C'era una volta Suleiman Kerimov...

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C'era una volta Suleiman Kerimov...

Messaggioda SpiderMax » sabato 24 febbraio 2007, 21:34

Gianfrancesco Turano per “L’espresso”

Presente, passato e futuro: un'unica trama intessuta di quattrini e scandali che di sportivo ha sempre di meno. Un mondo sopra le regole, perchè più cresce l'industria globale del pallone, più le leggi si plasmano intorno alle sue necessità. Così "Tutto il calcio miliardo per miliardo", che uscirà la prossima settimana per Il Saggiatore, Gianfrancesco Turano riunisce tante storie sparse in un quadro unico: un affresco che vale 350 miliardi di dollari l'anno e ha tre miliardi di ammiratori. E dove ci sono tanti soldi e tanto consenso, industria e politica finiscono per intrecciarsi. Al massimo livello.
(Franco Sensi)

All'inizio del 2004 viene divulgata una trattativa con la Nafta Moskva di Anatoli Kolotilin e Suleiman Kerimov, e stavolta non sembra il solito annuncio farsa divulgato con l'unico scopo di influenzare il corso del titolo; i petrolieri russi scelgono come loro rappresentante l'avvocato Salvatore Trifirò, un professionista molto noto che conta fra i suoi clienti Fiat, Ferrovie dello Stato e Sea. Nata quasi per caso, la storia della Nafta diventa però un affare di stato. All'inizio è una semplice questione di calciomercato: Roman Abramovich, che ha comprato il Chelsea a metà del 2003, vuole subito reclutare il meglio sulla piazza continentale e chiede alla Roma Emerson e Totti per 150 milioni di euro.

L'allenatore Capello e il direttore generale Franco Baldini gli replicano che i due calciatori non sono in vendita; in compenso, con uno sforzo finanziario in più, il padrone dei Blues può comprarsi tutta la squadra. Ma Abramovich non è interessato; ha già i suoi problemi con l'Uefa, che lo sospetta di controllare in multiproprietà il Chelsea e il Cska Mosca.

Il russo rinuncia ma passa la mano ai suoi amici Kolotilin e Kerimov, che iniziano a trattare sulla base di un prezzo complessivo di 400 milioni, una somma che consentirebbe alla famiglia Sensi di risolvere la sua esposizione con Capitalia e alla Roma di mantenere uno standard sportivo elevatissimo. Ma in ballo non c'è solo questo: il gruppo Nafta vede con grande interesse alcune attività del gruppo Sensi, come i depositi petroliferi sulla costa tirrenica e la partecipazione nel porto di Civitavecchia...

...Non tutti vedono male i russi: Capello è favorevole, il dg Baldini anche; lo stesso Francesco Totti, capitano idolatrato, esprime una posizione chiara quando dice di volere una squadra vincente, altrimenti potrebbe accettare un'offerta altrove. A opporsi è Capitalia, che non vuole perdere la presa sul gruppo Sensi e per questo si rivolge direttamente al proprio socio che risiede a palazzo Chigi: il presidente del Consiglio Berlusconi decide che Geronzi, l'unico banchiere non di sinistra d'Italia, merita attenzione.
(Adriano Galliani - Foto U.Pizzi)

D'altro canto, il duopolio Juve-Milan non sente il bisogno di una concorrenza forte da parte della Roma, mentre Sensi ha troppo spesso insistito sul conflitto di interessi di Adriano Galliani, vicepresidente vicario del Milan e numero uno della Lega professionisti. L'intervento di Berlusconi è al massimo livello: Vladimir Putin, che sa come farsi ascoltare, garantisce che i suoi connazionali non disturberanno gli equilibri del calcio italiano...

...Ad aumentare la pressione, nella sede della Roma si presenta anche la Guardia di finanza in cerca di documenti su finte plusvalenze. Il berlusconiano Capello capisce l'antifona e nel giro di poche ore si accorda con la Juventus, dove aveva promesso di non tornare mai più, portando con sé Emerson. L'allenatore e il centrocampista brasiliano saranno accusati di tradimento da Totti. I Sensi mantengono il controllo del club ma non quello del loro gruppo, la Italpetroli, che finisce in pegno a Capitalia: la banca si prende il 49% delle azioni e di fatto ordina la cessione dei gioielli di famiglia, eccezion fatta per la Roma. Come quando si perde a Monopoli, dalle caselle lentamente spariscono le case e gli alberghi della famiglia Sensi (Cicerone, Filippo II, Residence Villa Pamphili), messi in vendita insieme alla quota in Aeroporti di Roma...
(Cesare Geronzi - Foto U.Pizzi)

...Nel novembre 2006 Kerimov, l'imprenditore e deputato nazionalista zhirinovskiano che voleva i giallorossi, ha avuto un gravissimo e strano incidente mentre guidava la sua Ferrari sulla Promenade des Anglais a Nizza. Le autorità francesi hanno aperto un'indagine.
Creo que he visto una luz al otro lado del rio...
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