e ben 13 assist, che hanno convinto la Juve a pagare 32 milioni per portarlo a Torino.
Radja NAINGGOLAN
Provenienza: Cagliari
Presenze: 118
Presenze: 3 milioni per il prestito + 15 per l’acquisto
Dopo un’asta serrata di un freddo gennaio con la Juventus e l’Inter, Sabatini riesce a portarlo a Roma, grazie anche al gradimento del calciatore. Dopo quasi 3 anni in maglia giallorossa il suo prezzo è 5 volte superiore. Punto fermo nella Roma e nel Belgio, idolo dei tifosi a suon di gol e tackle, Nainggolan rappresenta il prototipo del centrocampista perfetto.
Erik LAMELA
Provenienza: River Plate
Presenze: 67
Costo: 15 milioni + 2 di bonus
L’amore di Sabatini per Lamela nasce da lontano, quando l’argentino era appena un ragazzo e già incantava nelle giovanili del River. La promessa di portarlo in Europa è stata mantenuta, facendone il fiore all’occhiello del suo primo mercato giallorosso. Una stagione in chiaro-scuro, prima dell’esplosione definitiva sotto la guida di Zeman per ‘el coco’, che segna ben 15 gol.
Kouassi GERVINHO
Provenienza: Arsenal
Presenze: 88
Costo: 8 milioni
Arrivato tra lo scetticismo generale, su espressa richiesta di Garcia, dopo essere stato scaricato dall’Arsenal, Gervinho resta uno dei colpi più a effetto di Sabatini. “Se avesse anche i piedi sarebbe Cristiano Ronaldo” disse Totti di lui. Praticamente imprendibile per chiunque, è stato l’arma in più della Roma per una stagione e mezza, fino alla partenza per la Coppa d’Africa, dopo la quale è calato vistosamente. Sei ottimi mesi nella stagione successiva, hanno permesso ai giallorossi di rivenderlo al doppio.
Mohamed SALAH
Provenienza: Chelsea
Presenze: 49
Costo: 5 milioni per il prestito + 15,5 per il riscatto
Il suo acquisto era già cosa fatta nel gennaio del 2015. Il ripensamento all’ultimo di Sabatini lo fece dirottare in prestito alla Fiorentina, dove fece benissimo. Dopo un’estate di polemiche, con i viola che non volevano saperne di mollarlo, il ds è riuscito a portarlo nella capitale e Salah non ha tradito le attese. 14 gol in 33 presenze nella prima stagione e riscatto obbligato per la Roma.
Luciano SPALLETTI
Panchine 32
Vittorie 19
Pareggi 7
Sconfitte 6
Con Garcia, Walter Sabatini pensava di aver portato a Roma l’allenatore perfetto. L’idillio è finito dopo 2 anni e mezzo. Spalletti, subentrato al suo posto ha riportato la Roma al vertice in appena metà campionato conquistando 14 vittorie su 19 partite. L’inizio di questa stagione non è stato esaltante, ma la sensazione è che il tecnico toscano possa essere quello più azzeccato in tutta l’era Sabatini.
PANCHINA:
CASTAN
DIGNE
KEITA
PEROTTI
BORINI
OSVALDO
FLOP 11
Mauro GOICOECHEA
Provenienza: Danubio
Presenze: 16
Costo: prestito con diritto di riscatto (non esercitato)
Suggerito a Zeman dal compianto Franco Mancini quando era ancora in vita, l’uruguaiano esordisce nella Roma con una discreta prestazione, nel diluvio di Parma. Dopo questa partita il boemo decide che sarà lui il titolare, ai danni di Stekelemburg. La sua avventura romanista, così come quella dell’allenatore, finirà in un triste Roma-Cagliari 2-4, con Goicoechea protagonista in negativo, autore di un autogol da film dell’orrore.
Ivan PIRIS
Provenienza: San Paolo
Presenze: 32
Costo: 700 mila euro per il prestito + diritto di riscatto (non esercitato)
Primo calciatore paraguaiano a vestire la maglia giallorossa, a precedere il suo arrivo a Roma, fu video virale su Youtube, in cui Neymar si prendeva gioco di lui con finte e tunnel. Presentato come terzino dalle grandi doti difensive, si fece notare presto, quando in un Roma-Bologna finito 3 a 2 per gli emiliani, fu protagonista di tutti e 3 i gol subiti. La sua stagione fu un disastro, così come quella di tutta la squadra.
Simon KJAER
Provenienza: Wolfsburg
Presenze: 24
Costo: 3 milioni per il prestito + diritto di riscatto (non esercitato)
Il biondo difensore danese fu acquistato ben 2 volte da Sabatini, con esiti diversi. Se nella prima, al Palermo, impressionò così tanto da essere inserito da Don Bàlon nella classifica dei giovani più talentuosi d’Europa, nella sua breve esperienza romana non lasciò un bel ricordo. Vuoi per la scarsa propensione al gioco di Luis Enrique, vuoi per gli infortuni, il suo ritorno in Italia è stato un flop completo.
Nicolas SPOLLI
Provenienza: Catania
Presenze: 1
Costo: 1,5 per il prestito + diritto di riscatto (non esercitato)
Forse l’acquisto meno sensato dell’era Sabatini. La difficoltà di fornire un difensore centrale a Garcia nel mercato invernale del 2015, ha fatto ricadere la scelta su di lui nell’ultimo giorno disponibile. Mai preso in considerazione, fa il suo esordio in giallorosso, con sconfitta annessa, nell’ultima giornata, quando la Roma affronta in casa il Palermo, in una partita inutile per la classifica finale.
José ANGEL
Provenienza: Sporting Gijòn
Presenze: 32
Costo: 5 milioni
Il vento spagnolo di Luis Enrique, portò in dote ai giallorossi anche questo ragazzo dalla faccia non troppo sveglia. I 5 milioni di euro spesi e il buon precampionato, fecero però sperare molti tifosi di aver finalmente trovato una pedina valida, che potesse sostituire degnamente Riise. Dopo la prima partita in campionato contro il Cagliari, segnata da una sconfitta e dalla sua espulsione, le speranze si erano già ridimensionate. Campionato anonimo e avventura terminata dopo appena una stagione.
Panagiotis TACHTSIDIS
Provenienza: Verona
Presenze: 23
Costo: 2 milioni per la comproprietà
Arrivato a Roma su precisa richiesta di Zeman per fare il regista, la stessa estate in cui la Roma provava a strappare Verratti al Pescara. Nonostante si fosse visto solo in serie B, ben presto è stato promosso titolare a spese di De Rossi e, nonostante il sinistro educato, la sua lentezza e la scarsa intelligenza tattica ne hanno fatto uno dei punti deboli del centrocampo del boemo. La sua presenza in campo non è stata comunque mai in discussione, fino all’esonero del suo mentore. Da lì in poi, qualche scampolo di partita e tante panchine.
Salih UÇAN
Provenienza: Fenerbahce
Presenze: 10
Costo: 4,75 milioni per il prestito + diritto di riscatto (non esercitato)
Presentato come uno dei più grandi talenti del calcio turco, il classe ’94 non è mai riuscito però a mostrare le sue doti. Le difficoltà con la lingua e gli infortuni, sono solo alcune delle motivazioni che hanno reso Ucan niente più che una meteora. Con l’arrivo di Spalletti, molti hanno pensato potesse finalmente trovare spazio. In realtà, con il tecnico toscano ha giocato meno che con Garcia. Il riscatto fissato a 11 milioni ha escluso ogni possibilità che restasse nella capitale.
Urby EMANUELSON
Provenienza: Milan
Presenze: 2
Costo: parametro zero
Nell’estate del 2014, conclusa la sua esperienza con il Milan, Sabatini lo porta a Roma a parametro zero. Terzino, centrocampista, ala, non si è mai capito veramente il ruolo dell’olandese, ma Garcia per lui ne aveva uno ben chiaro: in panchina. Con la Roma la sua parentesi è durata solo 6 mesi, conditi da 2 misere presenze, prima di andare all’Atalanta, a gennaio.
Juan Manuel ITURBE
Provenienza: Verona
Presenze: 55
Costo: 22 milioni di euro + 2,5 di bonus
Iturbe rappresenta senza dubbio il più grande errore di mercato di Sabatini. Mai, in tutta la sua esperienza romana si è sbagliato così tanto su un giocatore. Strappato alla concorrenza della Juve e votato da tutti come colpo del mercato, si è rivelato ben presto uno dei peggiori acquisti della storia della Roma. La bella stagione al Verona è rimasta un caso isolato e, dopo il tentativo fallito di cederlo al Bournemouth, la Roma se lo ritrova di nuovo sul groppone in questa stagione, con la speranza che il mago Spalletti possa dargli nuova luce.
Seydou DOUMBIA
Provenienza: CSKA Mosca
Presenze: 14
Costo: 14,4 milioni di euro + 1,5 di bonus
Arrivato in coppia con Gervinho, dopo la trionfante esperienza in Coppa D’Africa con la Costa D’Avorio, riesce nel record di farsi fischiare già all’esordio. Nonostante Sabatini non abbia mai negato le sue qualità, neanche dopo la cessione, ammettendo però il suo errore nella tempistica dell’acquisto, l’esperienza a Roma di Doumbia è tutt’altro che positiva. I suoi lineamenti goffi e quel famoso video in cui cantava una canzone dedicata a se stesso, sono il ricordo più tangibile lasciato nella capitale.
BOJAN Krkic
Provenienza: Barcellona
Presenze: 37
Costo: 12 milioni di euro
Che Bojan potesse andare così male non se lo aspettava nessuno. Il Barcellona, si era assicurato una spesa di 40 milioni di euro da parte della Roma, nel caso l’avesse voluto trattenere. Il piccolo Messi, era arrivato nella capitale per emanciparsi e esplodere finalmente, senza soffrire la concorrenza spietata dei fenomeni blaugrana. La sua esperienza fu deludente tanto che molto presto anche Luis Enrique, che tanto l’aveva voluto, gli voltò le spalle, preferendogli il meno quotato Borini.
Zdenek ZEMAN
Panchine: 26
Vittorie: 13
Pareggi: 4
Sconfitte: 9
Andato male l’esperimento Luis Enrique serviva un allenatore che si sposasse bene con il progetto giovani della Roma e che potesse infiammare la piazza. Il boom di abbonamenti gli diede ragione da quel punto di vista, ma i risultati in campo non furono altrettanto felici. La squadra non ha mai recepito il suo stile di gioco e l’ostinazione nel far giocare uomini non all’altezza, come Bradley e Tachtsidis lasciando in panchina De Rossi e Pjanic non lo aiutò. La sua esperienza si chiuse dopo sei mesi con la Roma che, pur di disfarsene, affidò la squadra ad Andreazzoli.
PANCHINA:
STEKELENBURG
COLE
GYOMBER
JUAN JESUS
BASTOS
GERSON
DESTRO
IBARBO
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